claudio amendola

“LA ROMA? ORMAI LA PIJO A RIDE” -  CLAUDIO AMENDOLA PARLA DEL DIFFICILE MOMENTO DELLA SUA SQUADRA DEL CUORE E DEL RITORNO DE “I CESARONI” – “INIZIAMO A FEBBRAIO, STO GIÀ FACENDO I PROVINI” - IL NUOVO LIBRO: “HO RACCONTATO ANCHE UN EPISODIO DI DÉFAILLANCE IN TEATRO DI MIO PADRE MOLTO IMPORTANTE. LUI PERSE LA MEMORIA SUL PALCO, FU ANGOSCIANTE” – IL RACCONTO A “VERISSIMO”: “I MIEI FIGLI MI HANNO FATTO USCIRE DA ALCUNE DIPENDENZE…”

Manuela Santacatterina per leggo.it

claudio amendola

«Ormai è la pijo a ride». Chiude gli occhi e si lascia andare a una risata dal retrogusto beffardo, Claudio Amendola, quando gli domandiamo della sua squadra del cuore, la Roma. L'attore e regista sta per tornare in prima serata dal 15 novembre su Canale 5 con “Il Patriarca 2” in cui interpreta Nemo Bandiera, spietato imprenditore con il morbo di Alzheimer. Mentre dal 12 novembre è in libreria con "Ma non dovevate andà a Londra? Un viaggio nella mia vita", memoir nel quale ripercorre la sua vita dagli 11 ai 32 anni.

 

 

Il titolo della serie evoca potere, paternità, ma anche prevaricazione. Qualcosa di estremamente attuale?

claudio amendola cover

«È un titolo forte con tanti significati. Se 40 anni fa “patriarca” era una parola altisonante, di grande rispetto, oggi sta assumendo un'accezione negativa. Negli ultimi due anni abbiamo molto sentito parlare di patriarcato. Ma il titolo della serie secondo me ha una valenza più antica di quella attuale. Il nostro è un patriarca padrino, un capo famiglia».

 

Come si racconta l'Alzheimer?

«Con grande rispetto si affronta l'interpretazione dei primi piccoli smarrimenti. E poi si cerca di mettere un po' d'anima. Siamo però stati attenti a non approfittare troppo di una facile bonarietà verso Nemo. Volevamo rimanesse un personaggio spietato a confronto con una debolezza».

 

È in libreria con il suo memoir. Com'è stato guardarsi indietro?

claudio amendola

«Un bell'esercizio di memoria. Un modo per andare a ritrovare quelli che sono stati i veri motivi che mi hanno fatto diventare la persona che sono. Mi piace definirlo memoir, perché credo che la parola “memoria” sia un vocabolo da tenere molto a mente in questo tempo».

 

La figura di sua madre è centrale. Un modo per ringraziarla?

«Esattamente. Una lettera d'amore e un grazie con la “G” maiuscola. Ho capito subito che poteva essere un modo per raccontarla e raccontarmi. E per ringraziarla della persona che sono».

 

C'è qualcosa che ha fatto fatica far uscire fuori?

«Fatica no, però ho raccontato un episodio di défaillance in teatro di mio padre molto importante. Ci ho pensato un attimo prima di farlo. Poi ho creduto fosse giusto perché è stato un momento di intimità fortissima tra noi. È stato anche divertente tirar fuori episodi di cui, mentre li scrivi, ne hai più contezza. Un esercizio di memoria nella memoria».

 

Il 2025 è l'anno del primo ciak de “I Cesaroni 7”?

«Avoja. Iniziamo a febbraio, sto già facendo i provini».

 

 

 

AMENDOLA

claudio amendola

Da ilmessaggero.it

Verissimo ha aperto oggi con un'emozionante intervista a Claudio Amendola. L'attore pronto a tornare in tv con Il Patriarca 2 e prossimo alle riprese de I Cesaroni, ha presentato da Silvia Toffanin il suo libro, ‘Ma non dovevate andà a Londra?‘, interamente dedicato alla madre. «Era una donna moderna, molto più avanti dei tempi in cui viveva. Molto indipendente e molto sicura di sé». Grazie a lei  Claudio Amendola è diventato «un uomo che rispetta le donne».

 

 

claudio amendola

La mamma e il papà di Claudio Amendola si sono separati che lui era molto piccolo e per questo non ha mai desiderato che tornassero insieme. «I miei genitori hanno migliorato il loro rapporto quando si sono separati, io non ho mai sperato che tornassero insieme riconoscendomelo, però, forse in cuor mio avrei voluto anche se non ho ricordi di quando erano sposati perché io ero piccolo quando si sono separati.

 

Claudio Amendola ha parlato anche del rapporto con il padre Ferruccio Amendola e ha ricordato un episodio in particolare. Su spinta di “Costanzo” – decise di salire sul palco teatrale per interpretare “Io speriamo che me la cavo“: «Alla prima, durante il primo atto ha perso completamente la memoria. Io ero in platea (..) e fu angosciante”, tanto che decisero di farlo salire sul palco dopo la pausa “con il copione in mano”; e seppur dalle analisi non uscì nulla di grave, ricorda anche che “quello credo sia stato il giorno in cui è iniziato ad invecchiare».

amarsi un po claudio amendola 1

 

E racconta di come ha vissuto lui quel momento: «Io ero in platea e lui è andato avanti con un imbarazzo generale perché gli altri attori erano bambini e si sentivano questi suggerimenti e per me è stato difficile non salire sul palco e portarmelo via. Alla fine dell'atto sono corso in camerino e gli ho detto che avrei fatto quello che mi avrebbe chiesto e lui è risalito sul palco con il copione. Vederlo così fragile».

claudio amendola il patriarca

 

 

Il rapporto con i figli

Ferruccio Amendola pur lavorando tantissimo c'era ogni weekend e tutte le vacanze le ha fatte con la famiglia «chiamava ogni sera» per sentire la sua voce. Lui non è stato così presente. «Mia figlia Giulia quando aveva 15 o 16 anni me lo disse con coraggio, facendo presente tutte le sue mancanze». Poi si è tornato a parlare delle dipendenze di Claudio. “L’incontro con Francesca” fu fondamentale perché riuscisse ad uscire dallo spirale delle dipendenze, «per riappropriami della mia vita e iniziare a volermi bene». E conclude: «Grazie ad Alessia e Giulia e, poi, con l'arrivo di Rocco, ho battuto contro alcune dipendenze»

il patriarca claudio amendola 4

 

 

 

 

 

claudio amendola con il figlio foto mezzelani gmt 3187claudio amendola con il figlio foto mezzelani gmt 3183

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...