trivelle adriatico

CI AVETE TRIVELLATO - ACCORDO TRA LEGA E M5S SULLE TRIVELLE: STOP ALLE RICERCHE IN MARE DI IDROCARBURI DI 18 MESI E CANONI AUMENTATI DI 25 VOLTE (E NON 35 COME RICHIESTO DAI GRILLINI) - IL CARROCCIO ORA SPINGE PER PORTARE A CASA ANCHE LA TAV E TRIA INTERVIENE: “È NECESSARIA UN'AZIONE POLITICA FORTE, BISOGNA SMETTERLA DI FILOSOFEGGIARE, BISOGNA SBLOCCARE TUTTO CIÒ CHE È NECESSARIO PER FAR RIPARTIRE L'ECONOMIA”

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

trivelle

L'accordo sulle trivelle è arrivato nella notte di mercoledì. Presenti a palazzo Chigi il premier Conte di ritorno da Davos, il vicepremier Di Maio e il ministro Fraccaro, con il titolare del Viminale Salvini collegato al telefono. Clima tesissimo, decisiva la mediazione del presidente del Consiglio. Il vicepremier leghista dopo una lunga resistenza ha dato il via libera all' accordo. Mentre si riapre la partita della Tav. Con i 5Stelle che a sera avvertono: «Se i costi saranno superiori ai benefici la Tav non si farà. Non per fare il rispetto a qualcuno ma per fare gli interessi di tutti gli italiani».

 

Sulle trivelle la Lega ottiene l'ammorbidimento degli aumenti dei canoni alle aziende (incremento di 25 volte, ridotto rispetto alla proposta iniziale M5S di un 35) ma arriva uno stop alle ricerche in mare di idrocarburi di 18 mesi. L'intesa sugli aumenti delle concessioni di coltivazione e stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana (si stimano maggiori entrate per lo Stato in 16 milioni per il 2019 e 28 milioni per ciascuno degli anni successivi) però non placa gli animi nella maggioranza.

IL MINISTRO SERGIO COSTA MINACCIA DI NON FIRMARE PER LE TRIVELLE 1

 

«Sono salvi i posti di lavoro ed è garantita la continuità di estrazione e il rinnovo delle concessioni in proroga», dicono di primo mattino dalla Lega. Ma trapela l' irritazione per le posizioni del Movimento relegato a «partito dei no». «Cominceremo a imporre un po' di sì, garantito», assicura Salvini che poi puntualizza: «Io amo l' ambiente però la bolletta energetica costa troppo. Se c' è più gas e metano sono più contento, non è che possiamo mettere pannelli solari dappertutto...».

 

«Noi siamo quelli del sì alle fonti rinnovabili, sì al turismo e allo sviluppo economico sano di questo paese», la risposta a stretto giro dei pentastellati. Nella nuova formulazione dell' emendamento sulle trivelle si legge che potranno andare avanti i «procedimenti relativi al conferimento di coltivazioni di idrocarburi e gassosi pendenti alla data di entrata in vigore della presente legge».

 

trivelle

Ed ancora: nelle more del Piano per «la transizione energetica sostenibile» che deve essere approvato entro 18 mesi dall' entrata in vigore della legge «non è consentita la presentazione di nuove» domande. «Siamo riusciti a bloccare qualsiasi tipo di prospezioni in mare e sulla terra, un risultato che rivendichiamo con orgoglio», sostiene il capogruppo M5s al Senato Patuanelli.

 

Il dl semplificazione è salvo anche se l' esame dell' Aula del Senato slitta a lunedì prossimo. «Il Movimento sul tema dell' ambiente non arretrerà mai», rilanciano i 5Stelle anche se nei gruppi parlamentari c' è chi non nasconde il malessere per la soluzione escogitata.

 

«La sintesi raggiunta risponde all' interesse dei cittadini e al futuro del Paese, rispecchia pienamente lo spirito del contratto di governo», osserva Fraccaro. La battaglia combattuta avrà conseguenze, giurano dalle parti di via Bellerio. Conte cerca subito di spegnere l' ennesimo incendio e garantisce «l' istituzione di un Tavolo permanente presso il Ministero delle Sviluppo Economico, che avrà anche il compito di concordare le misure definitive, in coerenza con il Piano delle aree». Soddisfatto il ministro dell' Ambiente Costa che aveva minacciato le dimissioni.

il ministro giovanni tria (2)

 

«Per me osserva - è un no alle trivelle e tra 18 mesi vediamo, la moratoria è già un bel passaggio». Critiche le opposizioni. «L' accordo Lega-M5S è l' apoteosi del gattopardismo», taglia corto Bonelli dei Verdi. Ora sarà battaglia sulla Tav. Il 28 si discuteranno le mozioni nell' Aula di Montecitorio. Lega e M5S stanno lavorando ad un documento comune, ma le parti sono lontane.

 

La Lega insiste, «occorre inserire che l'opera è prevista», ma i pentastellati vogliono decretarne il de profundis. DAVOS Proprio sulla Tav è intervenuto però da Davos il ministro dell' Economia Giovanni Tria.

 

STOP TRIVELLE GREENPEACE

«La decisione del governo è quella di puntare sugli investimenti pubblici proprio perchè siamo nel mezzo di un rallentamento dell' economia europea», premette. «Sulla Tav in particolare vedremo nel governo nel suo complesso quale sarà la decisione politica, è necessaria un' azione politica forte, bisogna smetterla di filosofeggiare, bisogna sbloccare tutto ciò che è necessario per far ripartire l' economia».

 

Per quanto riguarda l' analisi costi- benefici sulla Tav, «io non la ho analizzata - avverte il ministro - Sembra che sia stata completata. Ma prima di pronunciarmi vorrei vedere come è stata fatta. Sono abituato ad analizzare il valore scientifico delle analisi, non perchè la stia mettendo in dubbio, però ci sono molti modi di farla. Non ho letto i metodi e i dati usati».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…