vladimir putin con il mappamondo in mano - immagine generata con l'ai

COME È CAMBIATA LA RUSSIA IN QUESTI 25 ANNI DI PUTIN? ALL’INIZIO C’ERA CHI LO CHIAMAVA “NANETTO” E POTEVA CRITICARLO SUL PRIMO CANALE RUSSO – OGGI HA UN POTERE ASSOLUTO PARI A QUELLO  ZAR: È CONSIDERATO L’UOMO CHE HA TIRATO FUORI LA RUSSIA DALLA CRISI IN CUI IL PAESE ERA PIOMBATO DOPO LA CADUTA DELL’URSS - PER I RUSSI, IL BREVE ESPERIMENTO DELLA DEMOCRAZIA POST-SOVIETICA HA COINCISO CON INFLAZIONE ALLE STELLE, SUPERMERCATI VUOTI, RITORNO AL MERCATO NERO E GUERRE DI GANG PER LE STRADE DI MOSCA...

Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

MEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP

«Putin è sempre Putin». Non è uno slogan, ma una delle frasi che capita di sentire a Mosca quando si parla di politica.

Poco importa chi lo dice o in che modo declina il concetto.

Che sia il taxista del Tagikistan, o il ragazzo universitario che prepara il caffè da Cofix, o qualche rappresentante di quelle élite consapevoli di non esistere senza il suo permesso, la società russa è pervasa da questo senso di ineluttabilità.

 

Il suo gioco di prestigio più riuscito è quello di aver di fatto identificato la propria immagine con quella della nazione che lui governa con pugno di ferro da 25 anni.

All’inizio c’era addirittura una trasmissione satirica che lo chiamava «nanetto». Basterebbe questo, per dire quanto è cambiata la Russia da allora.

vladimir putin bambino con la madre maria e la nonna

 

Il funzionario grigio del Kgb che veniva sbeffeggiato sul Primo canale russo, è rimasto al Cremlino più di tutti i suoi predecessori, secondo solo a Stalin. Nel suo Paese, è un capo carismatico al quale l’esercizio di un potere illimitato, ottenuto in ogni modo possibile, anche con la violenza e la repressione ai danni degli oppositori, ha conferito un’aura quasi messianica. Per il resto del mondo, è un’ossessione che dura fin dall’inizio del nuovo secolo.

 

vladimir putin al cimitero di san pietroburgo

[…] Con il suo tentativo di presentare la Russia come l’unico bastione dei valori sociali tradizionali, ultimo avamposto contro un ordine mondiale «americano» dominato da ideologie «sempre più degenerate», parole sue

 

Con la sua ambizione, sempre dichiarata e mai compresa fino in fondo, di garantire il ritorno della Russia alla grandezza perduta in campo internazionale, attraverso una forma moderna di imperialismo esercitato con metodi antichi, come la forza e l’uso delle armi, uniti a una potenza economica che a lungo gli ha permesso di infiltrare i Paesi dell’ex Sovietistan e ammansire l’Europa bisognosa di gas e petrolio a buon prezzo.

Vladimir Putin è l’ossessione dell’intero Occidente.

VLADIMIR PUTIN

 

Un personaggio che incute timore, detestato ma anche ammirato dalla galassia sovranista, almeno fino a quando l’invasione dell’Ucraina ha reso complicato qualunque accostamento al suo nome. Dal 31 dicembre 1999 […] Putin ha cambiato volto e linea molte volte. C’è stato anche un tempo in cui gli Stati Uniti e l’Europa gli avevano consegnato una patente di democrazia e di affidabilità che è rimasta valida a lungo, nonostante i molti segnali sinistri che giungevano da quella nazione così vasta e così difficile da capire per noi. Fingere di dimenticarlo oggi è sbagliato.

 

ELEZIONI RUSSE - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Il passato aiuta sempre a capire il presente. Per noi, il quasi decennio che separa la fine dell’Urss dal suo arrivo al potere fu in definitiva un’epoca di opportunità, in cui per la prima volta nella sua storia la Russia sperimentò qualcosa di simile alla democrazia. Per loro fu un disastro.

 

Inflazione alle stelle, supermercati vuoti, ritorno al mercato nero, guerre di gang per le strade di Mosca e delle principali città. Soprattutto perdita della propria identità, concetto che nella storia russa ha spesso coinciso con la volontà di potenza.

L’idea che sia stato lui a tirare fuori il Paese da quell’era è ancora oggi il messaggio politico più importante di ogni sua campagna elettorale.

vladimir putin 2

 

Il patto sociale che ancora oggi lega Putin alla Russia è stato scritto in quei giorni di incertezza. Ma il modo in cui il presidente russo ha dato forma alla volontà di riscatto sua e del suo Paese è sotto gli occhi di tutti. […]

Quando tutti lo ritengono con le spalle al muro, alza la posta.

 

Lo ha fatto in questi anni, lo sta facendo anche in questi giorni. E lo farà ancora a lungo. Con questo piccolo libro, Nella mente di Putin , abbiamo cercato, attraverso aneddoti, suoi discorsi, testimonianze, di fornire uno strumento per capire uno dei personaggi fondamentali del tempo che stiamo vivendo. Speriamo di esserci riusciti.

la telefonata tra donald trump e vladimir putinVLADIMIR PUTIN CON DIVISA MILITARE NEL KURSK vladimir putinVLADIMIR PUTIN - ELEZIONI IN RUSSIA 2024 - VIGNETTA BY ELLEKAPPAVLADIMIR PUTIN - DISSIDENTI - VIGNETTA BY OSHOL UOMO CHE SUSSURRAVA AI NAVALNY - MEME BY EMILIANO CARLI vladimir putin dopo le elezioni vladimir putin vladimir spiridonovich putin, padre del presidente russo

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…