ursula von der leyen donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

“L’EUROPA DA SOLA NON È IN GRADO DI FARCELA. LA NATO COSÌ COME È STATA CONCEPITA NON ESISTE PIÙ” – LUCIO CARACCIOLO: “IL PROBLEMA EUROPEO È CHE CI SIAMO COSTRUITI UNA NARRAZIONE PRIVA DI BASI DI REALTÀ A COMINCIARE DALLA PRESUNZIONE DI AVERE UNA SOGGETTIVITÀ EUROPEA CHE NON C’È MAI STATA, NON ESISTE E MAI CI SARÀ. SIAMO SERENAMENTE CONVINTI DI ABITARE IN QUESTA ISOLA FELICE CON UNA POPOLAZIONE CHE INVECCHIA E CHE PERDE COSTANTEMENTE RUOLO” – “NEL MOMENTO IN CUI GLI USA CI LASCIANO NOI TORNEREMO A QUELLO CHE SIAMO SEMPRE STATI, PAESI IN CONFLITTO, SPERANDO CHE QUESTO NON COMPORTI UNA GUERRA TRA NOI, COME È SEMPRE SUCCESSO” - "ZELENSKY AVREBBE POTUTO FIRMARE L'ACCORDO DEL 2022 E AVREBBE RISPARMIATO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI MORTI. SONO STATO GLI INGLESI E GLI EUROPEI A SPINGERE GLI UCRAINI A COMBATTERE, ASSICURANDO LORO CHE SI SAREBBE POTUTO VINCERE. ABBIAMO VISTO COM'È FINITA..."

 

Estratto dell’articolo di Salvatore Cannavò per “il Fatto quotidiano”

 

lucio caracciolo a otto e mezzo 4

Lucio Caracciolo […].  discorsi di JD Vance a Monaco e prima ancora quello di Pete Hegseth ai ministri della Difesa Nato hanno mostrato che il rapporto degli Usa con l’Ue è ormai conflittuale: che tipo di conflitto è e fino a dove si spingerà?

Più che conflittuale, mi sembra che gli americani abbiano voluto dare una sveglia all’Ue sul fatto che è finita la fase della doppia recita.

 

Una recita, loro e nostra, secondo cui gli Usa erano quelli che proteggevano la nostra sicurezza e noi eravamo rifugiati sotto il loro ombrello militare. […]

 

jd vance alla conferenza di monaco

L’America ci ha comunicato che dobbiamo fare da soli. Il problema di fondo è che l’Europa non è in grado di farcela, non militarmente e nemmeno culturalmente

 

E invece gli Stati Uniti possono fare a meno dell’Europa, principale mercato del mondo?

Sicuramente sul piano militare gli Usa possono fare da soli. Quanto al piano economico, al di là di guerre finanziarie, che non credo saranno così violente, ci sono i termini di una collaborazione economica e commerciale importante. Il problema principale degli Usa, lo scopo principale di Trump, è che hanno bisogno di industrializzarsi, di riportare produzioni in casa, quello che il presidente cerca di fare con facilitazioni fiscali e meno impor.

 

“Doccia fredda per l’Europa” titolava la Frankfurt Allgemeine Zeitung. Eppure, non c’era da aspettarsi le mosse Usa? […]

DONALD TRUMP E VLADIMIR PUTIN - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Tutto è stato abbastanza prevedibile e in fondo anche previsto da chi voleva guardare le cose come sono e come appaiono. Il problema europeo è che ci siamo costruiti una narrazione priva di basi di realtà a cominciare dalla presunzione di avere una soggettività europea che non c’è mai stata, non esiste e mai ci sarà.

 

Da questa finzione si è costruita l’idea di un’Europa oasi di pace che ora si sta rovesciando. Mentre da parte delle potenze che contano e da parte di quelle che stanno emergendo, si ragiona in termini di guerra se non militare, almeno commerciale, noi siamo serenamente convinti di abitare in questa isola felice con una popolazione che invecchia e che perde costantemente ruolo.

 

LUCIO CARACCIOLO

Dobbiamo quindi aspettarci una fase di guerre crescenti?

Siamo in una fase di inevitabile instabilità. Gli Usa vivono una profonda crisi identitaria, hanno una rivoluzione in corso e non si può pensare che questa rivoluzione non abbia effetti all’esterno. Indipendentemente dalle reali intenzioni, tutte le potenze che si immaginavano protette oggi non si sentono più tali e vedono la possibilità di espandersi: la caccia a nuovi “territori” è aperta.

 

lucio caracciolo foto di bacco

Che tipo di soluzione può affermarsi in Ucraina? Trump ha davvero delle carte da giocare?

La Nato così come è stata concepita non esiste più. E sempre stata un’organizzazione centrata sull’America che a sua volta teneva rapporti bilaterali con singoli paesi tra cui il nostro. Oggi emerge soprattutto questa realtà, gli Usa hanno rapporti più rilevanti con alcuni paesi e molto meno, se non nulli, con altri.

 

Del resto, la Nato conta 32 paesi membri (a volte perdo il conto) è diventata una specie di Onu, ma gli Usa non andranno mai a morire per la Lituania o la Macedonia del nord. Il Patto atlantico appartiene al passato. Sono molto più importanti i rapporti bilaterali e l’Italia deve fare molta attenzione a questo perché la nostra potenza di riferimento restano gli Usa.

 

MARK RUTTE DONALD TRUMP

E in Ucraina cosa succederà?

Credo che non si andrà oltre un precario cessate il fuoco. La Russia non ha ottenuto quello che voleva ma non ha rinunciato agli obiettivi di fondo e il fatto che Trump dica che l’Ucraina potrebbe essere russa fa capire che la situazione evolverà ancora.

 

La Russia ne esce più forte? O, silenziosamente, a uscire davvero più forte è la Cina?

[…] l’unica potenza che sta avvantaggiandosi è la Cina e su vari fronti. Nel rapporto diretto con la Russia, che dipende dalla Cina sugli idrocarburi e sul sostegno militare, ma anche più in generale perché la Cina espande la sua sfera di influenza in Asia centrale e mette in crisi l’assetto post-sovietico. Recentemente il Financial Times ha pubblicato un documento russo di analisi spietata sulla propria perdita di posizioni in Asia centrale a favore della Cina.

 

donald trump volodymyr zelensky

La Russia ha prevalso contro l’Ucraina dal punto di vista militare e purtroppo, per motivi che non riesco a spiegarmi, l’Ucraina si è affidata alle promesse europee e americane pensando di poter entrare nella Nato e conservare territori ingaggiando una guerra di lunga durata. E invece, le risorse sono quelle che sono, si è trattato di un’operazione di dissanguamento in vista di obiettivi che non si potevano raggiungere.

 

Questo spiega il fenomeno della crisi dell’autorità politica di Zelensky, così come il rifiuto dei giovani ucraini di andare al fronte e la massiccia fuga verso l’estero di milioni di ucraini.

Questo è il vero problema: non tanto il 20% di territori perduti, ma l’80% che è in condizioni disperate.

 

lucio caracciolo a un giorno da pecora

Che alternativa aveva Zelensky?

Firmare l’accordo dell’aprile 2022 sponsorizzato dalla Turchia, che avrebbe dato all’Ucraina condizioni nettamente migliori di quelle di oggi e risparmiato centinaia di migliaia di morti e feriti e milioni di rifugiati. Ma in quel frangente sono stati soprattutto gli inglesi e alcuni europei, più che gli Usa, a spingere gli ucraini a combattere assicurando loro che si sarebbe potuto vincere. Abbiamo visto come è finita.

 

A questo punto per l’Ue che strada si apre: quella della disgregazione o si pensare a una sua rifondazione?

Non credo a una rifondazione, l’Unione è una fondazione americana, conseguenza della decisione Usa di restare in Europa dopo la Seconda guerra mondiale e di organizzarla, militarmente tramite la Nato e poi sostenendo le alleanze politiche. Ma nel momento in cui gli Usa ci lasciano noi torneremo a quello che siamo sempre stati, paesi in conflitto, sperando che questo non comporti una guerra tra noi, come è sempre successo.

jd vance alla conferenza di monacoURSULA VON DER LEYEN JD VANCE

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