sting

RESSA E CODE, IL CONCERTO DI STING INIZIA CON UN'ORA DI RITARDO: SCOPPIA LA POLEMICA SUI BIGLIETTI NOMINALI - IL PRESIDENTE DI LIVE NATION DE LUCA: “LEGGE DEMENZIALE CHE NON SERVE A COMBATTERE IL FENOMENO DEL BAGARINAGGIO” - IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PER LE POLITICHE UE DELLA CAMERA SERGIO BATTELLI: “SE QUALCOSA NON HA FUNZIONATO LA RESPONSABILITÀ È DA RICERCARE IN QUEGLI STESSI ORGANIZZATORI CHE…”

Da www.lastampa.it

 

sting

"The show must go on", lo spettacolo va avanti: a dirlo è stato Sting salendo ieri sera sul palco del Forum di Assago di Milano insieme alla sua band. E questo nonostante l'operazione ai tendini della spalla di pochi giorni fa, nonostante il tutore che costringe l'ex frontman dei Police a non toccare praticamente strumenti ("Non posso suonare, ma posso cantare", ha rassicurato salutando il pubblico) e nonostante i disagi e le lunghe code causate dai controlli dei biglietti nominali, che hanno fatto slittare di quasi un'ora l'inizio del concerto. 

 

Ed è polemica da parte degli organizzatori contro la normativa entrata in vigore il primo luglio scorso. Lunghe code si sono formate al Forum D'Assago ai cancelli d'ingresso e agli info point messi a disposizione del pubblico. Il concerto è iniziato con un'ora di ritardo ma soprattutto numerose persone sono dovute tornare a casa perché non in regola con le nuove norme.

 

sting

Secondo Live Nation è chiaro che il concerto dell'ex Police ha rappresentato un importante test sull'applicabilità della Legge stessa. Test che ha avuto esito decisamente negativo, a loro avviso. ''L'informazione sulle nuove norme è stata data attraverso i canali ufficiali di vendita ed è rimasta ben visibile su tutte le nostre piattaforme dal primo giorno di prevendita", ha detto Roberto De Luca, presidente di Live Nation, la più grande agenzia di organizzazione concerti al mondo e leader anche in Italia, che gestisce complessivamente oltre 2 milioni di persone ogni anno che assistono ad eventi live.

 

sting

''Sono stati potenziati tutti i servizi; dagli sportelli informazioni, al personale biglietteria, alle strutture di assistenza cambio biglietto alla sicurezza e controllo agli ingressi ai reparti comunicazione. Abbiamo anticipato l'apertura cancelli alle 17.30 anche se, come ovvio, l'arrivo della gente soprattutto in un giorno feriale, si è concentrato a partire dalle ore 19 - ha proseguito De Luca -.

 

Ci troviamo nel paradosso che applicando la legge in modo serio la conseguenza è quella di creare solo forti disservizi, mentre l'unica soluzione sarebbe quella di violarla - cosa che ovviamente non abbiamo fatto - pur mostrando la massima elasticità e dando tutta l'assistenza possibile al pubblico. Per esempio per mitigare la situazione addirittura la Questura ci ha chiesto di accettare documenti fotocopiati e scannerizzati, cosa assolutamente non prevista dalla Legge Battelli''.

 

sting 1

"Se ci sono stati questi disagi su un concerto da 10 mila persone - ha sottolineato il presidente di Live Nation Italia - è gravissimo perché è un test per capire esattamente che cosa potrà succedere in mega raduni come per esempio i Festival o nei lunghi tour che abitualmente noi organizziamo''. Live Nation ribadisce quindi "la sua massima contrarietà ad una legge che penalizza solo il pubblico e punisce gli organizzatori, rischiando di mettere in grave difficoltà un settore, quello del live entertainment, che è una grande risorsa culturale ed economica per il nostro Paese".

 

SERGIO BATTELLI

"Come poi dimostrato dall'applicazione in altri settori (vedi lo sport e il calcio in particolare) - ha concluso Live Nation - il biglietto nominale non serve assolutamente a combattere il fenomeno del bagarinaggio che prospera come sempre. Infatti anche per il concerto di ieri sera erano copiosi i biglietti presenti sulle piattaforme di secondary ticketing".

 

Immediata la replica  del primo firmatario della legge M5S per il contrasto del secondary ticketing. "Leggo che dal palco del Forum di Assago Live Nation, ha annunciato che l'evento sarebbe iniziato in ritardo per colpa della nostra legge contro il secondary ticketing, cioè il bagarinaggio fisico e online. Una legge che parla chiaro, che ha coinvolto tutti gli stakeholder nella stesura e che ha previsto anche tempi per l'adeguamento. Live Nation sa bene che concerti, anche molto affollati, si sono svolti regolarmente senza intoppi. Se qualcosa non ha funzionato quindi, la responsabilità non è da ricercare fuori ma all'interno, forse in quegli stessi organizzatori che stanno tentando da mesi di affossare questa norma", afferma in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Sergio Battelli.

sting

 

Ultimi Dagoreport

papa francesco bergoglio balcone policlinico gemelli

DAGOREPORT – QUESTA VOLTA PAPA FRANCESCO HA RISCHIATO DAVVERO DI MORIRE, ED È STATO RIPRESO PER LO ZUCCHETTO: TENERLO IN VITA  HA RICHIESTO UNA ASSISTENZA STRAORDINARIA DA PARTE DELL’OTTIMO STAFF MEDICO DEL POLICLINICO GEMELLI – BERGOGLIO RICEVERÀ LE STESSE PREMURE A SANTA MARTA? UN PRIMO PESSIMO SEGNALE SI È AVUTO NELLA MODALITÀ CON CUI IL PAPA È STATO “OFFERTO” AGLI OCCHI DEI FEDELI DAL BALCONE DELL’OSPEDALE: LO STAFF VATICANO, PER NON FARLO SEMBRARE MALCONCIO, GLI HA TOLTO I NASELLI DELL’OSSIGENO, TANTO CHE BERGOGLIO NON È RIUSCITO A CONCLUDERE LA BENEDIZIONE PER L’AFFANNO…

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - SOPRAVVIVERÀ IL GOVERNO DI GIORGIA MELONI AL VOTO, PREVISTO PER OTTOBRE, DI CINQUE REGIONI (OLTRE 17 MILIONI DI CITTADINI ALLE URNE)? - TRANNE LA TOSCANA SEMPRE ROSSA, CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA E VENETO SONO TUTTE CONTENDIBILI DAI DUE SCHIERAMENTI - IN PUGLIA LA VITTORIA DEL PD SAREBBE CERTA SOLO CON ANTONIO DECARO – IN VENETO, IL MELONIANO DE CARO SE LA PRENDE IN QUEL POSTO SE ZAIA PRESENTA UN SUO UOMO NELLE LISTE DELLA LIGA VENETA - DA ‘’VIA COL VENETO’’ A “PER CHI SUONA LA CAMPANIA”. DOVE SI È GIÀ IN PIENA SCENEGGIATA NAPOLETANA, STARRING MARTUSCIELLO, PIANTEDOSI, CIRIELLI, DE LUCA – MARCHE? QUASI PERSE - GIORGIA, QUI SI RISCHIA LA SCOPPOLA! CHE FARE? NEL DUBBIO, COME INSEGNA L’ANTICO CODICE DEMOCRISTIANO, MEGLIO RIMANDARE IL VOTO REGIONALE NEL 2026…

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...