1- STANCHI DI RIGOR MONTIS, FRIGNERO, PASSERA, VERO? STANCHI DEI VIAGGI DI FORMINCHIONI, DELLA CASA IN AFFITTO DI CALDEROLI, DEL BMW DEL TROTA, NO? STANCHI DELLE DISCUSSIONI INFINITE SU PIAZZA FONTANA? POCO INTERESSATI ALLA SITCOM DEL FESTIVAL DI ROMA? TRANQUILLI, DAL 25 APRILE DA NOI ARRIVANO I VENDICATORI 2- NON I VELTRONI E I D’ALEMA CHE RISOLVONO LA SITUAZIONE (MA QUANDO MAI…), MA “THE AVENGERS”, I SUPEREROI VERI DELLA MARVEL CHE TUTTI ASSIEME, DAL DEMODÉ CAPITAN AMERICA APPENA SCONGELATO ALL’IPERMODERNO IRON MAN, DA QUEL COATTO DI THOR A QUEL RINCOJONITO DI HULK, DALLA PERFIDA VEDOVA NERA ALL’INFALLIBILE OCCHIO DI FALCO, RISOLVONO IN POCO TEMPO QUALCOSA COME L’INVASIONE DEL MONDO DA PARTE DI LOKI, IL FRATELLO PERFIDO DI THOR, E DI UNA MASSA DI EXTRACOMUNITARI URLANTI DEL COSMO CHE VOGLIONO SOLO MENARE E DISTRUGGERE 3- LA MEJO BATTUTA: LEI: “MA HA UCCISO 80 PERSONE IN DUE GIORNI!” E LUI: “E’ ADOTTATO!”

Marco Giusti per Dagospia

Stanchi di Monti, Fornero, Ornaghi, vero? Stanchi dei viaggi di Formigoni, della casa in affitto di Calderoli, del BMW del Trota, no? Stanchi delle discussioni infinite su Piazza Fontana? Poco interessati a Cazzullo che intervista Antonio Monda, o a Monda che intervista Cazzullo? O alla sitcom del Festival di Roma?

Tranquilli, dal 25 aprile da noi (e dal 4 maggio in America) arrivano i Vendicatori. Non i Veltroni e i D'Alema che risolvono la situazione (ma quando mai...) assieme a Nicki Vendola, Di Pietro e a Beppe Grillo truccato da Hulk (questo però si è visto...), ma "The Avengers", i supereroi veri della Marvel che tutti assieme, dal demodé Capitan America appena scongelato all'ipermoderno Iron Man, da quel coatto di Thor a quel rincojonito di Hulk, dalla perfida Vedova Nera all'infallibile Occhio di Falco, sotto la regia di Nick Fury, un Samuel Jackson elegantissimo, risolvono in poco tempo qualcosa come l'invasione del mondo da parte di Loki, il perfido fratello di Thor e di una massa di extracomunitari urlanti del cosmo che vogliono solo menare e distruggere.

Sì, il soggetto è un po' ridicolo, anche perché tutto questo casino provocato da Loki, che ha dei problemi di competizione col fratello figo Thor sulla successione al regno di Asgard, alla fine non basta. Oltre tutto Thor cerca sempre di far pace con Loki e lo difende un po' ottusamente anche quando Vedova Nera, una Scarlett Johansson in gran forma, gli dice: "Ma ha ucciso 80 persone in due giorni!" E lui: "E' adottato!".

Ma la vera forza del film, come ben sanno i fan di tutto il mondo, è proprio nel mettere assieme i supereroi della Marvel, farci vedere come entrano in scena, come interagiscono fra di loro, che si dicono, cosa fanno, come sono vestiti, come volano. Roba da nerd, certo, ma di gran divertimento per tutti.

Anche perché il film è ben sostenuto dalla sceneggiatura e dalla regia di Joss Whedon, piccolo genio delle serie tv ("Buffy l'ammazzavampiri"), che ha capito perfettamente che della storia importa poco a tutti, e non può esagerare coi cattivi una volta che ha il problema di tanti personaggi complessi da mettere in scena che il pubblico ama e vuol vedere.

Così è proprio l'equilibrio alla Santoro tra i tanti supereroi presenti da gestire contemporaneamente che farà impazzire fan e ragazzini, e in questo il film funziona benissimo, al punto che non c'è un personaggio minore nel suo sviluppo e nella sua complessità.

Anche perché tutti, a cominciare ovviamente da Hulk e da Iron Man, devono prima di ogni cosa combattere o rapportarsi coi loro doppi, veri o costruiti che siano. O col proprio passato, come la terribile spia Vedova Nera, che vediamo muoversi alla James Bond tra i russi comunisti.

Joss Whedon fa bene a dosare le apparizioni di Hulk, percepito realmente dal dottor Banner, interpretato per la prima volta da Mark Ruffalo (reduce da "Shutter Island") dopo Eric Bana e Edward Norton, come altro da sé, fa bene a spostare tra i cattivi Occhio di Falco, il biondo Jeremy Renner, per poi riportarlo tra gli Avengers.

Non riesce a sfruttare a pieno Capitan America, Chris Evans, perché pur essendo il primo eroe della Marvel, è un po' un rudere, ma lo gioca come icona storica, come se tornasse Peppino Meazza a giocare in Nazionale a fianco di Balotelli e Cassano e non sapesse niente dell'Inter di Moratti, del Milan di Berlusconi, di Sky e calcioscommesse.

Punta tutto, ovviamente, sui personaggi più moderni e sviluppati, cioè su Iron Man e il suo doppio Tony Stark, interpretato con gran divertimento da Robert Downey Jr, che oltre a spassarsela con una sofisticatissima Gwyneth Paltrow, illumina il film con battute e dialoghi brillanti per alleggerire le situazioni troppo fracassone, e con una Vedova Nera, interpretata da Scarlett Johansson con la giusta dose di intelligenza e ambiguità (come fosse una Conchita De Gregorio che torna a "Repubblica" dopo la direzione non riuscita dell'"Unità").

Ovvio che Thor, Chris Hemsworth, invece, che è il fulcro della storia assieme al fratello Loki, debba rimanere più monodimensionale e alla fine funzioni più nelle scene classiche da "menamose" con i brutti ceffi che vengono da qualche galassia sperduta in combutta col fratello. Va detto che il nuovo Hulk, nelle grandi scene d'azione, funziona benissimo, come funzionano tutti i trucchi e gli effetti speciali.

Ma la scena che non possiamo non preferire è quella del vecchio Harry Dean Stanton, caratterista di Sam Peckinpah e protagonista di "Paris, Texas" di Wenders e di "The Straight Story" di Lynch, che incontra tra i ruderi di una ex-fabbrica il dottor Banner tornato umano e nudo dopo aver fatto caciara come Hulk. Porta al dottore un paio di calzoni che potrebbero stargli. Grande scena. Forse superiore all'altro cameo recente di Stanton in "This Must Be The Place" di Paolo Sorrentino con Sean Penn. Dimostra che anche i registi dei nuovi kolossal americani hanno un cuore cinefilo.

Ovviamente i fan dei supereroi noteranno però che Occhio di Falco non ha la sua celebre mascherina viola che indossa nei fumetti, e non è proprio un superoe, ma un agente agli ordini di Nick Fury, Thor ha un costume senza corazza e senza maniche, il Nick Fury di Samuel Jackson assomiglia un bel po' al suo personaggio, Glass, in "Umbreakable". Ma i fan sembrano abbastanza soddisfatti.

 

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