JIHAD BROTHERS IN ARMS! - DA PARIGI A BRUXELLES: GLI ULTIMI ATTACCHI ALL’EUROPA HANNO IN COMUNE TRE COPPIE DI FRATELLI TUTTE DI ORIGINE MAGHREBINA E TUTTI NATI IN EUROPA
Maurizio Stefanini per “Libero Quotidiano”
I fratelli Salah e Brahim Abdeslam il 13 novembre 2015 attaccarono Parigi, provocando 130 morti: più sette del commando terrorista, tra cui il 31enne Brahim, mentre Salah salvò la pelle e scappò a Bruxelles, dove è rimasto nascosto per oltre quattro mesi.
I fratelli Said e Cherif Kouachi avevano già attaccato la capitale francese tra 7 e 9 gennaio 2015, uccidendo 12 persone e ferendone 11 nella strage di Charlie Hebdo.
I fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui il 22 marzo 2015 si sono fatti saltare in aria a Bruxelles provocando 13 dei 32 morti. Khalid si è fatto esplodere nella metro, Ibrahim nello scalo - i due hanno anche lasciato un testamento audio in cui dicono di agire «per vendicare l' arresto di Salah Abdeslam».
Oltre a loro, c' era il terzo kamikaze dell' aeroporto, Najim Laachraoui, considerato l' artificiere di Parigi, e un altro terrorista ancora in fuga.
Tre coppie di Jihad Brothers, dai profili sorprendentemente simili. Tutti quanti, in particolare, erano di origine maghrebina. Marocchini passati per l' Algeria e Parigi prima di arrivare a Molenbeek i genitori degli Abdeslam. Algerini i genitori dei Kouachi. Di cognome chiaramente maghrebino gli El Bakraoui, anche se l' origine esatta non è ancora stata rivelata.
Tutti comunque erano nati in Europa: gli Abdeslam e gli El Bakraoui a Bruxelles; i Kouachi a Parigi. Tutti erano nati negli anni '80: Said Kouachi nel 1980; Cherif Kouachi nel 1982; Brahim Adbeslam nel 1984; Ibrahim El Bakraoui nel 1986; Salah Abdeslam e Khalid El Bakraoui nel 1989. E tutti avevano avuto precedenti penali, prima di darsi al jihad.
said e cherif kouachi da ragazzi
Cherif, in particolare, era stato arrestato nel 2005 mentre cercava di andare a combattere in Iraq, era stato liberato, era stato di nuovo arrestato e condannato a tre anni nel 2008 per la stessa ragione, ma era tornato in libertà dopo 18 mesi. Said era andato ad addestrarsi con Al Qaeda in Iraq. Brahim era stato condannato per furto, truffa e infrazioni stradali. Salah era finito dentro per rapina a mano armata.
Ibrahim era stato condannato nel 2010 a nove anni poi in parte condonati per rapina e ferimento di un agente. Khalid era stato condannato a 5 anni nel 2011 per rapine a mano armata e possesso di kalashnikov. Ma erano Jihad Brothers anche Dochar e Tamerlan Carnaev: i fratelli ceceni che il 15 aprile 2013 se la presero con la maratona di Boston, uccidendo tre persone e ferendone altre 264.
Immigrati negli Usa come rifugiati, Tamerlan era nato nel 1986 e faceva il pugile; D?ochar è del 1993, era studente della University of Massachusetts Dartmouth, e aveva preso la cittadinanza Usa l' 11 settembre 2012. Appena sette mesi prima di diventare uno stragista. Tamerlan fu poi ucciso il 19 aprile 2013 in un conflitto a fuoco in cui il fratello è rimasto ferito. Condannato il 15 maggio 2015 alla pena capitale, D?ochar è in attesa dell' esecuzione.
Ma c' erano coppie di Jihad Brothers anche tra gli attentatori dell' 11 settembre. I sauditi Wa' il e Walid al-Shihri, nati rispettivamente nel 1973 e nel 1978, furono due dei cinque pirati dell' aria del Volo American Airlines 11, che fu dirottato e fatto schiantare contro la prima torre del World Trade Center.
Maestro elementare, Wa' il aveva avuto problemi mentali, e per questo il fratello studente lo aveva accompagnato a farsi curare a Medina. Invece erano finiti entrambi in un campo di Al Qaeda in Afghanistan. Erano sauditi anche Nawaf e Salem al-Hamzi, nati alla Mecca rispettivamente nel 1976 e nel 1981.
Figli di un fruttivendolo, Nawaf era andato a combattere in Bosnia, poi si era portato il fratello minore in Afghanistan dopo che questi aveva avuto problemi di alcool. Alcune testimonianze riferiscono che avrebbero combattuto anche in Cecenia: certamente finirono assieme sul volo AA77, che si schiantò sul Pentagono.