matteo salvini giorgia meloni scontro vs fulmine

“GIORGIA MELONI NON PUÒ PENSARE CHE LA LEGA PORTI ACQUA E RICEVA CEFFONI” – MONTA NELLA LEGA LA FRONDA CONTRO LA DUCETTA, AL "BIMBOMINKIA" SALVINI FRULLANO GLI ZEBEDEI PER LE CHAT DI FRATELLI D’ITALIA (“QUELLE RESTANO”) E MANDA SEGNALI AGLI ALLEATI SUL DDL SICUREZZA E SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE: “NON SI POSSONO IGNORARE LE NOSTRE RICHIESTE”. IL PIANO DI SALVINI: LA MINACCIA SULLA REGIONE LAZIO A GUIDA FDI E IL CONGRESSO ENTRO PASQUA PER AVERE UNA PIENA INVESTITURA DA LEADER, DA FAR PESARE NEL BRACCIO DI FERRO CON LA PREMIER

Marco Cremonesi per il "Corriere della Sera" - Estratti

 

MATTEO salvini - GIORGIA meloni

«Non è che possiamo fare un caso per ’ste chat. Certo, le chat restano...». Lo avrebbe detto Matteo Salvini, e guai a chi lo pensi: il nuovo corso sancito ieri al Consiglio federale della Lega non è stato deciso perché il vicepremier è impermalito nei confronti dei Fratelli d’Italia per le loro vecchie chat interne.

 

Certo, il vicepremier leghista ieri era «molto tonico» secondo alcuni, oppure «molto teso» secondo altri. Arrabbiato, comunque. Con tanto di scontro con il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo e, pare, un confronto secco con il governatore Massimiliano Fedriga appena prima.

 

Ma Salvini ha deciso che non è più il tempo dei «segnali», le schermaglie di cui si rendono protagonisti la Lega e lui stesso in prima persona. Ora si è «arrivati al giro di boa della legislatura» e occorre mettere al sicuro risultati indiscutibili. La rottamazione delle cartelle esattoriali, la cosiddetta «pace fiscale» è il motivo per cui il federale è stato convocato «d’urgenza»: «Un nuovo inizio — secondo Claudio Borghi —, un patto fra i cittadini e lo Stato». Insomma, spiega un deputato, «non è una bandierina da sventolare. Deve essere un fatto acquisito». Presto: «Entro la primavera».

 

Salvini è convinto, prosegue il suo sostenitore, che Giorgia Meloni non possa negare all’alleato «l’acqua in cui nuotare. Non può pensare che la Lega porti acqua e riceva ceffoni».

giorgia meloni 2

 

E così, i leghisti che hanno partecipato ieri al federale hanno molto apprezzato il Giancarlo Giorgetti «ottimista». Il ministro avrebbe ricordato che «la delega alle Finanze è di Maurizio Leo» (FdI), che «lo schema di applicazione ancora non c’è» e che non bisogna dare ai mercati la sensazione che la rottamazione complichi i conti: «Si tratta di un modo per recuperare i crediti, non di archiviarli». Detto questo, dal Mef si ricorda che «l’obiettivo è quello di dare respiro a chi quelle tasse non ha potuto pagarle, non a chi non voleva».

 

Certo, «non è detto che ci sia un metodo infallibile per questa distinzione», ma alla luce di un «progetto chiaro e sostenibile è difficile che qualcuno possa sottrarsi».

La linea assertiva Salvini l’ha confermata anche sul ddl sicurezza che — avrebbe detto — «deve essere approvato il più rapidamente possibile» e dunque così come è, senza correzioni. Nonostante le cautele degli alleati, che temono tra l’altro che il Quirinale non apprezzi tale fretta.

 

(…)

 

salvini meloni

Qualcuno ci legge «un ritorno della Lega ai temi classici». Sarà forse così, anche se ieri Salvini ha chiesto al partito di sancire l’incompatibilità tra la tessera della Lega e il Patto per il Nord, movimento fondato dall’ex leghista Paolo Grimoldi e a suo tempo sostenuto anche da Umberto Bossi.

 

Fermo restando che, come ha detto Salvini, il fondatore «fa parte della Lega di ieri, di oggi e di domani», è proprio su questo che ci sono state scintille: Romeo, capogruppo in Senato e segretario della Lombardia, si è opposto «per salvaguardare alcuni militanti storici che hanno aderito in buona fede». «Per 50 che escono ne entrano 100» ha ribattuto Salvini. Che ha poi chiesto ai presenti la conta. E Romeo si è ritrovato isolato.

 

Anche la conferma del congresso della Lega, probabilmente per la prima volta a Roma e «prima di Pasqua» va nella stessa direzione: Meloni deve sapere che di fronte ha un leader confermato da piena investitura. E così, Salvini ha chiesto il ritorno alle urne in Sardegna e giovedì riprenderà a mettere nel mirino il Lazio a trazione FdI. Prima del congresso, ci saranno tre appuntamenti programmatici in Veneto (palco ottimo per parlare di Autonomia e terzo mandato), nelle Marche e a Napoli. Il Veneto e le regioni del Sud devono ancora stabilire i propri delegati, ma il dado è ormai tratto. Nessuno ieri ha chiesto di ridiscutere il nome «Lega per Salvini premier». E Salvini, fosse anche nervoso, sul congresso è ottimista.

salvini romeogiorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse. antonio tajani, giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapressegiorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse. migranti in albania - vignetta by vukicsalvini meloni

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…