canzoni sanremo 2023

ANNA OXA PRETENZIOSA, GIORGIA TROPPO RAFFINATA, ELODIE DA PODIO – MOLTE SOPRESE E TROPPE DELUSIONI DOPO LE PROVE GENERALI DI SANREMO: PAOLA E CHIARA SFORNANO UN TORMENTONE ESTIVO, PROVA MUSCOLARE DI MARCO MENGONI, LDA E SHARI PRONTI A NON LASCIARE TRACCIA, OLLY FA BALLARE, ULTIMO È IL SOLITO ULTIMO. LEVANTE CON RITORNELLO CHE RIMANE IN TESTA E ARTICOLO 31 RIFLESSIVI - COLAPESCE E DIMARTINO FANNO CENTRO…

Alice Castagneri e Roberto Pavanello per www.lastampa.it

 

tananai

Ventotto canzoni, una dopo l’altra, quasi cinque ore chiusi al Teatro Ariston di Sanremo per le prove generali del Festival. Le abbiamo ascoltate e commentate. Ecco a voi come è andata.

 

Giorgia – Parole dette male

Canzone dal sapore black, troppo raffinata per vincere. Il ricordo per Alex Baroni è struggente, la voce di Giorgia sempre potente e precisa. Il ritornello ti resta in testa.

 

gIANMARIA – Mostro

Pezzo intenso ma con la cassa, testo da ascoltare attentamente e interpretazione che convince. Vedremo alla prima vera se l’emozione non lo tradirà.

ultimo

 

Leo Gassmann – Terzo cuore

Non riesce a essere pienamente a fuoco perché ha troppi registri, quasi non si avessero le idee chiare sulla direzione della canzone Si sente - tra gli autori – la firma di Riccardo Zanotti. Leo canta bene.

 

Mara Sattei – Duemilaminuti

Chiarissima la firma di thasup nei vocalizzi che si ripetono a inizio pezzo. Nonostante ciò, il brano strizza l’occhio alla tradizione. Damiano David ne è l’autore, ma i Maneskin non abitano da queste parti. Anche Mara Sattei ha offerto una bella interpretazione.

 

Mr. Rain – Supereroi

shari

Molto cresciuto dal suo debutto, è un pezzo al cento per cento Mr. Rain, non si è snaturato ma nemmeno ha osato. Il coro dei bambini conferisce dolcezza a una melodia che già è molto soft.

 

Olly - Polvere

Il primo vero pezzo contemporaneo, quello che farà ballare il Teatro Ariston. Il ragazzo sa cantare, quindi l’autotune è una scelta artistica e non un “aiutino”.

 

Ariete – Mare di guai

Un brano semplice semplice. Fresco e orecchiabile, nulla di più.

Ultimo – Alba

Un classico pezzo di Ultimo. Piano iniziale e crescendo finale.

Colla Zio – Non mi va

Allegri e divertenti per un funkettino nel quale ben si armonizzano le voci.

rosa chemical

 

Come_Cose – L’addio

La formula funziona ancora. Canzone d’amore che farà centro nel cuore degli innamorati, così come Fausto e Francesca che il loro amore lo portano in scena e nei loro pezzi. La loro complicità diventa coreografia, uno scambio continuo di gesti e sguardi.

 

Elodie – Due

Almeno da podio. Canzone dal suono contemporaneo e dalla melodia che resta in testa, eseguita con grinta e precisione.

 

paola e chiara

Lazza – Cenere

Dance Anni 90 per Lazza che abbraccia anche il pop e il rap. Il talento versatile è evidente, la canzone è destinata ad avere vita facile in radio.

 

LDA – Se poi domani

Qui siamo in pieno terreno canzone sanremese. Non crediamo lascerà un grande segno.

 

Levante – Vivo

La sorpresa – in positivo – delle prove generali è lei. Un brano da ballare e da cantare con un ritornello che ti esplode nella testa. Esibizione carica di energia.

 

moda

Madame – Il bene nel male

Anche con Madame è dancefloor. Brano trascinante che mette in luce le doti vocali di Madame, destinato ai posti alti della classifica finale.

 

Modà – Lasciami

Diversi problemi tecnici ne hanno ritardato l’esibizione. Non esattamente una canzone indimenticabile. Nulla di nuovo sotto il sole

 

Paola e Chiara – Furore

Potrebbe benissimo essere un tormentone estivo. È delle sorelle Iezzi la messa in scena migliore, strette in due abiti neri sono attorniate da sei ballerini muscolosissimi. Il ballettino spopolerà su TikTok.

marco mengoni

 

Rosa Chemical – Made in Italy

Altra performance di livello. Testo provocatorio quanto divertente, qui l’amore è declinato in una maniera inedita per il Festival. Amore carnale e libero, con buona pace dei bigotti. Senza prendersi troppo sul serio.

 

Shari – Egoista

Una ballata d’amore destinata a passare sul palco dell’Ariston senza lasciare una grande traccia.

 

Sethu – Cause perse

Una punk attitude alla quale manca però qualcosa per convincere in pieno. Il ragazzo ha una grandissima grinta e ti vien voglia di abbracciarlo e incoraggiarlo: forza, Sethu, forza!

mara sattei

 

Tananai – Tango

Un’altra ballata d’amore che punta sul sicuro. Purtroppo per lui, questa volta l’ultimo posto non sarà suo.

 

Will – Stupido

In tre anni è passato dalla sua cameretta al palco dell’Ariston. Già questa per lui è una vittoria, ma c’è ancora tanto lavoro da fare.

 

Articolo 31 – Un bel viaggio

Una canzone che è una confessione, un abbraccio all’amico, un omaggio alla malinconia dei tempi andati, anche quando non sono andati come volevi. Non c’è voglia di fare casino, meglio lasciarsi andare alla riflessione.

madame

 

Colapesce e Dimartino – Splash

La coppia siciliana fa ancora centro: alla melodia scanzonata, ma non banale, fa da contraltare un testo che solo apparentemente è leggero. Sul palco si divertono e noi con loro.

 

Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato

Il testo più intimo e intenso del Festival merita una esibizione proprio come quella offerta da Grignani, magari anche sporca ma sentita. Una dichiarazione d’amore al papà. Una dichiarazione d’amore rock.

 

levante

I Cugini di Campagna – Lettera 22

Pantaloni a zampa, zeppe e tastiere a tracolla, il viaggio nel passato è garantito anche se rivestito dalle tinte dei La Rappresentante di Lista.

 

Marco Mengoni – Due vite

Una canzone scritta per vincere il Festival alla quale rende onore la voce di Mengoni. Una prova vocale muscolare: qui comando io.

 

Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima)

Problemi tecnici in prova per la cantante che sul palco di Sanremo ha più volte lasciato il segno. La voce è sempre rimarcabile, la canzone troppo pretenziosa per una ribalta come quella del Festival. È lei a chiudere la prova generale.

i cugini di campagna ollyleo gassmann mr. rain sethuwillarietelazza ldaanna oxa colapesce e dimartino colla zio giorgiagianluca grignani elodiecoma cosegianmaria

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)