scritte e svastiche lapide moro

"A MORTE LE GUARDIE" -  SCRITTE E SVASTICHE IN VIA FANI SULLA BASE DELLA LAPIDE PER MORO – CACCIA AGLI AUTORI DEL GESTO, LA SCRITTA TROVATA NEL LUOGO DELL'UCCISIONE DEGLI AGENTI DI SCORTA E DEL SEQUESTRO DEL LEADER DELLA DC - LE DURE PAROLE DI CONDANNA DEI PARENTI DELLE VITTIME E DEL MINISTRO ORLANDO

Giuseppe Scarpa per www.repubblica.it

 

 

 

scritte e svastiche lapide moro

"A morte le guardie". Oltraggio in via Fani nel luogo in cui il 16 marzo 1978 vennero trucidati i quattro uomini della scorta di Aldo Moro e il politico Dc venne rapito. La scritta, in vernice nera e con a lato disegnate una svastica e una runa, è stata trovata questa mattina intorno alle 7.15, disegnata sul basamento di cemento della lapide commemorativa: la targa era stata infatti momentaneamente rimossa per lavori di restauro in occasione del quarantennale dell'agguato. Nella strage trovarono la morte il maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi e i poliziotti Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino.

 

I familiari delle vittime di via Fani hanno definito il gesto "una azione vergognosa e un insulto per i tanti servitori dello stato che hanno perso la vita per mantenere la schiena dritta alla democrazia di questo Paese" per bocca del loro legale, l'avvocato Valter Biscotti annunciando che i familiari degli agenti uccisi dalle Br nel sequestro del presidente della Dc nel 1978 "si costituiranno parte offesa nel procedimento a carico di chi ha apposto quelle scritte vergognose sulla lapide".

scritte e svastiche lapide moro

 

 "Ho la sensazione che, purtroppo, stiamo tornando a quei tristi anni di piombo. Temo che ci siano delle rivendicazioni: la violenza chiama violenza", ha detto all'Adnkronos Marco Falvella, presidente dell'Associazione internazionale vittime del terrorismo. "Non vedo un bel futuro - prosegue Falvella - Si è riacceso lo scontro politico di quegli anni violenti e i social non fanno altro che fomentare la violenza. E, vedendo lo scenario politico di questi ultimi anni, credo che la politica debba fare di più per arginare la situazione prima che degeneri". Il concetto di fondo, rileva il presidente dell'Aivit, "è che oggi è stata imbrattata la lapide di Moro, domani succederà su altre targhe.

Viviamo in un periodo in cui non c'è etica, umanità; non c'è nulla".

 

La polizia è al lavoro per individuare gli autori dello sfregio alla lapide. L’attenzione della Digos, che indaga sul caso, si concentra sulla galassia nera romana. Il magistrato con le deleghe sull’antiterrorismo, il procuratore aggiunto Francesco Caporale, probabilmente aprirà un fascicolo per "deturpamento e imbrattamento di cose altrui". La polizia sta cercando di verificare la presenza di telecamere nella zona, ma al momento le uniche rintracciate in zona non funzionano.

 

"Lo sfregio alla lapide di Moro è un insulto vergognoso alla storia del nostro paese. Aldo Moro e gli agenti della sua scorta sono nel cuore di tutti gli italiani, la loro vita spesa per la democrazia è ancora oggi un illuminante e prezioso esempio", ha scritto su Twitter il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

scritte e svastiche lapide moro

 

"Imbrattare la lapide commemorativa per Aldo Moro e gli agenti uccisi in via Fani è

 un'autentica vergogna! solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime e alle forze dell'ordine. Mi auguro che i responsabili siano individuati e puniti subito", scrive in un tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

 

"Oltraggiata la memoria degli agenti di Aldo Moro uccisi in via Fani. Un insulto per tutti i cittadini, i romani e gli italiani", ha commentato su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...