stadio san pietroburgo 12

COME FARA’ IL CALCIO SENZA GAZPROM? GLI RESTANO SOLO I PETRODOLLARI DEGLI EMIRI - L’UEFA, A CACCIA DI SOLDI, HA DECISO DI SPOSTARE LA FINALE CHAMPIONS DALLO STADIO DI SAN PIETROBURGO (SPONSORIZZATO DA GAZPROM) A PARIGI - LA FAZ: "IL CALCIO EUROPEO DIPENDE DA GAZPROM CHE È LO SPONSOR PRINCIPALE DELL’UEFA. GLI ESPERTI STIMANO CHE IL COLOSSO ENERGETICO RUSSO ABBIA INCISO SULL’ECONOMIA DEL PALLONE PER IL 20-25%. UNA BRUTTA BOTTA PER UEFA E CLUB…"

Da gazzetta.it

 

stade de france

Il comitato esecutivo dell’Uefa ha deciso ufficialmente di spostare la finale di Champions, prevista per il 28 maggio da San Pietroburgo, allo Stade de France di Parigi. Il cambiamento era nell’aria già da ieri, dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

 

La capitale francese torna così a ospitare una finale di Champions dopo 16 anni. L’ultima risale infatti al 17 maggio 2006, con la vittoria del Barcelona sull’Arsenal 2-1. E’ il terzo anno consecutivo che la sfida che assegna la coppa cambia sede. Nel 2020 e 2021 per la pandemia si è infatti giocata in Portogallo, prima a Lisbona e poi a Porto, entrambe le volte spostandola dalla sede originale di Istanbul. Inizialmente si era parlato di Wembley come possibile sostituta di San Pietroburgo, stadio che peraltro è già stato designato per la finale 2024. La scelta è invece caduta su Parigi.

 

 

LA FAZ: «IL CALCIO EUROPEO DIPENDE DA GAZPROM, LA RUSSIA LO MUOVE COME UN BURATTINO»

Da ilnapolista.it

STADIO SAN PIETROBURGO 12

 

 

Ora che la Russia invade l’Ucraina, e gli sponsor russi spariscono dalle maglie di calcio come dalle livree della Formula Uno, in Germania (dove il legame tra Gazprom e lo Schalke 04 è un caso da molto prima che la situazione precipitasse in Ucraina) si chiedono: “Come è stato possibile per il calcio europeo arrivare a dipendere dalle flebo di uno Stato in guerra che da anni muove burattini negli stadi europei attraverso una delle sue società?”

 

In particolare se lo chiede la Faz. La Sueddeutsche Zeitung se la prende con la Fifa di Infantino, per la quale ha una particolare predilezione, ma il senso è lo stesso: “Ora le federazioni hanno la forza e la determinazione per prendere in mano la situazione dopo l’invasione dell’Ucraina, per salvare dalla propria reputazione se ancora essere salvata?”

 

 

san pietroburgo 6

Il senso di quella che il quotidiano tedesco chiama “una bugia per tutta la vita” è: se ne sono accorti solo ora?

 

 

Gazprom è praticamente il main sponsor della Uefa. Lo stadio dove doveva giocarsi (oggi l’Uefa deciderà di spostare la partita in altra sede) la finale di Champions, a San Pietroburgo, si chiama Gazprom Arena. “Le conseguenze di politica finanziaria e sportiva per l’Uefa potrebbero essere gravi”.

 

Anche i top club europei sono indirettamente legati alla società russa per gli alti introiti che incassano in Champions League. Gli esperti stimano che Gazprom abbia inciso sull’economia del calcio europeo per il 20-25%. Secondo le informazioni della Faz, il gigante dell’energia aveva pianificato di utilizzare la Champions come piattaforma per pubblicizzare in anticipo in Germania le campagne per il gasdotto del Mar Baltico Nord Stream 2, come sta già facendo nell’ambito della sua partnership con lo Schalke 04. Ora dovrà per forza cambiare tutto, anche per il calcio.

 

STADIO SAN PIETROBURGO 33

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…