LA VOLPE E L’UVA – ADRIANA VOLPE A “OGNI MATTINA” SI AUTOCELEBRA: “ABBIAMO RADDOPPIATO GLI ASCOLTI”. MA NON È VERO! – FORSE FACEVA RIFERIMENTO AI DATI DI MARTEDÌ, CHE SEGNAVANO IL 2% MA SOLO NELLA PRIMA PARTE DEL TALK, QUELLA TRA LE 10 E LE 11.55. L’ALTRO BLOCCO SI È FERMATO AL SOLITO 1% A CUI LEI E IL COLLEGA ALESSIO VIOLA SONO ABITUATI...
Massimo Falcioni per www.tvblog.it
Se valesse il ragionamento di Adriana Volpe, potremmo affermare tranquillamente che il 25 maggio 2005 ad Istanbul il Milan vinse 3 a 0 contro il Liverpool. Per illudere i tifosi rossoneri basta eliminare gli altrettanti gol presi nel secondo tempo dalla squadra di Ancelotti e i rigori finali che consegnarono la coppa agli inglesi.
Questione di punti di vista e di una visione distorta della realtà. Perché non è sempre necessario raccontare una colossale bugia; a volte ci si può limitare a esporre una mezza verità.
Ed è quello che è successo mercoledì a Ogni Mattina, con la conduttrice che ha documentato il botto di ascolti della trasmissione di cui nessuno, tranne lei, si è accorto. L’assist involontario lo ha offerto Claudio Lippi: “I vostri ascolti saranno sicuramente competitivi dall’autunno. Le concorrenze ci sono, però state crescendo”.
alessio viola adriana volpe paola barale
La Volpe non si è limitata a ringraziare per i complimenti, ma ha dato il via ad una autocelebrazione: “Per il momento abbiamo portato al doppio l’ascolto. È un primo passo, non ci fermiamo. Ci piace entrare in competizione, non per partecipare ma per vincere”.
giancarlo magalli sul flop di ascolti di adriana volpe
L’ex volto dei Fatti Vostri probabilmente faceva riferimento ai dati di martedì che segnavano sì un 2% di share, ma nella prima parte che, come già documentato, prende il via alle 10 e si conclude alle 11.55. L’altro blocco, compreso tra le 12.35 e le 14 e ribattezzato Ogni Mattina – Dopo il tg, si è invece fermato all’1%.
Non una dimenticanza da poco, visto che stiamo parlando del cinquanta per cento dell’intera durata del contenitore che all’interno include il lungo collegamento col Tg8 (evidentemente considerato una zavorra) e le sovrapposizioni penalizzanti con Tg2, Tg5 e Tg1.
Di fronte a duecentoquaranta minuti di diretta, l’idea di isolare i segmenti può risultare condivisibile e strategicamente azzeccata. Incomprensibile, al contrario, la volontà di confrontare due fasi difformi, sventolando numeri tutt’altro che attendibili.