lady gaga e i cugini di campagna

ANCHE MENO, CUGINI DI CAMPAGNA - PRIMA DEI MANESKIN SI ERANO INCAZZATI PERSINO CON LADY GAGA, ACCUSATA DI AVER COPIATO IL LORO LOOK NEL 2017: "L'ABBIAMO BLOCCATA SUI SOCIAL, SI ISPIRAVA AI NOSTRI OUTFIT" - LA POPSTAR ERA STATA ACCUSATA DI RUBARE LORO LE IDEE E TRATTATA COME UNA FAN MOLESTA: SPUNTA PURE UN POST IN INGLESE MACCHERONICO…

 

Da www.rollingstone.it

 

LADY GAGA

I Cugini di Campagna all’attacco su tutti i fronti, dai Måneskin a Lady Gaga. Dopo l’accusa ai rocker italiani che hanno aperto il concerto di Las Vegas dei Rolling Stones, Ivano “Napo” Michetti, Silvano Michetti, Tiziano Leonardi e Nicolino “Nick” Luciani tornano a parlare di Gaga, che da tempo accusano di averli imitati: «Anche lei si è ispirata e ha copiato i nostri outfit. Le avevamo scritto una lettera nel 2017, e abbiamo dovuto persino bloccarla sui social, ma resta una grande artista», hanno spiegato a FQMagazine.

 

Il post risale all’11 maggio 2017, pubblicato in doppia versione in italiano e inglese. Vale la pena leggere quest’ultima versione maccheronica, frutto evidentemente di una traduzione automatica: «Dear Lady Gaga, everybody knows about your skill and we too much appreciate you, but after some photos on our Social Network we wanted to invite you to stop wearing identical dresses to ours, aware that you certainly do not need to imitate us. With estimates, Country Cousins».

 

CUGINI DI CAMPAGNA 1

Il post era accompagnato da alcune immagini in cui i “Country Cousins” indossavano costumi vagamente simili a uno usato da Gaga. Chissà se la popstar ha mai letto quel messaggio e qual è stata la sua reazione, fatto sta che i Cugini di Campagna hanno ottenuto un risultato: far sì che si tornasse a parlare di loro.

 

CUGINI DI CAMPAGNA 2

Per quanto riguarda i Måneskin, nell’intervista i Cugini hanno raccontato come è stato scoperto il “plagio”. «Di ritorno da un nostro concerto, ci sono arrivati centinaia di messaggi dai nostri follower di Facebook che ci informavano di questo look dei Måneskin, che era uguale al nostro. Siamo andati a vedere le foto e, con grandissima sorpresa, abbiamo constatato che erano incredibilmente uguali a noi», hanno detto al mensile del Fatto Quotidiano.

 

damiano maneskin cugini di campagna

Il gruppo di Anima mia assicura che non parla per invidia del successo della band di Zitti e buoni, anche perché lo considera passeggero: «Siamo fan della loro gioia e della loro giovinezza, ma ci ritroveremo tra sette o otto mesi a chiederci: “Ma ti ricordi quella canzone che ha vinto Sanremo?”. Non farà la storia».

i maneskin e i cugini di campagna

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO