ISTRUZIONE? DISTRUZIONE! – IN ITALIA SEMPRE PIÙ STUDENTI DECIDONO DI MOLLARE L’UNIVERSITÀ DOPO IL PRIMO ANNO: TRA IL 2021 E IL 2022 IL 7,3% DELLE MATRICOLE HA ABBANDONATO GLI STUDI (NEL 2019 QUESTO DATO ERA AL 6,1%) – IL NOSTRO PAESE È PENULTIMO IN EUROPA PER NUMERO DI LAUREATI, PEGGIO DI NOI SOLO LA ROMANIA: IN ITALIA SOLO UN ADULTO SU 5 HA FINITO L’UNIVERSTÀ MENTRE LA MEDIA NEGLI ALTRI PAESI UE È UNO SU 3 – DURANTE IL LOCKDOWN MOLTI RAGAZZI HANNO DOVUTO SCEGLIERE LA FACOLTÀ SENZA UNA "GUIDA" E QUESTI SONO I RISULTATI...
Estratto dell’articolo di Lorena Loiacono per “il Messaggero”
Università decisamente da incubo, il primo anno di studi mette a dura prova le matricole, tanto che sale il numero degli abbandoni nei primi 12 mesi. E i laureati, in Italia, rischiano di essere sempre meno.
Rispetto agli anni che hanno preceduto la pandemia, infatti, si registra un'impennata di abbandoni da parte dei nuovi iscritti. Nell'anno accademico 2021-2022 il 7,3% degli studenti ha gettato la spugna (7,4% maschi e 7,2% donne) rispetto al 6,1% degli abbandoni segnalati dagli atenei nell'anno 2019-2020.
Abbandoni che per di più riguardano soprattutto le discipline scientifiche. Il dato, riportato dalle statistiche del ministero dell'istruzione e del merito, è preoccupante anche perché va ad aggravare la percentuale di laureati ancora troppo bassa, rispetto al resto d'Europa: in Italia è laureato un cittadino su 5, nella fascia di età tra i 25 e i 64 anni, contro una media europea di uno su tre.
Con la Spagna e la Francia che arrivano al 40% di laureati. Peggio dell'Italia, infatti, c'è solo la Romania con il 18% di laureati, mentre al primo posto si piazzano gli irlandesi, che conquistano il diploma di laurea nel 52% dei casi. […] Che cosa sta accadendo negli atenei, tanto da mettere in fuga sempre più matricole?
Il periodo della pandemia ha sicuramente avuto il suo peso: per le lezioni universitarie a distanza, che hanno creato disagi soprattutto per i ragazzi del primo anno meno esperti a cui avrebbe invece giovato vivere l'ambiente accademico. Allo stesso modo può aver inciso il fatto che le matricole hanno scelto il loro percorso di studi nel periodo del lockdown, senza poter partecipare a giornate di orientamento e agli open day. […]
Scorrendo i dati del ministero dell'istruzione sulle immatricolazioni per ambito, perdono iscritti i corsi di area scientifica e di ingegneria, anche l'ambito linguistico. Scende, quindi, il numero dei futuri laureati nelle discipline cosiddette Stem, vale a dire scienze, tecnica, ingegneria e matematica. […]