annalisa chirico

LA CENA DELL’INCIUCIO - IL “FATTO” BACCHETTA I MANAGER DELLE AZIENDE PUBBLICHE CHE HANNO ACQUISTATO UN TAVOLO ALL’EVENTO DI ANNALISA CHIRICO SPENDENDO ALMENO 6 MILA EURO - LA CHIRICO REPLICA ACIDA SU TWITTER: “LO SCOOP DEL FATTO QUOTIDIANO: LE ASSOCIAZIONI SI AUTOFINANZIANO, E PER SOSTENERE LE SPESE SERVONO CONTRIBUTI. I TAVOLI? ESATTAMENTE COME LE CENE BY CASALEGGIO. MA QUALCUNO ANCORA LO COMPRA IL FATTO?” - UN FOLLOWER LA UCCELLA: "GUARDATI I DATI DELLE VENDITE "GIORNALAIA". LA DOMANDA È SE ANCORA QUALCUNO COMPRA IL FOGLIO DOPO CHE CI SCRIVI TE..."

ANNALISA CHIRICO CONTRO IL FATTO QUOTIDIANO

1 - DALL’ACCOUNT TWITTER DI ANNALISA CHIRICO

Lo SCOOP del Fatto quotidiano: 1) le associazioni si autofinanziano, e per sostenere le spese servono contributi. I tavoli? Esattamente come le cene by Casaleggio. 2) Per siglare l’inciucio Salvini e Renzi avrebbero scelto una serata da 250 ospiti. Ma qualcuno ancora lo compra il FQ?

 

2 - COSÌ I MANAGER PUBBLICI PAGANO LA CENA DELL' INCIUCIO

Tommaso Rodano e Carlo Tecce per il “Fatto quotidiano”

 

Poste, Eni, Enel e Fincantieri hanno sponsorizzato 'una cena da ancien regime', definizione di Alessandro Di Battista che aveva tuonato: "chi parla di cambiamento farebbe bene a starne lontano". Invece i manager delle aziende pubbliche si sono fiondati sull' evento della Lanterna nonostante la fatwa del Dibba. Eni e Poste hanno acquistato un tavolo spendendo almeno 6 mila euro ciascuna, Enel e Fincantieri invece hanno presenziato con i loro vertici. Eppure il clima non era proprio da assemblea di Confindustria.

 

matteo salvini annalisa chirico

"Con il cibo e il vino bianco, i bacini rumorosi, le strette di mano, gli abbracci avvolgenti, è finita con la solita romanata. Ci mancavano i cardinali e le telecamere di Sorrentino", confida un imprenditore di comprovata esperienza all' indomani della serata- convegno- passerella organizzata dall' associazione garantista "Fino a prova contraria" della giornalista Annalisa Chirico.

 

Al ristorante la Lanterna, nello sfarzo disegnato da Fuksas all' ultimo piano di un palazzo del centro di Roma, s'è radunato un gruppo misto di politici, magistrati, dirigenti, finanzieri, lobbisti, avvocati. Il Parlamento ha risposto con una partecipazione da maggioranza costituzionale, unici assenti di rilievo i 5Stelle.

 

matteo salvini annalisa chirico (3)

Così sorprende la presenza più o meno discreta delle aziende pubbliche, in un momento di tensione sul tema giustizia tra i partiti di governo: con gli azionisti principali del Movimento assai ostili all' evento e con gli azionisti di minoranza del Carroccio assai compatti al seguito di Matteo Salvini. Giuseppe Bono di Fincantieri, boiardo di lungo corso, ammette che un po' ci ha riflettuto: "Vado o non vado, mi sono detto, certo che vado.

 

Perché Bono dialoga con tutti e sempre. In passato con Renzi, ieri con la Chirico, domani - se ritiene - con Alessandro Di Battista. Ho pagato la quota di tasca mia (minimo 600 euro a posto, tavolo 6.000 euro) e non col denaro di Fincantieri. Certo, non mi nascondo: la faccia è una, quella di Bono e quella di Fincantieri. Al mio fianco c'era il presidente Giampiero Massolo e altri ospiti, tra cui un giornalista, che neanche conoscevo. Io sono convinto che l' apertura verso gli altri sia un modo per lavorare bene".

matteo salvini annalisa chirico lorenzo fontana

 

Poste Italiane ha prenotato un tavolo, ma non c'erano dirigenti e - spiegano - la società ignorava la portata politica di una cena. Enel ha schierato il presidente Patrizia Grieco e anche Eni ha occupato un pezzo di platea. L'occhio attento di Carlo Rossella ha registrato un momento topico: "Verso le 23 è prevalso il lodo Malagò. Giovanni s' è alzato, avrà sospirato annamosene , in molti hanno imboccato l' uscita e la festa è finita. Tanti complimenti alla signora Chirico con tante amiche simpatiche".

 

Ospiti tra gli ospiti Luca Cordero di Montezemolo, Urbano Cairo, Flavio Briatore. Un tavolo, invece, per Marco Tronchetti Provera, numero uno di Pirelli. Ma la vera attrazione della serata era politica: Matteo Salvini. Si è detto e scritto dell' incrocio con i renziani e del bacio affettuoso con Maria Elena Boschi, ma il profilo del leghista, quasi come un animale esotico, era il più ricercato dal demi-monde di potenti e industriali raccolti dalla Chirico.

marco tronchetti provera annalisa chirico

Lui non si è concesso più di tanto e ha trascorso buona parte del tempo in terrazza con Flavio Briatore, oppure a fare da tramite tra Lucio Presta - supermanager tv - e una terza persona dall' altro capo del telefono.

matteo salvini annalisa chirico (2)annalisa chiricoannalisa chirico marco tronchetti proveraannalisa chirico nicola gratteriannalisa chirico maria elena boschi francesco bonifazi giuseppe cornetto burlotannalisa chirico organizzatrice dell eventoannalisa chirico urbano cairofrancesco bonifazi annalisa chirico maria elena boschi (1)francesco bonifazi annalisa chirico maria elena boschi (3)francesco bonifazi annalisa chirico maria elena boschi (4)francesco bonifazi annalisa chirico maria elena boschiLaura Morino e Adriano Teso con annalisa chirico

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO