pensionati italiani all estero pensione

LA STRATEGIA DELLA PENSIONE – GLI OLTRE 300 MILA ITALIANI CHE, DOPO AVER LASCIATO IL LAVORO SI SONO TRASFERITI ALL'ESTERO PER PAGARE MENO TASSE, DA LUGLIO NON POTRANNO PIÙ INCASSARE I SOLDI DELLA PENSIONE TRAMITE ASSEGNO – LA MOSSA DELL'INPS PUNTA A CONTRASTARE IL FENOMENO DELLE EROGAZIONI INDEBITE ED È MOTIVATA ANCHE DAI FREQUENTI DISSERVIZI POSTALI…

Estratto dell’articolo di Francesco Bisozzi per “il Messaggero”

 

PENSIONATI ITALIANI ALL ESTERO

Nuova stretta sulle pensioni all'estero. Coinvolti più di 300 mila italiani che dopo aver lasciato il lavoro si sono trasferiti fuori confine, per pagare meno tasse e trovare una migliore qualità della vita a prezzi convenienti. A partire da luglio non potranno più incassare i soldi della pensione tramite assegno.

 

Una mossa, quella annunciata dall'Inps nelle passate settimane, che da un lato punta a contrastare il fenomeno delle erogazioni indebite e che, dall'altro, è motivata dai disservizi postali che in frequenti occasioni hanno portato allo smarrimento degli assegni lungo il viaggio. Il gestore del servizio di pagamento delle pensioni all'estero è Citibank.

 

PENSIONATI ITALIANI ALL ESTERO

Fino a oggi i pagamenti delle pensioni all'estero sono stati eseguiti tramite accredito sul conto corrente intestato al pensionato o, laddove possibile, in contanti allo sportello di un corrispondente diretto della stessa Citibank, che nella maggior parte dei casi è Western Union, o mediante l'emissione e la spedizione al beneficiario di un assegno di deposito non trasferibile. L'Inps, tuttavia, sta eliminando gradualmente quest'ultima modalità di pagamento. «Anche per ridurre ha affermato l'istituto in un comunicato il rischio di erogazione di prestazioni indebite».

[…]

 

inps

I pensionati residenti in Europa hanno ricevuto invece nelle scorse settimane un modulo di Citibank, per l'acquisizione dei dati bancari per gli accrediti futuri. Il modulo andava compilato e restituito entro il 15 giugno, allegando la copia di un documento d'identità valido e un documento prodotto dall'istituto bancario estero con indicate le coordinate bancarie del pensionato, quindi Bic e Iban o Sort Code e numero di conto per i residenti nel Regno Unito.

 

Chi non ha ancora inviato il modulo e la documentazione richiesta riceverà il pagamento della rata di luglio in contanti e dovrà ritirare la somma in uno sportello Western Union del Paese in cui si trova. Nel caso di nuove pensioni o trasferimenti di pensioni dall'Italia, ha specificato sempre l'Inps, dal primo luglio di quest'anno il pagamento sarà in contanti, sempre presso gli sportelli Western Union, se non sono state fornite le coordinate bancarie utili all'accrdito via bonifico.

 

PENSIONI

[…] Dal Portogallo agli Usa, i pensionati all'estero sono 317 mila, stando agli ultimi dati, riferiti al 2022. Gli assegni pagati fuori dall'Italia comportano una spesa mensile che supera quota 1,4 miliardi di euro e rappresentano il 2,4% dei trattamenti erogati. I pagamenti dell'Inps raggiungono 165 Paesi e tra quelli con più pensionati italiani figurano per esempio la Spagna, il Belgio e la Francia, oltre a Stati Uniti, Portogallo e Australia.

 

Oggi chi sogna di trasferirsi in un paradiso fiscale per godersi la pensione, dopo il giro di vite operato dal governo di Lisbona, che lo scorso anno ha messo un punto al regime di tassazione speciale per i residenti stranieri non abituali, i pensionati armati di bagaglio appunto, guarda con interesse crescente alla Spagna, che offre sgravi fiscali generosi ai pensionati stranieri, e alle Isole Canarie in particolare.

 

PENSIONI

Malta ha introdotto uno schema fiscale per i beneficiari di redditi da pensione estera che prevede un'aliquota fissa del 15 per cento sui redditi provenienti dall'estero. Anche Grecia e Albania propongono aliquote di favore per i pensionati italiani, che sempre per risparmiare sulle tasse non disdegnano nemmeno Slovacchia, Albania e Tunisia.

pensionati in portogallopensionati in portogalloPENSIONATI DI LUSSO CANARIE

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…