BERLUSCONIA, UNA “CATASTROFE ESTETICA” - LA CARFAGNA, NITTO PALMA E ALTRI PEONES INSCENANO UNA MINI-FESTA DI COMPLEANNO A DISTANZA PER IL BANANA CON TORTA TRASHEMA…

Filippo Ceccarelli per "La Repubblica"

Smorfia, libro napoletano dei sogni utilizzato per giocare al Lotto, il numero 77, gli anni che ha compiuto ieri Silvio Berlusconi, richiama ‘e riavule, i diavoli: al plurale, mica uno solo, che già basterebbe.

Vero è che nella tombola l'identificazione cabalistica dei demoni se la combatte, o forse in qualche modo, per vie traverse, convive con "le gambe delle donne"; ma a proposito di quest'ultime la faccenda si fa altrettanto complicata perché tali gambe femminili hanno arrecato al Cavaliere gravissimi danni, d'immagine e anche giudiziari, e proprio per questo si sono di molto ridotte, come del resto l'età dell'anziano soggetto già da troppo tempo consigliava.

Spigolando infine su siti di numerologia dei quali non si è in condizione di valutare la serietà, si apprende comunque che il 77 vuol dire: "Sacrificio". Di più: "Accettazione di un comando legittimo, un dovere morale nei confronti di ciò che è superiore", laddove la definizione, se pure non investe la crisi scatenata da Berlusconi, innesca un immediato e spontaneo riferimento alla sentenza Mediaset e in particolare alla sua imminente esecutività. Con il che ieri si è celebrato il compleanno di un uomo che, governo o non governo, di qui a qualche giorno dovrà pur sempre scegliere in via definitiva tra arresti domiciliari e servizi sociali.

Di qui i particolarissimi auguri che la cronaca politica ha dovuto registrare in un irreale, ma scontato carosello di spiritosa contabilità. Per cui Berlusconi ha fatto la classica telefonata a una riunione che i dirigenti di Forza Italia avevano convocato in un albergo sul lungomare di Napoli.

Al banco della presidenza la voce del Cavaliere è giunta un po' disturbata: "Non ricordo se compio 27 o 37 anni". Vecchia e scontata gag, purtuttavia accolta da risate e applausi, nonché prontamente integrata dall'ex ministro Nitto Palma che ha risposto: "Noi avevamo detto 17" senza rendersi conto che anche quel numero, dopo Noemi e Ruby, suonava piuttosto scabroso nel romanzo di questi anni crudeli e zozzetti.

Ma la cosa più incredibile del raduno di Napoli era la torta di compleanno che i maggiorenti avevano allestito in assenza del festeggiato condannato. Torta quadrangolare con fiocchettini, fragoline e candeline, ma soprattutto con l'immagine di lui in giacca e cravatta e ovviamente più giovane stampigliata lì sopra, tra la panna e la glassa, con la scritta: "Buon compleanno presidente". Ed è ovvio che si trattava di una manifestazione d'affetto, e che qui non si perde occasione per avvalorare la teoria, a suo tempo espressa dal professor Cacciari, che il berlusconismo è una "catastrofe estetica".

Ora, sulla "torteide" legata al Cavaliere si potrebbe senz'altro raccogliere una vasta letteratura e anche un'iconografia di qualche interesse e significato per i fanatici del trash, basti pensare al dolce confezionato anni fa a beneficio dell'onorevole Biancofiore, rappresentata in zuccherina effige al fianco di un Berlusconi che mostra il dito medio. Ma pur con tutta la comprensione per le ricadute perverse dell'odierna dittatura dell'intimità e per quelle grottesche di una leadership carismatica, le foto di ieri c'è solo da chiedersi che effetto farebbero - o forse hanno già fatto - all'estero.

Il presidentissimo ha reso noto alla platea di aver dormito dieci ore. Ma sono lontani gli anni in cui sceglieva il giorno del suo compleanno per assegnare, con cerimonia putiniana, le case ai terremotati dell'Aquila e lo chiudeva con Barbara D'Urso che cantava Happy birthday, mr President in tv. A Napoli l'ex ministro della Giustizia Nitto Palma ha spento le candeline per procura.

Ma siccome la pasticceria del potere è recidiva - o forse erano davvero ‘e riavule della zona flegrea - quando Mara Carfagna ha raggiunto il podietto, si è visto che quest'ultimo era fasciato da un manifesto "Buon Compleanno Presidente" sul quale campeggiava un'ulteriore torta, questa seconda virtuale, però pallida e con il numero uno a stabilire l'indubbio primato. Gliel'offrivano, in misterioso ordine di precedenza e comparizione, Nitto", "Mara", "Nunzia", "Fulvio", "Gennaro e altri dieci milioni di italiani".

E si può ridere, si può piangere, si può tutto, come sempre, ma l'idea di un omaggio e di un festeggiamento di questo genere, con l'aria che tira non solo in Forza Italia e nelle istituzioni, ma in Italia, spalanca orizzonti di selvaggia ed anche enigmatica improntitudine.
Lo scorso 29 settembre, dopo tutto, Berlusconi l'aveva trascorso in Kenia, nel relais di Briatore, con accluso servizio fotografico di Chi in cui passeggiava sulla spiaggia deserta a completare il suo "programma di benessere".

L'anno prima, 2011, compleanno cupo: festa di piagnisteo a casa Mussolini, dove addirittura si lamentò perché in radio "non mandano mai le mie canzoni", seguita da piccolo party a Palazzo Grazioli con consegna da parte di La Russa di un imbarazzante targa sui 150 anni dell'unità d'Italia, "75 dei quali - era inciso - dominati dal premier".

E l'anno prima ancora "un compleanno di merda", come lo qualificò amaramente lo stesso festeggiato, che tuttavia si concesse un profondo sonno, pur dolcemente interrotto dal ministro Bondi, nell'aula di Palazzo Madama. Ieri Berlusconi è rimasto ad Arcore, dove ha ricevuto cento telefonate e una bellissima lettera dai figli. Un video ha mostrato l'arrivo del dono dell'europarlamentare lombardo, un'enorme pianta recapitato con un camion.

Ma quest'anno Mario Mantovani si è tenuto, essendosi distinto in due distinti compleanni per certi specialissimi pacchi da cui uscivano fuori delle belle ragazze. Una di queste, Ania, polacca, si è poi convertita e adesso vive in povertà a Medjiugorje. L'altra era una violinista svedese - e sulla Smorfia, purtroppo, manca ogni possibile riferimento da giocarsi al Lotto.

 

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