E’ ORBAN MA CI VEDE BENISSIMO - DA ANTAGONISTA DELLA GERMANIA, IL PREMIER UNGHERESE HA CAMBIATO TONI E ATTEGGIAMENTI DA QUANDO HA CONTRIBUITO A FAR ELEGGERE URSULA VON DER LEYEN A PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE - LA CONTROPARTITA DI BERLINO PER IL SOSTEGNO E’ UNA PARTE DI CARICHE UE IMPORTANTI PER I PAESI DI VISEGRAD E IL SILURAMENTO DI TIMMERMANS, OSTILE A ORBAN…
Estratto dell’articolo di Flaminia Bussotti per “il Messaggero”
Da acerrimi avversari, Angela Merkel e Viktor Orban rappacificati in nome della Storia. La cancelliera tedesca e il premier ungherese hanno commemorato assieme ieri l'anniversario dello storico picnic paneuropeo di Sopron, al confine con l'Austria, dove esattamente trenta anni fa 600 tedeschi orientali varcarono il confine dando la prima picconata al Muro di Berlino. Di lì a poco prese il via l'esodo di cittadini della Ddr nelle ambasciate della Repubblica federale nell'Europa dell'Est per poi varcare la cortina di ferro e riparare a Ovest.
[…] A settembre 2015, con le immagini terrificanti della stazione Keleti di Budapest invasa di disperati da Siria e Iraq, Orban acconsentì con la Merkel a organizzare il trasporto dei profughi in treni verso Austria e Germania, per poi cominciare a sigillare i propri confini e rifiutarsi di accogliere quote di profughi in base alla ripartizione europea. Ammorbiditi i toni ieri: non solo con la Merkel, ma anche altra musica sull'Europa: «l'unificazione europea non può considerarsi mai completata, procede piuttosto di «conflitto in conflitto».
URSULA
La ragione di questo improvviso cambio di tono si chiama Ursula. La nuova presidente della Commissione Ue, che ha avuto il voto dell'Ungheria, piace ad Orban: «Posso dire solo il meglio di lei», ha detto augurandosi di migliorare con lei le relazioni bilaterali: «C'è un nuovo binario al posto di vecchie strutture, ciò è in ogni caso incoraggiante».
2 - MERKEL RASSICURA ORBÁN INCARICHI IN EUROPA PER I PAESI DI VISEGRAD
Estratto dell’articolo di Elena Tebano per il “Corriere della sera”
[…] Dallo scambio di cortesie trapelano le tensioni, in particolare sulla svolta illiberale di Orbán e le sue posizioni di chiusura sui migranti. Che però non hanno loro impedito di trovare un accordo: gli eurodeputati ungheresi, in particolare quelli del partito di Orbán Fidesz, a luglio hanno votato la nomina dell' ex ministra della difesa tedesca Ursula von der Leyen a presidente della Commissione Ue.
Sul tavolo dell' incontro che ha seguito la cerimonia, secondo indiscrezioni raccolte dalla stampa tedesca, c' era anche la contropartita per il loro sostegno: si parla di una «quota di Visegrad» - i Paesi euroscettici dell' Est - per la copertura di importanti cariche nell' Ue e di un veto alla riconferma di Frans Timmermans a Commissario Ue per lo Stato di diritto, che più volte ha criticato il governo Orbán.