VARIE E NON AVARIATE DAL PALAZZO - MA BANCA ETRURIA, CHE HA APPENA PROMOSSO PIERLUIGI BOSCHI VICEPRESIDENTE (PADRE DI MARIA ELENA) AVRÀ PER QUESTO ATTENZIONI PIÙ COMPRENSIVE DALLA BANCA D'ITALIA?

DAGOREPORT

1. La Commissione Affari Costituzionali del Senato adotterà mercoledì il testo base delle riforme costituzionali con i due terzi dei voti a favore. Qualche settimana fa i componenti della Commissione erano contrari al 90 per cento. Miracolo della flessibilità chiesta da Re Giorgio a Renzi Matteo nell'ultimo incontro al Colle.

2. Se Berlusconi Silvio arriva terzo alle elezioni europee, d'istinto proverà a far saltare tutto, riforme e anche legislatura. Non ci riuscirà se Grillo Beppe vorrà godersi l'emozione di tornare a Porta a porta, magari in prima serata, e quindi...non vi togliamo prima del tempo il piacere di annunciarvi cosa realmente succederà in caso di sorpasso, ipotesi che sta turbando parecchi sonni sui colli romani.

Per ora vi diciamo soltanto che l'Italicum diventerà immediatamente fuori moda, perché il bipartitismo spinto che esso garantisce non sarebbe più quello dei padri costituenti Renzi Matteo e Berlusconi Silvio ma quello di Renzi Matteo e di Grillo Beppe. Che, salvo sorprese, per ora non esiste in natura.

3. Ma vi possiamo anche dire che il Nuovo Centro destra di Alfano Angelino, Vito Bonsignore e Lupi Maurizio, alle prossime politiche, al momento opportuno e in nome dell'emergenza, chiederà a Renzi Matteo di fare un accordo elettorale per proporsi come la gamba centrista del Pd. D'altra parte Grillo non se li piglia, con Forza Italia in declino e sbandata non c'è più alcuna prospettiva, la strada di via del Nazareno sarebbe obbligata. Oggi, statene certi, negherebbero sdegnati.

4. La stessa via ovviamente prenderebbero subito i montiani pentiti come Romano Andrea e Lanzillotta Linda, moglie di Bassanini Franco, e i residuati bellici post dc tipo Tabacci Bruno (il quale conosce pure bene e da tempi non sospetti il renzissimo Guerini Lorenzo).

5. Ma Banca Etruria, che ha opportunamente e tempestivamente appena promosso Pierluigi Boschi vicepresidente (padre di Maria Elena, ministro delle Riforme e renzina che più stretta non si può) avrà per questo attenzioni più comprensive dalla Banca d'Italia che, in attesa di passare la mano alla Bce in fatto di vigilanza bancaria, sta facendo la voce grossa con tutte le banche popolari per fare bella figura con chi li rimpiazzerà?

6. Ma è vero che Lupi Maurizio dal suo importante ministero dispensa favori anche a Berlusconi Paolo?

7. Ma è poi vero che Gemma Andrea, ex compagno di ricerche universitarie di Alfano Angelino e neo consigliere di amministrazione dell'Eni in quota Alfano Angelino, e' in affari legali con la moglie di Alfano Angelino, avvocata anch'essa?

 

MARIA ELENA BOSCHI CORRIERE jpegMARIA ELENA BOSCHI NELLO SPOT ELETTORALE PER DECARO SINDACO DI BARI LETTA ALFANO LUPI Linda Lanzillotta VITO BONSIGNOREAndrea Romano

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...