vera gemma

“HO IMPARATO A ESSERE DONNA DALLE TRANS” – L’INFANZIA DIFFICILE, IL CONFRONTO COSTANTE CON IL PADRE GIULIANO, L’OSSESSIONE PER LA BELLEZZA: LE CONFESSIONI DI VERA GEMMA NEL FILM  SULLA SUA VITA – “A CASA MIA INGRASSARE ERA PEGGIO CHE ESSERE DIPENDENTI DALL’EROINA. A 16 ANNI CI DISSERO: ADESSO ANDIAMO A RIFARCI IL NASO. A RIPENSARCI FU UNA FORZATURA. C’ERA UN’OSSESSIONE IN BUONA FEDE SULL’ESTETICA. DOVEVAMO ESSERE BELLE ALL’ALTEZZA DI PAPÀ…”

 

Estratto dell'articolo di Daniele Priori per “Libero Quotidiano”

 

vera gemma belve

«Non scriva anche lei che è un docufilm... Vera è un film completamente sceneggiato, scritto assieme ai registi Tizza Covi e Rainer Frimmel. Un film nel quale io interpreto me stessa. Alla regista ho raccontato di essere stata addormentata da un tizio che poi è andato a rubare a casa mia e su quello ha costruito una storia.

 

Ma le assicuro che questo è solo uno dei tanti episodi della vita estrema e forte che ho avuto. Potremmo farci una serie su Netflix!» Sorride grintosa, Vera Gemma nel giorno d’uscita nelle sale del film suo omonimo, liberamente tratto dalla sua biografia e grazie al quale al Festival del Cinema di Venezia, nello scorso settembre, ha vinto il premio come miglior attrice nella sezione Orizzonti.

il film vera

 

Grazie a quest’opera Vera cerca di uscire dall’eterno confronto con il padre, Giuliano Gemma. «Con me le persone sono state crudeli. Sono l’unica figlia d’arte a non aver mai lavorato col padre».

 

Vera, melo consenta: il suo film è una vera presa a male, come si direbbe a Roma.

«È un vero cazzotto nello stomaco. Non è un film semplice né rassicurante. Sì, un’autentica presa a male...».

[…]

 

Sua sorella Giuliana è realmente il suo grillo parlante?

«Sì. È la mia salvezza. Non vedeva l’ora anche in scena di rinfacciarmi i miei fidanzati sfruttatori, il mio periodo di vita a Parigi e altro (sorride). Diciamo che è colei che, senza successo, ha provato a riportarmi all’ordine, a farmi capire chi avevo attorno. […]».

 

vera gemma

Nel film Vera è ossessionata dalla bellezza. Con ricordi da bambina non felicissimi. Era davvero vietato ingrassare a casa sua?

«Sì, nella mia casa ingrassare era peggio che essere dipendenti dall’eroina. Lo dico nel film. C’era un’ossessione in buona fede sull’estetica. Dovevamo essere belle all’altezza di papà. […]».

 

Davvero a lei e sua sorella vi hanno fatto rifare i nasi da piccole?

«Verissimo. A 16 anni ci dissero: adesso andiamo a rifarci il naso. Ripensandoci negli anni, è stata una forzatura gratuita. Con gli occhi del poi mi sembra tutto molto delirante e lo è».

 

[…] Nel film rivediamo sulle scene Alessandra Di Sanzo, divenuta famosa per Mery per sempre. È lei la bellezza trans a cui si ispira?

«Sono amica e, tra virgolette, “innamorata” di lei da quando fece Mery per sempre, creatura meravigliosa. Ho sempre amato l’aspetto ambiguo e eccessivo delle trans con cui loro cercano di essere più donne delle donne biologiche. Anzi, è proprio da loro che ho imparato ad essere donna. Questo potrebbe essere un bel titolo!».

 

Vera Gemma Giuliano Gemma

[…]

 

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