I PINGUINI DI MADAGASCAR VINCONO IN ITALIA (2,4 MLN) MA SOFFRONO NEL RESTO DEL MONDO. NEANCHE “HUNGER GAMES 3” È UN TRIONFO. STUFI DEI SEQUEL, MEJO LO SHOPPING SFRENATO (E ANTICIPATO) DEL “BLACK FRIDAY”

1. INCASSI WEEKEND 27-30 NOVEMBRE 2014

Marco Giusti per Dagospia

 

 

pinguini di madagascarpinguini di madagascar

Dura lotta tra I pinguini di Madagascar e Hunger Games. Il canto della rivolta parte 1 in tutto il mondo. Da noi, grazie agli incassi di sabato e domenica e a 500 sale, trionfano I pinguini con 2 milioni 415 mila euro, mentre Hunger Games. Il canto della rivolta parte 1 è secondo con 1 milione 740 mila, ma un totale di ben 7 milioni. Comunque una bella legnata. Regge al terzo posto la commedia gay-friendly Scusate se esisto con Paola Cortellesi con 1 milione 327 mila euro. Ottimo risultato.

 

pinguini di madagascar pinguini di madagascar

Segue Interstellar con 741 mila euro e un totale di 9 milioni 388 mila che lo vede al primo posto stagionale assoluto. Il cinepanettone intelligente Ogni maledetto Natale, che aveva solo 250 sale, è quinto con 819 mila euro. Sesto La scuola più bella del mondo con 620 mila euro e un totale di 5 milioni 251, mentre Andiamo a quel paese, settimo questa settimana con 448 mila euro, è il terzo incasso stagionale con 7 milioni 373 mila euro. Per Ficarra e picone un successo assoluto. Tra le new entries settimanali troviamo I vichinghi con 361 mila euro e Trash con 506 mila euro.

 

 

kevin spacey horrible bosses 2kevin spacey horrible bosses 2

In America, dove c’era il Thanksgiving, il Giorno del Ringraziamento, e quindi il weekend festivo iniziava mercoledì, vince invece con facilità Il canto della rivolta con 82,7 milioni di dollari (56 il puro weekend) e 4.151 schermi, che, coi 67 del mercato internazionale di 86 paesi, portano il film a un totale internazionale di 254 milioni. I pinguini si devono accontentare di soli 36 milioni di dollari (25,8 il weekend) a 3.764 schermi. Sommati a altri 36 dei 44 mercati internazionali fanno 72 milioni di dollari globali.

 

jennifer aniston horrible bosses 2jennifer aniston horrible bosses 2

Un po’ meglio del disastro della Dreamworks dello scorso Thanksgiving, Le cinque leggende, ma sempre un pesantissimo insuccesso per Jeffrey Katzemberg. Diciamo più o meno da spararsi. Ovvio che si aspettassero molto, ma molto di più con ’sti pinguini. Anche se sono andati benissimo in Russia, 8,3 milioni di dollari, e sono primi da noi, in Malesia e Singapore, le hanno prese pesantemente in Francia dal nuovo Asterix animato, Astérix: Le domaine des dieux di Louis Clichy e Alexander Astier, 5 milioni di dollari, e in Gran Bretagna da Paddington, l’orsetto, che apre con l’incasso bomba di 8,5 milioni di dollari.

horrible bosses 2horrible bosses 2

 

 

In realtà, nemmeno per Hunger Games. Il canto della rivolta parte 1 si può parlare di trionfo, visto che il film dello scorso anno della serie, Catching Fire, fece nel lungo weekend 110 milioni, seguito da Frozen della Disney che ne fece sì 93, ma divenne poi un successo pauroso in tutto il mondo. Sembra che all’origine di questi incassi modesti rispetto alle aspettative ci sia il Black Friday, cioè la giornata di saldi, che è partito prima del previsto, mercoledì scorso alle 6, limitando quindi il grande successo dei film presentati. Ma forse anche il fatto che parliamo di sequel, di parte prima di un episodio finale, di spin off.

horrible bosses 2 horrible bosses 2

 

 

Il pubblico è stanco. Infatti ha funzionato ancora bene un cartoon originale come Big Hero 6, al terzo posto, che incassa altri 26 milioni di dollari e arriva a un totale di 167 milioni e 224 globali. E maluccio è andato invece un sequel, Horrible Bosses 2, quarto con 23 milioni di dollari, seguito da Interstellar con 22 milioni, con un totale di 147 milioni in America e di ben 550 milioni in tutto il mondo (100 solo in Cina), e da Scemo & + scemo 2 con 8,3 milioni e un totale di 72.

 

 

horrible bosses 2  horrible bosses 2

Presentato in sole quattro sale  e in sole due città, New York e Los Angeles, The Imitation Game di Morten Tyldum, biografia di Alan Turing interpretato da Benedict Cumberbacht, incassa ben 480 mila dollari e diventa un caso tra i film diciamo per pochi o d’essai.

 

Ovvio che Harvey Weinstein, che ha comprato il film per la distribuzione spendendo 7 milioni di dollari che non rifarà certo con queste uscite mirate, lo stia lanciando per la corsa agli Oscar e, almeno per il suo protagonista, non dovrebbe esserci problemi a finire nella cinquina dei protagonisti da premiare.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO