A CHI LA RAI? A NOI! - NON SOLO IL TICKET MICHELE SANTORO-CARLO FRECCERO COME DG E PRESIDENTE. ANCHE GIANPIERO GAMALERI, GIÀ CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE RAI DAL 1998 AL 2002, SI CANDIDA ALLA GOVERNANCE DELLA TV PUBBLICA - FRECCERO: ''BASTA CON I PARTITI, E' ORA DI CHIUDERE QUESTA POLEMICA A MENO CHE NON SI VOGLIA SOSTENERE CHE I PARTITI DECIDONO COME LA CHIESA DECIDE I CARDINALI''…
''Monti dovra' prestare attenzione a questa richiesta perche' se la fase due non comincia dalla Rai vuol dire che non comincera' mai. Questa non e' una questione soldi, ma di credibilita' del governo''. Cosi' Michele Santoro, ospite a 'In 1/2 h' su Rai3, ha risposto ad una domanda di Lucia Annunziata sulla reazione del premier Mario Monti alla sua candidatura alla direzione generale della Rai, insieme a Carlo Freccero quale presidente.
''La nostra non e' una provocazione - ha proseguito Santoro -. Io e Freccero potremmo affrontare un dibattito con qualunque altro ticket. Abbiamo titoli, esperienza, abbiamo seguito una pratica multimediale che nessuno ha fatto in Italia. Se uno vuole prendere in mano la Rai e non fare tagli dolorosi, deve investire nella multimedialita', i dipendenti devono essere impegnati secondo progetti orizzontali e non verticali''.
''Manderemo i nostri curricula alle istituzioni e vedremo come li analizzeranno - ha proseguito il giornalista -. Vogliamo affermare il principio che chi aspira a ricoprire cariche pubbliche di rilievo deve dirlo in maniera trasparente. Noi lo facciamo, gli altri devono fare altrettanto, non andando a parlare con Bisignani o con Letta. Vorrei che Monti ci indichi un percorso, una scadenza. Se dice che, dopo le nomine della Vigilanza, si devono presentare i curricula, questo non ci sta bene. Dia una scadenza di due settimane e voglio vedere se quelli che fanno parte delle cricche presentano i curricula''.
FRECCERO, BASTA CON PARTITI, MIO E' CURRICULUM TECNICO - ''Basta con i partiti, e' ora di chiudere questa polemica a meno che non si voglia sostenere che i partiti decidono come la chiesa decide i cardinali''. Lo ha detto il direttore di Rai4 Carlo Freccero, a margine della conferenza stampa organizzata al Festival di giornalismo di Perugia per presentare la sua candidatura con Michele Santoro ai vertici della Rai.
''Il Pd non mi sembra che mi abbia mai sostenuto in questa esperienza di Rai4 - ha proseguito -, il mio e' un curriculum tecnico. Sto preparando un dossier teorico di 80-90 cartelle. E' un problema di metodo. E' giusto che certi posti vengano assegnati dopo la presentazione di curricula come fa la Bbc. Bisogna combattere prima, non dopo e sempre lamentarsi''.
Freccero ha anche risposto al Pdl che ha parlato di candidature da tv della Corea del Nord. ''Il mio curriculum e' l'opposto della Corea del Nord - ha detto -. Basta guardare quello che ho fatto''.
GAMALERI A ZAVOLI E MONTI, MI CANDIDO ALLA GOVERNANCE - Non solo il ticket Michele Santoro-Carlo Freccero come dg e presidente. Anche Gianpiero Gamaleri, già consigliere di amministrazione Rai dal 1998 al 2002, si candida alla governance della tv pubblica, con una lettera indirizzata al presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, e per conoscenza al premier Mario Monti.
"Aderendo allo sforzo di trasparenza auspicato, anch'io faccio il passo di candidarmi alla governance della Rai, con un gesto pubblico corrispondente all'autonomia di giudizio che mi caratterizza", scrive nella missiva Gamaleri, oggi ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all'università di Roma Tre.
"Il mio curriculum è noto, riconoscendomi nel profilo pubblicato da Wikipedia, in cui sono indicati sia il mio percorso accademico, sia quello professionale, entrambi integralmente dedicati allo studio e alla pratica dei processi culturali, della comunicazione nel settore radiotelevisivo e dei new media", continua.
E cita il precedente del presidente Usa Barack Obama che, per la designazione di due giudici della Corte Suprema nel 2009 e nel 2010, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan, "fu orgoglioso di esibire i curricula prima della nomina, in modo che la sua scelta fosse apprezzata come la valorizzazione di due alte professionalità e non il frutto di manovre di sottobosco politico".
Convinto che "la trasparenza nei confronti della pubblica opinione sia un valore fondamentale per la convivenza civile e per l'autorevolezza di chi ha responsabilità di governo", Gamaleri avanza la sua candidatura "accettando così - conclude - il rischio di espormi, nella coscienza che se altri mi saranno preferiti in un esame comparativo ciò si risolverà comunque in un bene per la nostra democrazia".
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