sede mediaset cologno monzese silvio pier silvio berlusconi

IL QUARTIER GENERALE DEL BISCIONE PASSA DI MANO – GENERALI HA VENDUTO PER 52 MILIONI DI EURO I DUE PALAZZI DI COLOGNO MONZESE CHE OSPITANO IN AFFITTO MEDIASET – A COMPRARE GLI IMMOBILI È STATA UNA SOCIETÀ COSTITUITA DALLA VENETA BANCA FININT PER CONTO DI ALCUNI INVESTITORI – LA GESTIONE SARA’ AFFIDATA A “ECODOMUS”, SOCIETÀ CONTROLLATA DA MIRELLA VIVIANA ARBIB E AMMINISTRATA DALL’IMPRENDITORE IMMOBILIARE ANGELO ANAV, CHE SAREBBE ANCHE IL PRINCIPALE INVESTITORE DIETRO L’AFFARE – LA SEDE DI MEDIASET FU SCELTA NEL 1982 DA SILVIO BERLUSCONI. ORA CHE SUCCEDERÀ?

Estratto dell’articolo di Mario Gerevini per www.corriere.it

 

SEDE MEDIASET A COLOGNO MONZESE

È stato venduto per oltre 50 milioni di euro il quartier generale di Mfe-Mediaset a Cologno Monzese, alle porte di Milano. La compravendita immobiliare è stata chiusa il 20 marzo scorso e riguarda due dei tre grandi palazzi di Viale Europa […]

 

La proprietà però non era di Mediaset che ha sempre pagato l’affitto a un «padrone di casa». A vendere è stata Generali Real Estate, ad acquistare la Cologno SPV, una società di cartolarizzazione costituita dalla veneta Banca Finint per conto di investitori.

 

L’immobiliarista dietro le quinte

SILVIO E PIER SILVIO BERLUSCONI

Per la gestione del complesso (compreso l’incasso degli affitti) l’acquirente ha incaricato una società che fa capo a Mirella Viviana Arbib (79 anni), la cui famiglia controlla una banca privata svizzera, ed è amministrata dall’imprenditore immobiliare Angelo Anav (50). E sarebbe proprio Anav, secondo una ricostruzione credibile, il principale investitore che, con il supporto di Banca Mps, sta dietro la Cologno SPV.

 

Le commissioni da 600 mila euro

Nell’ articolata compravendita, perfezionata con il rogito del notaio milanese Alessandro Andreatini, sono state pagate mediazioni per quasi 600 mila euro a due intermediari e cancellate le preesistenti ipoteche di una serie di banche (tra cui Bank of China).

 

Cbre (Commercial Real Estate Service) ha intermediato l’operazione per conto di Generali mentre per Cologno è scesa in pista l’inglese C&W (Uk) del gruppo di consulenza immobiliare Cushman & Wakefield. A ciascuna andrà una commissione di mediazione di 282.934 euro.

 

Quella scelta di Silvio Berlusconi

SEDE MEDIASET A COLOGNO MONZESE

«Dopo 25 anni di carriera ricomincio da zero, con un quiz di alto livello su una rete privata che ha messo a disposizione eccezionali mezzi tecnici». Era il 1982 e Mike Bongiorno, abbandonata la Rai, era pronto a lanciare Superflash «nei nuovi studi televisivi di Canale 5-Videotime a Cologno Monzese».

 

Quarantatre anni fa Silvio Berlusconi trasferiva gradualmente le attività delle sue tv nei grandi edifici di Corso Europa dove oggi svetta anche la torre Mediaset, uno dei simboli più riconoscibili del gruppo. Da Palazzo dei Cigni, gli studi di Milano 2 dove tutto è cominciato con Telemilano, a Cologno nell’area Icet-De Paolis, dal nome di un’azienda e di un produttore che avevano creato un polo per rivaleggiare con Cinecittà.

 

Mediaset tra affitto e proprietà

SILVIO E PIER SILVIO BERLUSCONI

Ma all’epoca Berlusconi comprò i palazzi di Cologno o fin dall’inizio è andato in affitto? Negli atti della compravendita (e da una visura storica) le notizie sulla proprietà partono solo dal 2001 quando il complesso era già nell’orbita Generali (intestato ad Assitalia).

 

Nel 2006 è stato poi apportato al fondo di investimento immobiliare Scarlatti, riservato a investitori professionali e gestito da Generali Real Estate sgr. Nei due edifici al centro della compravendita le tv della famiglia Berlusconi dovrebbero essere in affitto da sempre mentre sono (e restano) di proprietà del gruppo, e dunque fuori dalla compravendita, sia la torre che il palazzo al civico 48, dove sono concentrati uffici di presidenza, direzione, ceo, cfo, marketing, comunicazione ecc.

 

SEDE MEDIASET A COLOGNO MONZESE

Dal fondo di Generali i due palazzi, dunque, sono ora passati alla Cologno SPV (acronimo per Special Purpose Vehicle), che realizzerà una cartolarizzazione immobiliare con Banca Finint nel ruolo di “servicer” cioè soggetto incaricato della riscossione dei crediti.

 

Da notare che nel 2001 quando il complesso passò di mano all’interno del gruppo Generali, venne valorizzato, secondo i bilanci dell’epoca, 46,7 milioni, poco meno del valore dell’attuale compravendita

 

Da Casa Vianello all’Isola dei famosi

Cambia la proprietà ma i palazzi di Cologno sono sempre il centro nevralgico di MediaForEurope-Mfe, cioè la nuova denominazione ufficiale di Mediaset da quando nel 2021 ha spostato la sede legale ad Amsterdam.

 

GENERALI

Ufficio principale e residenza fiscale restano invece nell’immobile di Viale Europa 46 che con il gemello ai civici 38-44 ospita anche produzioni, redazioni, studi televisivi ecc. Qui sono stati realizzati dagli anni Ottanta a oggi i più importanti programmi di Canale 5, Italia 1 e Rete 4, tra cui La ruota della fortuna, Ok il prezzo è giusto!, Passaparola, Casa Vianello, Buona Domenica, Scherzi a parte, Stranamore, Paperissima, Bim Bum Bam, Pomeriggio Cinque, Live -Non è la d'Urso, L'isola dei famosi e moltissimi altri.

 

Chi paga il canone (e quanto)?

Titolare dei contratti di locazione è la controllata Rti-Reti Televisive Italiane. Non è noto il costo dell’affitto ma la rendita catastale dei due palazzi è complessivamente di oltre 800mila euro.

 

Acconto a novembre saldo a marzo

SEDE MEDIASET A COLOGNO MONZESE

Il preliminare era stato siglato a novembre con il versamento di un acconto di 5,2 milioni per arrivare al rogito con il saldo di 46,8 milioni prelevati da un conto di Banca Finint e destinati a un conto di State Street Bank International. Totale: 52 milioni.

 

Che cosa farà adesso la società acquirente? Leggiamo dall’atto di compravendita: «Un’operazione di cartolarizzazione immobiliare da realizzarsi ai sensi dell’articolo 7.2 della legge sulla cartolarizzazione, che verrà finanziata da Banca Mps nonché attraverso l’emissione da parte della SPV di più classi di titoli…».

 

I titoli sono acquistabili da investitori istituzionali e il rimborso è garantito dal flusso di cassa che deriva dalla gestione dell’immobile (per esempio i canoni di locazione). Quindi è centrale il soggetto che si occupa della gestione e dell’amministrazione. Nell’operazione Cologno l’incarico è stato dato alla società romana Ecodomus, totalmente controllata da Mirella Viviana Arbib (79 anni) e amministrata dall’imprenditore immobiliare Angelo Anav (50 anni).

 

L’asse Anav-Arbib

banca svizzera Cbh-Compagnie Bancaire Helvetique

Una società di entrambi (50/50), la Finma 6, aveva siglato il preliminare con Generali a novembre riservandosi di nominare l’acquirente finale cioè la Cologno SPV. Anche questo contribuisce a rafforzare l’ipotesi che proprio Anav (e forse anche Arbib) sia l’investitore per cui Banca Finint ha “montato” la cartolarizzazione.

 

D’altra parte la signora Arbib più che un contributo operativo sembra poter garantire un contributo di capitali: con il marito Joseph Benhamou e la famiglia è azionista di riferimento della banca privata di Ginevra Cbh-Compagnie Bancaire Helvétique che ha 16 miliardi di franchi di asset in gestione (il cambio con l’euro è più o meno alla pari) e 36 milioni di utile netto 2024.

pier silvio berlusconimike bongiorno negli studi mediaset

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…