trattativa stato mafia

“LA TRATTATIVA STATO-MAFIA CI FU” - LA SENTENZA DELLA CORTE D'ASSISE DI PALERMO DICE A CHIARE LETTERE CHE LA STRATEGIA MAFIOSA DI ATTACCO ALLO STATO, INIZIATA CON L'OMICIDIO DI SALVO LIMA E CON LE STRAGI DEL '92, FU VINCENTE - DELL'UTRI "TRATTÒ" DAL '93 IN POI, AL POSTO DEL ROS: A GENNAIO DEL '94 FALLÌ L'ATTENTATO DELLO STADIO OLIMPICO CONTRO I CARABINIERI, A MARZO "FORZA ITALIA" VINSE LE ELEZIONI. E TUTTO SI ACQUIETÒ...

Riccardo Arena per “la Stampa”

 

MARIO MORI

La storia entra dalla porta principale dell' aula bunker di Pagliarelli: alle 16, dopo 4 giorni e mezzo (e quasi 5 anni di udienze) di camera di consiglio, la corte d' assise del processo Trattativa esce con una sentenza che in pochi si aspettavano.

 

A parte Nicola Mancino, l' unico che non rispondeva degli accordi inconfessabili nel periodo delle stragi del '92-'93 e che viene assolto dall' accusa di falsa testimonianza, tutti gli imputati vengono condannati.

 

sergio mattarella e nicola mancino

Una batosta: 12 anni ai generali dei carabinieri del Ros Mario Mori e Antonio Subranni, per avere stretto le intese con i boss, 28 anni a Leoluca Bagarella (la Procura ne aveva chiesti 16), 12 all' altro mafioso Nino Cinà, altrettanti a Marcello Dell' Utri, che garantì - lo dice il dispositivo, con sufficiente chiarezza, lo rilancia il pm Nino Di Matteo - il necessario tramite tra i capimafia che ricattavano lo Stato e il governo Berlusconi. E poi 8 anni al colonnello Giuseppe De Donno e a Massimo Ciancimino, superteste in apparenza smentito su tutta la linea ma - in attesa delle motivazioni - in gran parte creduto dai giudici. Per il pentito Giovanni Brusca scatta la prescrizione.

 

GIORGIO NAPOLITANO E LORIS D'AMBROSIO

Difese sotto choc, preannunciato l' appello. La posizione processuale di Mancino era relativamente marginale, ma aveva pesato tantissimo nella vicenda. Perché c' erano le sue telefonate intercettate con il consigliere giuridico del Quirinale, Loris D'Ambrosio, morto d' infarto a 62 anni, nell' estate del 2012, col dolore e l'irritazione del Colle. E c'erano le conversazioni (registrate dalla Dia) ancora dell'ex ministro dell' Interno con lo stesso Napolitano, distrutte senza essere depositate (e dunque pubblicate), ma solo dopo il ricorso del Capo dello Stato e su ordine della Corte costituzionale.

 

calogero mannino

Decisione dura quella del collegio presieduto da Alfredo Montalto, il magistrato che, da Gip, aveva arrestato per concorso esterno il decimo imputato di questa vicenda, Calogero Mannino, tenendolo in carcere (nel 1995) sebbene avesse perso 40 chili e affermando che era una sua scelta, nutrirsi solo di verdure. Mannino, processato a parte, in abbreviato, per la trattativa, era stato assolto dal Gup Marina Petruzzella, nel 2015.

 

Sentenza che va in controtendenza rispetto ad assoluzioni nei grandi processi di Palermo - Andreotti, salvato in gran parte dalla prescrizione, lo stesso Mannino dall' accusa di mafia, il generale Mori, processato due volte e sempre uscito pulito - e perché dice a chiare lettere che la strategia mafiosa di attacco allo Stato, iniziata dopo la conferma in Cassazione delle condanne del maxiprocesso, con l' omicidio di Salvo Lima e con le stragi del '92, fu vincente.

giovanni falcone paolo borsellino

 

I boss trovarono infatti sponde negli uomini dello Stato, che assecondarono le richieste di attenuazione del carcere duro, di una legislazione restrittiva contro i pentiti e i sequestri di beni. I mafiosi così continuarono: morti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i grandi nemici di Cosa nostra, catturato, dal Capitano Ultimo e dal Ros di Mori e Subranni, Totò Riina - in circostanze misteriose, seguite da un' inspiegabile perquisizione del covo fatta solo dopo 18 giorni - gli eccidi proseguirono, stavolta in Continente, tra maggio e luglio '93, a Roma, Firenze e Milano.

 

Giovanni Conso

E a novembre di quello stesso anno il guardasigilli dell' epoca, Giovanni Conso, non aveva rinnovato o prorogato 330 decreti di sottoposizione al 41 bis. La sentenza rimette poi in gioco il ruolo di Forza Italia, partito fondato, con Silvio Berlusconi, proprio da Dell' Utri, che sta già scontando 7 anni per concorso in associazione mafiosa. Dell' Utri "trattò" dal '93 in poi, al posto del Ros: a gennaio del '94 fallì l' attentato dello stadio Olimpico contro i carabinieri, a marzo dello stesso anno il partito azzurro vinse le elezioni. E tutto si acquietò.

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…