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UN GIALLO DA FILM – LA FAMIGLIA DI LUCA CANFORA, IL COSTUMISTA TROVATO MORTO L'1 SETTEMBRE 2023 NELLE ACQUE DI CAPRI, DOVE ERA IMPEGNATO PER LA REALIZZAZIONE DI “PARTHENOPE” DI PAOLO SORRENTINO, HA PRESENTATO UN ESPOSTO RITENENDO CHE NON SI SIA SUICIDATO – GLI INQUIRENTI STANNO ANCHE IPOTIZZANDO LA RIESUMAZIONE DEL CADAVERE – LA MORTE DI CANFORA È AVVENUTA SUBITO DOPO LE RIPRESE DELLE SCENE CHE RITRAGGONO IL SUICIDIO DEL FRATELLO DI PARTHENOPE, LA PROTAGONISTA DELLA PELLICOLA, CHE SI LASCIA CADERE NEL VUOTO DALLO STESSO PUNTO DAL QUALE È PRECIPITATO IL 51ENNE…
'IL COSTUMISTA DI SORRENTINO NON SI È SUICIDATO', È GIALLO ++
(ANSA) - La famiglia di Luca Canfora, il costumista di 51 anni trovato morto nelle acque di Capri (dove era impegnato per la realizzazione di Parthenope, il film di Paolo Sorrentino) l'1 settembre 2023 da un gruppo di canoisti, ha presentato un esposto ritenendo che non si sia suicidato. Ipotesi invece che ritengono più credibile gli inquirenti.
Alla luce della presentazione dell'esposto sono stati disposti nuovi accertamenti mentre il fratello di Luca è stato convocato dalla Squadra Mobile per il 18 febbraio. A riferire dei dubbi della famiglia e della sollecitazione a seguire nuove piste è il Fatto Quotidiano.
COSTUMISTA DI SORRENTINO MORTO A CAPRI, IPOTESI RIESUMAZIONE
paolo sorrentino e luca canfora
(ANSA) - - Ci sarebbero ancora dei punti da chiarire e gli inquirenti stanno anche ipotizzando la riesumazione del cadavere nel supplemento di indagini che la Squadra Mobile e la Procura di Napoli che effettuando in relazione alla morte del costumista del film "Parthenope", diretto dal premio Oscar Paolo Sorrentino.
Le indagini hanno subìto un impulso di recente sulla base di un esposto presentato dalla famiglia del 51enne Luca Canfora, il cui corpo senza vita venne trovato sugli scogli dell'isola azzurra da un canoista la mattina del primo settembre 2023. La famiglia ha sempre sostenuto di non credere all'ipotesi del suicidio, formulata dagli investigatori dopo i rilievi e gli accertamenti, autopsia compresa, effettuati all'epoca.
La morte di Canfora avviene anche subito dopo le riprese delle scene che ritraggono il suicidio del fratello di Parthenope, la protagonista del film, che si lascia cadere nel vuoto proprio dallo stesso luogo dal quale è precipitato Canfora. Terminati i lavori, infatti, la troupe ha lasciato la location delle riprese, i giardini comunali di Augusto, che con il sopraggiungere della sera vengono chiusi al pubblico e proprio in quel frangente di Canfora si sono perse le tracce, fino al ritrovamento del suo cadavere, la mattina del giorno dopo, sugli scogli sottostanti il belvedere.
La famiglia, che si sta avvalendo della consulenza del generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris, nell'esposto sottolinea l'incompatibilità delle ferite riscontrate sul corpo della vittima e l'altezza dalla quale è precipitato (un centinaio di metri) e, soprattutto, la tipologia del luogo (la roccia degli scogli) sul quale è finito, che avrebbe dovuto portare inevitabilmente - viene sostenuto con forza - a conseguenze molto più traumatiche per il corpo del povero Canfora.
A parere degli inquirenti, almeno per il momento, la morte di Canfora non può che essere riconducibile a un gesto volontario, ma le indagini stanno andando avanti per fugare ogni dubbio. La famiglia nutre dei dubbi anche in relazione al movente dell'insano gesto, e cioé la depressione: nessuno dei colleghi che con lui hanno lavorato alle riprese del film, ascoltati dopo il ritrovamento, avrebbe notato evidenze di uno stato psichiatrico ferito.
Dall'autopsia, infine, non è emersa la presenza di tracce di sostanze stupefacenti nel cadavere di Canfora, professionista particolarmente apprezzato nel mondo del cinema.
LUCA CANFORA
Parthenope by Paolo Sorrentino _ From left Celeste Dalla Porta and Stefania Sandrelli_ photo by GIanni Fiorito