andrea delmastro pablito emanuele morello pozzolo

“FORSE EMANUELE POZZOLO HA TOCCATO PER ERRORE IL CANE DELLA PISTOLA” – L’IPOTESI DEI PM SULLO SPARO DI CAPODANNO. A SCIOGLIERE I DUBBI SARA’ LA PERIZIA DELLA CONSULENTE DELLA PROCURA – DELMASTRO SCARICA IL DEPUTATO MELONIANO CHE LUI AVEVA VOLUTO IN LISTA – UN ALTO DIRIGENTE DI FDI: “PRIMA COSPITO E ORA LO SPARO, DELMASTRO DEVE DARSI UNA CALMATA, MA SOLO MELONI GLIELO PUÒ DIRE” - IL RUOLO DEL CAPOSCORTA AMICO PABLO MORELLO LA NOTTE DELLO SPARO: SE DELMASTRO ERA FUORI DALLA SALA PERCHÉ MORELLO NON LO HA SEGUITO?

Da open.online

 

pozzolo meme

Il deputato sospeso di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo potrebbe aver inavvertitamente toccato il cane della pistola North American Arms LR22. Colpendo così alla coscia Luca Campana. È questa l’ipotesi investigativa dei pubblici ministeri che indagano sullo sparo di Capodanno nell’ex asilo di Rosazza.

 

A parlarne oggi è l’edizione torinese di Repubblica, che spiega che secondo la procuratrice Teresa Angela Camelio sarebbe stato Pozzolo a sparare. Ma in maniera accidentale. Il deputato stava maneggiando la pistola, per smontare il tamburo e disarmarla. E qui potrebbe aver inavvertitamente armato il cane facendo poi partire il colpo. La consulente della procura Raffaella Sorropago, che lavorerà alla seconda parte della perizia non appena saranno terminate le analisi del Ris, dovrà verificare la fondatezza dell’ipotesi.

 

 

IL PISTOLERO E IL CAPO SCORTA

Nello Trocchia per “Domani” - Estratti

 

BIELLA CIAO - MEME BY EMILIANO CARLI SUL CASO POZZOLO

(...) Di quel giorno resta ancora una domanda senza risposta: chi ha sparato alla festa di Capodanno ferendo accidentalmente Luca Campana?

 

Per capirlo non dovrebbe servire né un’indagine, indagato è il deputato subito ripudiato, Emanuele Pozzolo, né una seduta spiritica, pratica diffusa ai tempi in queste zone. Quella notte c’erano diversi pubblici ufficiali, consiglieri, assessori, agenti di polizia penitenziaria, in una parola: lo stato.

 

E, invece, a distanza di un mese siamo appesi a una perizia balistica, dopo lo stub positivo (l’analisi di tracce di polvere da sparo), con Pozzolo che nega, dice e non dice, e gli altri che continuano a indicarlo come il pistolero del veglione. Il fatto è che tutti i protagonisti sono legati tra loro: il ferito e Pablo Morello, il caposcorta di Delmastro e suocero della vittima. Quella notte c’erano anche altri commensali, accomunati da rapporti amicali, politici, d’affari. Tutti attorno all’ospite d’onore della serata, il senatore Delmastro.

emanuele pozzolo

 

 

Figlio d’arte, il padre avvocato è stato senatore di An, nostalgico dei tempi andati e del saluto romano. 

 

(...)

 

 

Quando la presa del potere era un sogno lontano ha incontrato Giorgia Meloni, diventandone un fedelissimo. Prima avvocato e poi inamovibile uomo di governo. È espressione dell’amichettismo della presidente del Consiglio. «Andrea è uno sopra le righe, che non ha saputo gestire il passaggio da peones al ruolo di potere.

 

EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO

Con molta disinvoltura ha scaricato Pozzolo che proprio lui aveva fortemente voluto in lista (e poi portato in palmo di mano in questo periodo). Comunque noi gli crediamo, stava fuori da quella sala, ma prima Cospito e ora lo sparo, deve darsi una calmata, ma solo il capo (Meloni, ndr) glielo può dire», dice un alto dirigente di Fratelli d’Italia. Per Meloni, tuttavia, resta inamovibile. Delmastro garantisce anche le relazioni con la polizia penitenziaria togliendo voti e consensi alla Lega, il suo feudo biellese si fonda anche su questo storico connubio, eredità del padre.

 

 

LUCA CAMPANA - L UOMO FERITO DALLA PISTOLA DI EMANUELE POZZOLO

Per capire il suo potere e il suo regno incontrastato bisogna tornare proprio alla scelta del caposcorta, l’ispettore capo Pablo Morello, presente la notte di Capodanno e dopo il fattaccio ritiratosi in ferie in attesa della pensione. Morello in passato ha fatto anche politica con il sottosegretario con il quale è legato da vecchia amicizia, ma c’è anche altro. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto a un’interrogazione del senatore Matteo Renzi, chiarendo che la scelta è stata assunta dal provveditorato competente, quello piemontese, e non dal protetto.

 

pozzolo delmastro

Proprio dopo i fatti di Capodanno circolava l’ipotesi di aprire un’ispezione interna per verificare le anomalie di quella serata, a partire dalla ragione della mancata prossimità del caposcorta dall’obiettivo tutelato. Il sottosegretario ha raccontato che nel momento dello sparo accidentale si trovava da solo all’esterno della sala. Perché, dunque, Morello non lo ha seguito? Un’ispezione interna avrebbe potuto chiarire la dinamica, quindi per quale motivo è stata accantonata? Il ministero della Giustizia, contattato da Domani, non ha fornito alcuna risposta. Così come nessun chiarimento richiesto è stato fornito sulla questione relativa ai requisiti per la scelta di Morello.

ANDREA DELMASTRO E PABLITO MORELLO

 

Nel decreto ministeriale del 21 dicembre 2018 l’articolo 8 fissa i criteri di accesso e modalità di reclutamento del personale per le scorte. Tra i criteri c’è l’età, massimo 50 anni, Morello li aveva abbondantemente superati, è nato nel 1964, li ha compiuti nel 2014. L’articolo 2 del decreto citato prevede che per istituire un nucleo operativo occorra un nulla osta del capo di gabinetto e una richiesta del capo del dipartimento. È stato rilasciato? Nessuna risposta anche a questa domanda.

 

E Morello? Introvabile al telefono e pure a casa, dove sulla parete esterna del garage campeggia una scritta: polizia penitenziaria. Così abbiamo provato con Rita Russo che guida il provveditorato competente per la scelta della scorta quando Delmastro ritorna a casa. «Nessuna dichiarazione né tecnica né di altro», risponde. Morello aveva superato i 50 anni, perché è stato scelto? «Non voglio assolutamente parlare». Silenzio anche quando chiediamo della tramontata ispezione interna. Nel regno dell’amichettismo impera la reticenza.

campagna elettorale di emanuele pozzolo per fdi nel 2013VISITA DI ANDREA DELMASTRO AL CARCERE DI BIELLA - ALLA SUA SINISTRA PABLITO MORELLOPABLITO MORELLO E LUCA CAMPANA NORTH AMERICAN REVOLVER CALIBRO 22 - LA MINI PISTOLA DI EMANUELE POZZOLOemanuele pozzolo

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…