TUTTA COLPA DI UN’EMAIL: IL PROCESSO A PAOLO LIGRESTI SARÀ SPOSTATO DA TORINO A MILANO. E RISPARMIATORI E AZIONISTI RINGRAZIANO GLI ERRORI DELL’ACCUSA

Da www.repubblica.it - Edizione Torino

Si divide in due il procedimento in fase di udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Torino Paola Boemio a carico di Paolo Ligresti ed ex manager, sindaci, revisori e attuari di Fondiaria-Sai accusati di manipolazione di mercato e falso in bilancio nell'ambito dell'inchiesta Fonsai. Il gup Paola Boemio, accogliendo l'istanza dei difensori, ha disposto il trasferimento a Milano, per competenza territoriale, delle posizioni di Paolo Ligresti, Pier Giorgio Bedogni e Fulvio Gismondi e della società Fonsai, indagata in virtù della legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.

Gli altri indagati per cui la procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per il solo reato di falso in bilancio saranno invece giudicati nel capoluogo piemontese. Intanto alcuni di loro - Benito Giovanni Marino, Marco Spadacini, Antonio D'Ambrosio - chiedono di poter seguire un rito abbreviato, condizionato all'audizione di un consulente.

Ligresti è accusato dal pm Paolo Gianoglio e dall'aggiunto Vittorio Nessi di falso in bilancio e aggiotaggio informativo. "È stata accolta - commenta l'avvocato Davide Sangiorgio - l'eccezione di incompetenza territoriale, posta sulla base di elementi nuovi che evidenziavano il fatto che la contestata diffusione fosse avvenuta tramite il Nis di Borsa italiana e quindi a Milano". Il legale si riferisce al comunicato inviato da Fondiaria Sai il 23 marzo 2011 che, secondo l'accusa, dichiarava il falso sottostimando le riserve sinistri. Approvato dal cda, il comunicato fu immesso nella piattaforma Nis che dopo 15 minuti lo diffuse alle agenzie di stampa.

Secondo la difesa di Ligresti la diffusione del comunicato era partita da Milano e per questo la competenza territoriale è del tribunale lombardo. L'accusa sosteneva invece che la comunicazione fosse partita da una mail dagli uffici di Torino. "Sono molto soddisfatto - ha aggiunto il legale di Ligresti - ora viene riconosciuta una realtà che era già negli atti. Esistono delle regole processuali. Con assoluta evidenza il fatto contestato non poteva avere una competenza diversa da quella di Milano".

Paolo Ligresti, che è cittadino elvetico, attualmente si trova in Svizzera. Nelle scorse settimane, nell'ambito di questo procedimento, erano stati sequestrati 2,5 milioni di euro secondo l'accusa destinati a lui. Sempre nei giorni scorsi si è aperto, ed è stato subito rinviato, il processo alla sorella Jonella.

 

 

GERONIMO LA RUSSA BARBARA BERLUSCONI PAOLO LIGRESTI FOTO LAPRESSE PAOLO LIGRESTI 100mo18 paolo ligresti mo barbara lapPresidio delle forze di polizia al tribunale di Milano FONSAILIGRESTI CON LE FIGLIE

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