CARLO STRA-RIPA DI MEANA FOLGORATO SULLA VIA DI ALE-DANNO: “LO VOTO, APPREZZO IL SUO DRESSAGE…”
Concetto Vecchio per "la Repubblica"
Carlo Ripa di Meana si dimette da presidente di Italia Nostra Roma, pronto «alla battaglia per Gianni Alemanno sindaco». Bum! «Non è stato semplicissimo, eh», ammette, reduce da una «bellissima conferenza sulla natura a Calcata».
Non trova di tradire così gli ideali di una vita a sinistra?
«Non trovo, francamente. Cos'è oggi la sinistra? Se lo domanda anche il Pd in maniera angosciosa».
Ma che meriti ha Alemanno?
«à presto detto. Preferisco l'imperfetto Alemanno, che però si è fatto cinque anni di
dressage, di addestramento, ai volenterosi dei suoi concorrenti».
Cinque anni di scandali, di connivenze con dubbi personaggi del passato...
«Ha ragione, infatti deve cambiare buona parte dell'équipe, lui stesso ha detto che le ultime scelte non sono state felici...».
Vede...
«Però, ho ammirato la sua rinuncia, contro il parere di molti funzionari, al parcheggio del Pincio, iniziato da Veltroni: una vera impresa di affarismo urbanistico...».
Le sembra ben amministrata Roma?
«Luci ed ombre, ma Marino proprio non mi convince...».
Scommetto che ha votato per Berlusconi alle politiche.
«Esatto, è stato il mio primo voto per lui. Spero che Roma tenga. Se cade, Berlusconi verrà travolto».
Come nasce questo innamoramento per il Cavaliere?
«Ecco, nella qualità dell'uomo Berlusconi, dato mille volte cotto, mille volte morto, ho trovato una sintonia con le cose profonde: in campagna elettorale diceva verità infinitamente più pacate di quelle naif di Bersani...».
Ma perché dice che contro di lui c'è addirittura una caccia all'uomo?
«Siamo in presenza di un assassinio mediatico, che mi ricorda le accuse della Cederna contro il presidente Leone...».
Silvio Berlusconi in un altro Paese non sarebbe mai arrivato al potere.
«Sa qual è oggi il vero conflitto d'interessi? Mps».
Il Monte dei Paschi?
«....(Breve silenzio). Eh, io immagino lo stupore per questa mia scelta. Posso immaginare i dissensi che provocherà ».
Non teme lo stupore di chi l'ha seguita per una lunga storia?
«Credo di no. Se avranno la pazienza di consultarmi, sarò felice di spiegarglielo personalmente».
E Marina, che dice?
«Ho aspettato che tornasse dalla presentazione del suo libro a Bolzano e Trento per dirglielo. Sa, siamo talmente vicini e prossimi. Mi ha ascoltato lungamente, in silenzio: "Beh, Carlo, ti sento così deciso, ti capisco"».
CARLO RIPA DI MEANA CARLO E MARINA RIPA DI MEANA MARINA RIPA DI MEANA E GIANNI ALEMANNO - copyright PizziCARLO RIPA DI MEANAMARINA RIPA DI MEANA GIANNI ALEMANNO - copyright Pizzi