ANGELINO, DIETRO LA LAVAGNA! - RENZI STOPPA IL SUPERBONUS PER LE SCUOLE PRIVATE VOLUTO DAL PIO ALFANO - IL GOVERNO PREVEDE DI ASSUMERE 120 MILA PRECARI PROVENIENTI DALLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO

Flavia Amabile per “la Stampa”

 

RENZI MATTARELLA ALFANORENZI MATTARELLA ALFANO

Oggi sarà il giorno della Buona Scuola e della Banda Larga. È convocato per le 18,30 il consiglio dei ministri che dovrebbe varare la tanto annunciata riforma dell’istruzione e il Piano Nazionale per lo Sviluppo della Banda Larga. Sono due temi a cui il governo tiene molto ma gli slittamenti della riunione e le prese di posizione politiche degli ultimi giorni raccontano molto bene il clima di tensione all’interno della maggioranza.

 

A differenza di quello che si era detto finora, il governo ha fatto marcia indietro sul decreto e il pacchetto scuola sarà composto soltanto da un disegno di legge delega. Il premier intende, però, vincolarne l’approvazione a tempi certi e mandare al Parlamento un messaggio di coinvolgimento delle opposizioni secondo gli auspici del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come spiegano ambienti vicini al presidente del Consiglio, Renzi è stufo dell’accusa di dittatorello mossa da leghisti e da Forza Italia per l’eccessivo decisionismo.

 

RENZI ALFANORENZI ALFANO

E’ anche vero, però, che la Buona Scuola contiene alcuni nodi ancora non del tutto sciolti che sarebbe stato difficile riuscire a far passare attraverso un decreto. Il centrodestra al governo ha deciso di entrare nella riforma di Renzi imponendo una proposta del sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi e sostenuta dalla ministra Stefania Giannini che prevede una consistente detrazione fiscale (fino a 4mila euro) per le famiglie che iscrivono i figli alle paritarie. «Non è solo ciò che è statale che è pubblico. Le paritarie svolgono un servizio pubblico», ha spiegato ieri il ministro dell’Interno e leader di Ncd Angelino Alfano.

 

PRECARI DELLA SCUOLA jpegPRECARI DELLA SCUOLA jpeg

Renzi non ha gradito l’intrusione di Ncd in quella che finora ha sempre considerato la sua riforma della scuola e ai suoi ha chiarito di non volerne sapere di un’agevolazione per le paritarie che gli creerebbero molti problemi nell’elettorato di sinistra oltre ad aprirgli un altro fronte di spesa anche se non esagerato (circa 400 milioni). Ma le Regionali incombono, Ncd ha bisogno di darsi una sua caratura politica, e non ha intenzione di mollare. Anche per questo motivo il disegno di legge appare più indicato.

 

Ultime limature anche per la partita assunzioni molto rivista rispetto ai primi annunci di quasi sei mesi fa. Ora i precari assunti sarebbero 120 mila provenienti in gran parte (circa 100 mila) dalle graduatorie ad esaurimento. Altri 10 mila assunti dovrebbero essere tutti gli idonei e i vincitori dell’ultimo concorso pubblico bandito nel 2012.

 

SCUOLA RENZISCUOLA RENZI

Nelle materie in cui scarseggiano i professori necessari come matematica e fisica si attingerà anche dalle graduatorie d’istituto, per evitare ricorsi infiniti e costosi a chi accetta il governo vorrebbe proporre un contratto a termine per un anno e un percorso agevolato nel concorso che sarà bandito a ottobre.

 

Accanto a loro saranno assunti i supplenti con più di 36 mesi di supplenza che rientrano nei criteri della sentenza della Corte di Giustizia europea a cui si intende offrire un risarcimento per annullare il pericolo di ricorsi. In totale sono gli ultimi 10 mila precari che verrebbero assunti dal primo settembre. Altri 60 mila arriveranno dal concorso di ottobre. Nel pacchetto previste anche novità per la carriera dei docenti con aumenti dello stipendio legati per il 70% al merito e per il 30% all’anzianità, una concessione ai sindacati da sempre contrari a cancellare del tutto gli anni di lavoro dalla retribuzione. Verranno rafforzate materie come lingue straniere, musica, arte, diritto ed economia.

renzi in una scuola di milanorenzi in una scuola di milano

 

 

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