IL GIOCO SPORCO DEL SIGNOR COMPIANO - UN TREVIGIANO HA SOTTRATTO PER ANNI MILIONI E MILIONI ALLE BANCHE

Bankomat per Dasgospia

L 'incredibile storia del deposito del Signor Compiano, che ha truffato le banche facendo al loro posto un mestiere che dovevano fare le banche normalmente.

C'e' un qualcosa di allegro e stupefacente nella vicenda del Signor Luigi Compiano da Treviso. Come ben riassume oggi il Corriere, la sua ditta da anni offre servizi di caveau nel nord est alle maggiori banche italiane. Ma il caveau ultimamente e d'improvviso ( improvviso?.) si rivela cavo, cavato, mezzo vuoto.

Gia' viene da ridere al pensiero che una banca dia in "out sourcing" come dicono i consulenti - le attività di deposito valori , evidentemente ritenute " non core" , sempre come dicono i sapientoni della Mc Kinsey e sorelle, in una strana logica per cui la banca vende polizze e telepass , ma poi spesso affida ad altri custodia valori e, come spesso avviene, recupero crediti o attivita' commerciale di raccolta risparmi o vendita dei mutui casa alle famiglie ( con reti esterne di promotori e negozi finanziari).

Ma la cosa stupenda in questo Paese, dove per avere un mutuo casa serve la fidejussione del Parroco e non bastano due mesi di istruttoria, ma l'amministratore delegato di Mediobanca firma per presa visione un documento delirante dei Ligresti e la cosa gli pare normale, in questo Paese per anni e anni un signore della marca trevigiana aveva un forziere tipo Paperon de' Paperoni , ma tutto di soldi altrui e senza controlli adeguati. Poi ogni tanto andava dal suo ragioniere, si faceva dare il contante e lo sostitutiva con assegni personali. Assegni personali! Un grande.

La stupenda risposta del ragioniere:" che dovevo fare?" in fondo appare meno idiota del comportamento delle banche che il caveau evidentemente non lo controllavano mail. Se e' vero che scomparivano banconote e apparivano assegni personali, se ne deduce anche che o la ditta non aveva sindaci e revisori o questi non rivedevano e non sindacavano. Ma da anni, non da qualche mese.

Qualche assicurazione adesso pagherà e le banche in fondo non subiranno danni. L'imprenditore se i fatti sono questi andrà in galera, mentre il suo straordinario patrimonio di barche ed auto di lusso era ( e te pareva...) tranquillamente alla luce del sole, per cui e' stato subito sequestrato.

Siamo curiosi di sapere , en passant, quali verifiche fiscali erano state fatte a suo carico negli anni. Si perché ora si scopre che il Compiano aveva 27 milioni di debiti fiscali e 17 di iva non pagata. Aspettiamo, per completare il quadretto italico, di sapere quanti finanziamenti aveva ottenuto dalle banche depositanti.

Ma quello che non e' assicurato e difficilmente sarà rimborsato a breve è il capitale reputazionale delle banche, ancora una volta dilapidato in un'orgia di errori strategici che qualsiasi vecchio ragioniere direttore di filiale, se ascoltato gratis al posto dei consulenti, avrebbe tranquillamente evitato: le banche raccolgono risparmio ed erogano credito, non esternalizziamo nulla, facciamo solo quello e facciamolo con onestà, che in fondo ci pagano per quello.

YACHT, ROLLS ROYCE E HARLEY CON I SOLDI DEL CAVEAU DELLE BANCHE
Truffa milionaria: sigilli a 400 auto e 70 barche

Giusi Fasano per il "Corriere della Sera"

Soldi. Una montagna di soldi a disposizione. E a custodirli un uomo che nella vita ha coltivato molte passioni, tutte di lusso. Tanto è bastato per fare della North East Service, azienda di trasporto e custodia di valori a Silea (nel Trevigiano) una specie di bancomat permanente. Le banche affidavano milioni di euro al presidente della società Luigi Compiano e lui ogni tanto ne prelevava un po' per togliersi uno sfizio: una Rolls Royce numerata, una collezione di Aston Martin, una Ferrari, una Lancia Stratos da rally, una Harley Davidson...

«Cosucce» stipate tutte in fila e tirate a lucido in una decina di capannoni che la Guardia di finanza ha sequestrato e catalogato due giorni fa. Risultato: 400 auto, 100 motociclette e 70 imbarcazioni (yacht, barche a vela e motoscafi offshore). Una fortuna messa da parte dal 1994 fino alla settimana scorsa, ipotizzano le carte dell'inchiesta per appropriazione indebita aperta dal procuratore Michele Dalla Costa.

Quasi vent'anni di «prelievi» dei quali nessuno si è accorto perché i milioni sottratti a qualcuno venivano coperti con l'equivalente sottratto a qualcun altro. Finché la giacenza media della Nes è stata alta (80 milioni di euro per molti anni) tutto è filato liscio, quando per ragioni di mercato si è assottigliata non è stato più possibile coprire gli ammanchi e i clienti hanno cominciato a capire che qualcosa non funzionava.

Richieste di contanti non esaudite, lamentele e alla fine denunce. Quelle che hanno fatto scoppiare lo scandalo sono di martedì scorso: Veneto Banca e Intesa San Paolo hanno chiesto di riavere i loro depositi cash (ufficialmente 23 milioni, secondo indiscrezioni circa 40) ma nel caveau non hanno trovato che 29 assegni firmati da Compiano a titolo di garanzia.

«Lui faceva così» ha spiegato agli inquirenti Massimo Schiavon, l'uomo dei rendiconti della Nes indagato anche lui per appropriazione indebita che giura di non aver mai intascato un centesimo e spiega il meccanismo del buco finanziario. «Compiano mi diceva: tu dammi i soldi che io li rimetto in cassa più avanti. E io che dovevo fare?». È proprio lui a rivelare che «il capo» ordinava quegli strani prelievi, dando in cambio la garanzia di assegni firmati da lui stesso, a partire dal 1994.

La Finanza sta ricostruendo i versamenti che banche, supermercati, grandi punti vendita e catene di negozi hanno affidato alla Nes in custodia nel corso degli anni. Alcuni investigatori fanno stime di ammanchi che ammonterebbero a 60-70 milioni, ai quali sarebbero da aggiungere 27 milioni di debito con il fisco per l'Iva non versata e 17 milioni di debiti con i fornitori per servizi non pagati.

Una cifra enorme che, se verrà confermata a indagini chiuse, sarà difficile recuperare e restituire. Non a caso il procuratore Dalla Costa facendo i primi conti con quello che è riuscito a sequestrare finora dice che «anche volendo mandare all'asta ogni mezzo e immobile, il ricavato non sarebbe sufficiente a coprire il buco già accertato».

 

RE AFRICANI EMIRO DI KANO ALHAJI DR ADO ABDULLAHI BAYERO SULLA ROLLS ROYCE HARLEY DAVIDSON A ROMALO YACHT DI DAVID GEFFEN YACHT NIRVANA YACHT NIRVANA LO YACHT DI ROBERTO CAVALLI FOTO OLYCOM yacht lega LUIGI COMPIANO

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…