la casa di carta 3

SIETE PRONTI PER LA TERZA STAGIONE DELLA ''CASA DI CARTA''? - NUOVI PERSONAGGI, NUOVI COLPI DI SCENA, UNA NUOVA RAPINA. E SOPRATTUTTO UNA NUOVA IDEA. CON IL PASSAGGIO ALLA PIATTAFORMA DI STREAMING, LA SERIE CREATA DA ALEX PINA SI È TRASFORMATA IN UNA VERA E PROPRIA GALLINA DALLE UOVA D' ORO. È IL TITOLO NON IN LINGUA INGLESE PIÙ VISTO IN ASSOLUTO SU NETFLIX (VIDEO)

 

 

Gianmaria Tammaro per ''la Stampa''

 

Da domani La casa di carta torna su Netflix con la terza parte. Nuovi personaggi, nuovi colpi di scena, una nuova rapina. E soprattutto una nuova idea. Con il passaggio alla piattaforma di streaming, la serie creata da Alex Pina si è trasformata in una vera e propria gallina dalle uova d' oro. È il titolo non in lingua inglese più visto in assoluto su Netflix.

la casa di carta 3

 

Il motivo, dice Miguel Herran, che interpreta Rio, è il suo essere tante cose. «C' è politica, c' è diversità, e gli spettatori possono rivedersi nei vari personaggi». «C' era bisogno - interviene Luka Peros, che interpreta la new entry Marsiglia - di un Robin Hood. Di qualcuno che patteggiasse per il pubblico».

 

In questa serie, spiega Ursula Corbero, che interpreta Tokyo, «i cattivi sono i buoni, e i buoni sono i cattivi». E anche questo ribaltamento è uno degli effetti più evidenti dell' arrivo di Netflix: la scrittura è tornata al centro; per giustificare un nuovo colpo sono state create nuove situazioni, e ai personaggi è stata data una dimensione più profonda e curata.

«Questa - dice Corbero - non è una serie femminista, figuriamoci. Però ha personaggi femminili molto forti, che riescono a ritagliarsi il loro spazio».

 

la casa di carta 3

Personaggi femminili forti La Stoccolma interpretata da Esther Acebo ne è un esempio: «Prima Monica Gaztambide era un ostaggio, era costretta e piegata dal suo amante; dopo la rapina è cambiata». È diventata mamma e, dice Acebo, più donna. Per tenere testa al successo delle prime due parti, La casa di carta ha dovuto allargarsi e definirsi. Il cuore della storia resta sempre lo stesso: le relazioni tra i personaggi, i problemi, gli scontri, e l' azione. Ora, guidata dal Professore interpretato da Alvaro Morte, la banda progetta di realizzare una rapina ancora più grande e difficile.

 

Il successo ha avuto un impatto anche sulla vita degli attori: per Ursula Corbero ha rappresentato un punto di svolta. Abituata a ricevere sempre le stesse proposte, con Tokyo si è finalmente presa la sua rivincita. «E ho colto - confessa - l' occasione al volo: carpe diem, come si dice». Ha cambiato casa e ha ricevuto visibilità internazionale. «Netflix - dice Acebo - ci ha permesso di trovare un pubblico più ampio, e che senso ha fare una serie se, poi, non c' è gente pronta a vederla?».

 

la casa di carta 3

Per la Spagna, la piattaforma streaming ha rappresentato un' opportunità importante.

«Ha portato lavoro - spiega Peros - a tutti i dipartimenti, e questa è una cosa fondamentale». «Ora - continua Herran - c' è molta più occupazione; siamo entrati in un mercato più grande». E poi La casa di carta, anche nel suo essere profondamente commerciale, è riuscita a rimettere al centro - pur non volendo, pur indirettamente - una questione fondamentale: la genuinità dei personaggi.

 

La chiave dell' identificazione «Denver - racconta Jaime Lorente - è cresciuto, è diventato molto più maturo; prima era quasi infantile. Viveva in un mondo limitato, con riferimenti limitati; ora è padre». Se le prime due parti della serie erano ancora molto legate alla televisione classica, questa ha aspettative diverse: non parla più solo al pubblico spagnolo ma al pubblico di Netflix. Centonovanta paesi e quasi 150 milioni di abbonati. «A pensarci, fa venire i brividi», dice Acebo.

la casa di carta 3

 

Grazie alla piattaforma il piccolo schermo spagnolo si è fatto più coraggioso: «Ha cambiato il nostro ecosistema - dice Peros - e l' ha cambiato in meglio». Insieme alla terza parte, ne è già stata confermata una quarta, «di cui - mette le mani avanti Peros - non possiamo ancora parlare. Però alcuni personaggi, come Marsiglia, hanno un ruolo diverso. Più evidente». Eccolo, quindi, l' ingrediente segreto: anche se ancora zoppicante per la sua struttura e per la sua fragilità, e troppo simile a tante altre serie e a tanti altri film, parla alla pancia delle persone. E non c' è cosa migliore in cui sperare quando si racconta una storia di guardie e ladri.

la casa di carta 3 la casa di carta 3 la casa di carta la casa di carta terza parte 7la casa di carta terza parte 2la casa di carta terza parte 6la casa di carta terza parte 10la casa di carta terza parte 4la casa di carta terza parte 5la casa di carta terza parte 3la casa di carta terza parte 1la casa di carta terza parte 8

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...) 

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"