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SE NE RIPARLA A SETTEMBRE - COME DAGO-DIXIT, SALVINI HA PUNTATO I PIEDINI E, CON L’ASSIST DI TAJANI, HA SABOTATO IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI OGGI, CHE SLITTA A DATA DA DESTINARSI. FORSE AL 7 AGOSTO, A MARGINE DELL’ULTIMO CDM PRIMA DELLE FERIE – IL NODO DA SCIOGLIERE È LA RAI: LA LEGA VUOLE LA POLTRONA DI DIRETTORE GENERALE IN CAMBIO DEL VOTO ALL’ACCOPPIATA ROSSI-AGNES (IL PRIMO MELONIANO, LA SECONDA IN QUOTA FORZA ITALIA, TENDENZA LETTA)

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DAGOREPORT - E' INCREDIBILE COME FAZZOLARI,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1. SALTA IL VERTICE DI MAGGIORANZA: NON C’È ACCORDO SULLE NOMINE RAI, ELECTION DAY E COMMISSARIO UE

Estratto da www.repubblica.it

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

L’accordo non c’è. Salta il vertice di maggioranza tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, probabilmente a mercoledì 7 agosto a margine dell'ultimo Consiglio dei ministri previsto prima delle ferie. "Verrà fissato a breve”, si limita a dire il vicepremier Matteo Salvini.

 

E intanto restano in forse le nomine per il nuovo cda della Rai. Si discute ancora sull’Election day per le prossime regionali e tiene ancora banco la questione legata al commissario di peso in Ue.

 

giampaolo rossi roberto sergio

La maggioranza […] non avrebbe ancora trovato un'intesa sulla possibilità di procedere all'indicazione del nuovo board della Rai prima della pausa estiva. E prende sempre più corpo l'ipotesi di un rinvio delle nomine a settembre. I tempi sono strettissimi, visto che il 9 agosto inizia la pausa dell'attività parlamentare.

 

A pesare, oltre che l'intesa da raggiungere per […] 'accontentare' le forze politiche […] (in primis la Lega che sarebbe esclusa dalle nomine di vertice), è la necessità del voto in commissione di Vigilanza per ratificare il presidente: qui servono i due terzi dei voti, il centrodestra ne ha solo 24 su 28 e le opposizioni si stanno compattando per disertare il voto.

 

LA RAI DI GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Tra i temi al centro del confronto anche le prossime regionali. In principio Giorgia Meloni sembrava orientata sull’election day del 17-18 novembre per Liguria, Umbria ed Emilia Romagna. Ora sembra aver cambiato idea: meglio evitare un accorpamento che rischia di amplificare “l’effetto spallata” a ridosso di una Finanziaria lacrime e sangue. […]

 

2. RAI, REGIONALI, EUROPA I NODI DEL CENTRODESTRA IL VERTICE È IN BILICO

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

Ne avranno di cose da dirsi durante il vertice a sei occhi, a lungo atteso. Troppi i nodi lasciati ad aggrovigliarsi sul tavolo di Palazzo Chigi, complici le Europee, la disastrosa trattativa sui top jobs, le missioni internazionali della presidente del Consiglio, indispettita con gli alleati per le liti continue che stanno ingrippando il motore del governo.

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

 

Motivo per cui il summit con Matteo Salvini e Antonio Tajani è stato rinviato più volte: programmato per oggi, potrebbe tuttavia slittare ancora. A mercoledì, pare, al termine dell’ultimo Cdm prima della pausa estiva. Per una ragione, soprattutto: la mancata quadratura del cerchio sulle nomine Rai, che stanno aprendo un solco profondo nei rapporti fra i tre leader di maggioranza. […]

 

Poi, c’è da discutere la strategia per portare a casa il commissario pesante in Europa. Entro il 31 agosto devono essere segnalati due nomi: al predestinato Raffaele Fitto, potrebbe essere affiancata Letizia Moratti, la “quota rosa” chiesta da von der Leyen, o in alternativa Emma Marcegaglia. E si dovrà discutere pure della bega balneari, cuore del dl Salva-infrazioni, oltre che della grana carceri: sul decreto in via di conversione alla Camera potrebbe essere posta la fiducia, ma Forza Italia nutre ancora parecchi dubbi.

antonio marano 1

 

Bazzecole rispetto alla partita Rai, ormai diventata il campo di battaglia prediletto da Salvini, deciso a sabotare il patto FdI-FI per spartirsi i ruoli di vertice. L’accordo difatti prevede che la poltrona di ad vada al meloniano Giampaolo Rossi, quella del presidente all’azzurra Simona Agnes. Ma per dare via libera la Lega pretende non solo la casella del direttore generale per Roberto Sergio (prima ripudiato e adesso riarruolato in funzione anti-Rossi, da supportare con l’ingresso in Consiglio di Antonio Marano) o per il capo di Rai-Pubblicità Maurizio Fattaccio.

 

MELONI E SALVINI COME SANDRA E RAIMONDO - ANNETTA BAUSETTI

Vorrebbe anche la direzione di uno dei Generi più importanti: il DayTime o gli Approfondimenti, attualmente appannaggio dei “fratelli”.

 

Di certo c’è che sarà difficile poter chiudere il cerchio, con l’elezione dei quattro consiglieri di nomina parlamentare, prima di dopodomani, inizio delle ferie nei palazzi, come avrebbero voluto i meloniani. A frenare stavolta è FI che non si fida, teme un’imboscata di Salvini e perciò esige che la ratifica del presidente in commissione di Vigilanza, dove serve la maggioranza dei due terzi, avvenga in concomitanza con la composizione del nuovo Cda. […]

roberto sergio con rossiantonio tajani matteo salvini giorgia meloni

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