eva robins robin's

“IO UN ERMAFRODITO? SONO PER LA SOMMA, NON PER LA SOTTRAZIONE. UN INFERMIERE MI DIEDE GLI ORMONI CHE DAVANO A MUSSOLINI, SUL MIO CORPO HO FATTO MOLTI ESPERIMENTI” – EVA ROBIN’S CONFESSIONS – "A 8 ANNI L’AMANTE 50ENNE DELLA VICINA DI CASA MI INIZIO’ AL SESSO ORALE. RICORDO LA SUA VOCE: “METTI LA BOCCA LÌ, APRI, CHIUDI”. MA NON HO MAI VISSUTO L’EPISODIO COME UNA VIOLENZA, ANZI. A 10 ANNI PENSAI CHE VOLEVO FARMI PRETE, MI PIACEVA LA VESTIZIONE. POI HO CAPITO CHE NON VOLEVO RINUNCIARE ALLA MIA VANITÀ. A 12 ANNI UN AMICO SESSANTENNE DI MIA MADRE AL FIUME M’INSEGNO’ A MASTURBARMI. A 17 MI SONO FATTA LE MÈCHES E HANNO COMINCIATO A CHIAMARMI "SIGNORINA" - INVECCHIARE? UN’ALTRA TRASFORMAZIONE. IL CORPO CAMBIA. IL SEDERE BOH, L’HO PERSO DI VISTA”

Teresa Ciabatti per "7"- https://www.corriere.it/sette

eva robins 1

 

A tredici anni scintillavo, ora meno, il problema è che ho la casa piena di specchi» racconta Eva Robin’s attrice di cinema e di teatro, in passato cantante, personaggio televisivo, da sempre icona. Lanciata negli Anni 70 come ermafrodito – «un’invenzione per finire sui giornali» - Eva Robin’s è transgender – Roberto Coatti all’anagrafe, mai cambiato. Oggi rinuncia alle offerte televisive, ai reality, per dedicarsi al teatro (Beckett, Genet).

 

Ma qui non parleremo della sua carriera, tantomeno degli uomini e delle donne che l’hanno amata. Qui parleremo di un’identità innanzitutto carattere, perché quella di Eva Robin’s è la parabola – ascesa e successo – di una personalità fortissima che ha portato alla luce ciò che allora era nascosto e proibito. In questo modo, spudorato, fiero, Eva Robin’s ha cambiato nel profondo il costume italiano.

eva robin's a la confessione di peter gomez 1

 

Quando nasce Eva Robin’s?

«Nella soffitta del collegio, a cinque anni».

 

Ovvero?

«Dai quattro agli otto anni sono stata in collegio, prima dalle suore, poi dai preti. La soffitta era quella della suore. Lì mi nascondevo alla ricerca di solitudine, tra oggetti accatastati, quadri».

 

L’oggetto che più la colpisce?

«Le bandiere. Provo a sbandierare da sola, era difficile però. Mi insegneranno le suore a sbandierare per i saggi».

 

Eva Robin's by cristina ghergo (12)

(...)

Cosa rimane degli anni in collegio?

«La suggestione per i simboli sacri. A dieci anni volevo farmi prete. Servivo messa come chierichetto, mi piaceva la vestizione».

 

Cambia idea?

«Capisco che in realtà m’interessano solo le tonache, non ho alcuna vocazione».

 

Come lo capisce?

l'incontro eva robin's antonio zequila al gf vip 7

«Non volevo rinunciare alla vanità, rifiutavo l’umiltà. Volevo l’oro».

 

L’oro?

«Tutto quello che luccica, me inclusa. Me nella versione luccicante».

 

La sua versione luccicante?

«Comincia a otto anni. Mia madre mi lasciava dalla vicina di casa, Carmen, che aveva un amante. Un giorno che Carmen non c’è, io e lui rimaniamo soli. Era un cinquantenne grande, scuro, mi affascinava. Giochiamo alla lotta, sono io a buttarmi su di lui senza immaginare le possibili conseguenze».

 

Conseguenze?

eva robins

«Sesso orale. Ricordo la sua voce: “metti la bocca lì, apri, chiudi”. Poi non ricordo più niente».

 

Comprende che si tratta di violenza?

«Non ho mai vissuto l’episodio come una violenza, anzi. Torno a casa allegra e lo racconto a mia madre».

 

Reazione?

«Lei va alla polizia a denunciare l’uomo che si becca il foglio di via da Bologna».

 

Ripensando a quell’evento?

«Al tempo non è stato un trauma, non ho pianto, ma chi lo sa. In fondo solo adesso sto riflettendo su certi accadimenti del passato».

 

Altra tappa della sua educazione sentimentale?

«Dodici anni: mia madre mi affidava a un suo amico archeologo, un uomo di oltre sessant’anni che mi portava al cinema, al fiume. Proprio al fiume m’insegna a masturbarmi».

 

In che modo lei vive l’esperienza?

eva robin s antonio zequila

«Lui mi ha iniziato alla scoperta del mio corpo, alla conoscenza delle reazioni. In collegio pensavo di avere una malattia a vedere questa cosa, questa parte di me, che cambiava dimensione».

 

Mai subito violenza?

«No, se non l’ho chiesta».

 

La violenza per lei?

«La distruzione di qualcosa che è servito molto tempo a erigere e che viene annullato in un attimo. Qualcuno, qualcosa, la bellezza».

 

Il bambino di otto anni quel giorno a casa della vicina è stato annullato?

«No».

 

Proseguendo la formazione sentimentale.

«Ancora dodici anni: di notte fuggo di casa per andare alla Montagnola. Indosso un montgomery arancione».

 

La Montagnola?

eva robin's

«Ci sono i travestiti, e uomini in cerca di ragazzini».

 

 

Chi si ferma per lei?

«Nessuno. Vedono questo bambino arancione, una cosa strana che non interessa a nessuno. Poi arriva la polizia».

 

E?

«Mia madre mi viene a ripescare in commissariato. Mi riconosce dal montgomery».

 

La spinta a unirsi ai travestiti?

«Curiosità, voglia di conoscenza. Ero attratta dagli uomini, ma non cercavo qualcosa di preciso. Andavo, mi buttavo a capofitto, volevo uscire dal quotidiano».

 

Il quotidiano?

«Mesto già dalla pancia: incinta di me mia madre trova mio padre a letto con la sua migliore amica. Lo insulta, e se ne va di casa. Si sistema nel sottoscala di un palazzo confinante con un fornaio. Per riscaldarsi dormiva addossata alla parete dietro cui c’era il forno. Stava bene, mi ha raccontato, doveva solo scacciare i topi attirati dall’odore di latte».

eva robins vogue ita

 

Chi è stata sua madre?

«Madre di quattro figli di padri diversi per guadagnare da vivere giocava a carte. La notte girava i locali, e mi portava dietro».

 

Ricordi di quelle notti?

«Mi addormentavo sui tavoli».

 

Poi?

«Dagli undici anni non sono più andata, rimanevo a casa con mia sorella. Ma siccome mamma tornava di notte alticcia e disperata, venendoci a svegliare, io mettevo i tappi nelle orecchie che ho continuato a mettere anche da adulta, pur vivendo da sola. Li ho tolti tardi, appena ho capito che lei non sarebbe più arrivata a tormentarmi».

 

Le notti in cui veniva a svegliarvi?

«Piangeva, gridava».

 

Cosa?

eva robins epoca

«Aiuto».

 

Tornando ai travestiti della Montagnola.

«Biondi, patinati. Si erano sistemati vicino a un’autostazione. Li vedevo di giorno passando in bicicletta. Gli urlavo “travestiti!”».

 

Insulto?

«Saluto».

 

1975.

«A fine estate, tornata da Riccione, mi faccio le mèches. Quel biondo mi trasforma».

 

Come lo capisce?

«Al bar chiedo un cappuccino, e il barista risponde “subito, signorina”».

 

Quindi?

«Rifletto che può essere un modo per sopravvivere: al ristorante, al cinema le donne non pagano, ovunque gli uomini pagano per loro. Il mio è un calcolo».

 

Cioè?

eva robins (6)

«Come uomo non ce l’avrei mai fatta, misure scarse. Essere donna è stato più un escamotage per farcela che una vocazione».

 

Mai desiderata l’operazione?

«Sono per la somma, non per la sottrazione».

 

Dopo le meches?

«Cambio abbigliamento. Inizio la mia fase ammaliante, mi sento potente».

 

Gli ormoni?

«Me li passa il vicino di casa infermiere. Il Progynon depot, quello che davano a Mussolini per tenerlo carico, più ormoni di scimmia e vitamine, l’ho letto su un libro».

 

Perché gli ormoni?

«Volevo bloccare la crescita dei peli. La barba mi faceva paura. In più avevo l’acne che grazie agli ormoni e ai trattamenti di Dodo D’Hambourg, passa».

 

Dodo D’Hambourg?

«La spogliarellista di Hitler trasferitasi a Bologna dove aveva aperto un centro estetico».

 

Dunque gli ormoni?

«Bloccano i peli, la barba appunto».

 

eva robins anni 80

Altri cambiamenti?

«Il seno. È un incidente di percorso, non lo volevo. Ma a quel punto non potevo tornare indietro. Erano esperimenti, in quegli anni noi abbiamo sperimentato molto».

 

Quegli esperimenti?

«Hanno spianato la strada alla ragazze di oggi. Per loro è più facile grazie a noi: sostegno psicologico, assistenza medica».

 

Voi?

eva robins teletutto

«Eravamo sole».

 

Negli Anni 70 i travestiti?

«L’Italia non era Parigi. A Parigi c’era “Madame Arthur”, un locale che presentava ai clienti il catalogo delle ragazze con le foto del prima e del dopo: da maschio e da femmina. Molte delle mie amiche venivano da lì, io non ci ho mai lavorato».

 

1979?

«Divento corista di Amanda Lear. La truffo. M’insinuo nella sua compagnia di ballo come femmina. Se lei avesse saputo cos’ero davvero, non mi avrebbe presa, veniva da una scuola di night di grande invidia e competizione».

 

Lo scopre?

«Se ne accorge dopo un po’: tra una canzone e un’altra, specie in Romagna, la gente urlava: “Eva, Eva”. Lei mi prende da parte e dice: “tu sei molto popolare qui”».

 

Diventate amiche?

«Nella vita, almeno al tempo, Amanda non aveva amiche transessuali. La sua era proprio un’idiosincrasia per le persone che facevano questa scelta».

 

I corteggiatori di Eva Robin’s?

«Molti».

 

(...)

eva robins penthouse

 

Eva Robin’s oggi?

«Mia madre è morta da tempo, qualche amica anche. Di certo sono più sola. I periodi in cui non lavoro le giornate sono lunghissime».

E?

«Vado in giro a comprare oggetti, leggo. Dovrei smettere di comprare vestiti, alcuni li metterò solo nella bara».

 

Per esempio?

«Un cappottino di strass molto pesante».

 

Invecchiare per lei?

«Un’altra trasformazione».

 

Il corpo?

«Cambia. Il sedere boh, l’ho perso di vista».

 

Rimedio?

«Abbassare le luci».

 

Buio finale?

«Macché, voglio tante luci. Tante luci e cappottino di strass».

 

A illuminare lei?

«Me e tutti i presenti. Quando incontro una persona nuova penso sempre: verrà al mio funerale?».

 

 

LA VITA

Eva Robin’s, pseudonimo di Roberto Coatti, è nata a Bologna 66 anni fa.

È entrata nel mondo dello spettacolo alla fine degli anni Settanta, come corista di Amanda Lear. Ha lavorato a lungo per il cinema, recitando in molti thriller, film erotici e commedie.

È stata diretta da Damiano Damiani, Antonio D’Agostino, Maurizio Nichetti, Simona Izzo. Tra gli altri, anche Dario Argento (Tenebre, 1982) e Alessandro Benvenuti (Belle al bar, 1994). Ha partecipato a numerose trasmissioni tv e anche a una serie (Il Bello delle donne 2).

eva robins (4)

Da 25 anni ha una relazione con una donna.

eva robinseva robins (2)eva robin s eva man eva robins (3)EVA ROBINSEVA ROBINSEVA ROBINS - MOANA POZZI - SYUSY BLADYeva robins a teatro con l'avaro di moliereeva robins a teatro con l'avaro di moliere eva robins nel film la cerimonia dei sensieva robins a belve 3eva robins belle al bareva robins (5)

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...