S-FASCIO TUTTO IO! – È STATA GIORGIA MELONI A PRETENDERE LE DIMISSIONI DI PAOLO SIGNORELLI, IL PORTAVOCE DI FRANCESO LOLLOBRIGIDA CHE NELLE CHAT CON “DIABOLIK” INSULTAVA GLI EBREI, ELOGIAVA I TERRORISTI NERI E GIOIVA PER L’ASSOLUZIONE DEL CRIMINALE ELVIS DEMCE – LA PARABOLA DI SIGNORELLI, NIPOTE DI UN IDEOLOGO DELL'EVERSIONE NERA E FEDELISSIMO DI ARIANNA MELONI – CAPPELLINI: “SORPRENDERSI CHE INTORNO A FRATELLI D’ITALIA GIRI QUESTO LAIDO MONDO DI CULTORI DEL FASCISMO SAREBBE COME CALARE DALLA MONTAGNA DEL SAPONE…”
1 - MELONI FA AUTOSOSPENDERE IL PORTAVOCE DI LOLLOBRIGIDA ALLA VIGILIA DEL VOTO.
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami e Giuseppe Scarpa per www.repubblica.it
È una tempesta quella che si abbatte su Fratelli d’Italia nell’ultimo giorno di campagna elettorale per le europee. Una tempesta che dice molto sulla natura e sul personale politico del partito di Giorgia Meloni, che prova a venirne fuori con l’autosospensione di Paolo Signorelli, portavoce del ministro Francesco Lollobrigida, che in chat con Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik - come raccontato da Repubblica - ha insultato gli ebrei, elogiato i terroristi e ha gioito per l’assoluzione di Elvis Demce, un altro esponente del grande crimine romano. […]
A un giorno e mezzo dall’apertura delle urne, la premier, raccontano fonti parlamentari FdI, spinge Signorelli al passo indietro. Lui si autosospende, atto che però giuridicamente non esiste. Per le opposizioni, che dal mattino presto ne hanno chiesto le dimissioni, è troppo poco e sa di mossa elettorale per superare il momento e placare le acque.
FASCIO TUTTO IO - VIGNETTA BY MACONDO
Tra l’altro, lo stesso ministro Lollobrigida sembra voler sminuire quanto successo: “Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto”.
Signorelli si autosospende con una nota cercando quasi goffamente di prendere le distanze da se stesso: “Tengo a precisare di non ricordare la Conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione”. […]
2 - BELLO DI NONNO, IL FASCISMO DA TASTIERA DEL CAMERATA CHE PORTA LA VOCE DEL MINISTRO E QUELLA DELLA FOGNA
Estratto dell’articolo di Stefano Cappellini per www.repubblica.it
francesco lollobrigida paolo signorelli
Paolo Signorelli, il nonno, lo chiamava l’Idea, con la maiuscola. L’Idea è il fascismo. Paolo Signorelli, il nipote omonimo, è un ragazzo affezionato all’Idea quanto all’avo. Potrebbero anche essere affari suoi, se non fosse che, di mestiere, Signorelli junior fa il portavoce del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
[…]
Sappiamo che Signorelli disprezza gli ebrei. Essendo a sua volta laziale, se deve trovare un modo di denigrare gli odiati tifosi della Roma sostiene che “sono tutti ebrei”. Non che sia un inedito. […]
Nella curva nord dell’Olimpico, cuore del tifo laziale, di cui Piscitelli fu per anni capo indiscusso, molti anni fa comparve uno striscione che alla curva opposta, quella della Roma, diceva: “Auschwitz la vostra patria, i forni la vostra casa”. Funziona così: che Giorgia Meloni va in Sinagoga a piangere per le leggi razziali e il portavoce di suo cognato era l’amico del cuore degli autori di quello striscione.
Sappiamo anche che Signorelli junior era entusiasta per una vecchia assoluzione di Elvis Demce dall’accusa di omicidio. L’albanese Demce è stato braccio destro di Piscitelli nella curva laziale e poi soprattutto negli affari criminali, al punto da diventare – come testimoniano numerose inchieste, compresa quella sull’omicidio di Diabolik – uno dei più potenti ed efferati criminali della Capitale. Funziona così: che Meloni si vanta di essere implacabile avversaria della criminalità organizzata e il portavoce di suo cognato esulta se un boss la fa franca.
I MESSAGGI DI PAOLO SIGNORELLI A FABRIZIO PISCITELLI DIABOLIK
Sappiamo anche che Signorelli predilige il fascismo di tipo pagano, anticattolico, tanto che si vanta di aver partecipato a un matrimonio di famiglia celebrato con rito celtico, non senza rivendicare la presenza alla cerimonia di Luigi Ciavardini, che lui chiama amichevolmente il “Ciavarda”, ex terrorista dei Nuclei armati rivoluzionari, la principale sigla del terrorismo neofascista, e soprattutto condannato per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980: 85 morti.
Sappiamo infine che proprio Ciavardini, insieme ai terroristi Pierluigi Concutelli (il killer del giudice Vittorio Occorsio che negli anni Settanta indagava sull’eversione nera) e Mario Tuti (assassino, tra gli altri, di due poliziotti) è oggetto di un sentito omaggio di Signorelli junior: “Onore a loro”.
Funziona così: che Lollobrigrida parla da mesi di pericolo del ritorno del terrorismo e il suo portavoce è ammiratore dei più efferati killer; funziona che Lollobrigida insorge a difesa della polizia quando si discute di manifestazioni di piazza e il suo portavoce idolatra un tizio che i poliziotti li faceva fuori. Funziona così, finché non funziona più.
Certo il nonno di Signorelli, che fu tra i fondatori di Ordine Nuovo – il gruppo che fornì la manovalanza alla stagione dello stragismo – e quindi ideologo del gruppo terroristico neofascista ‘Costruiamo l’azione’, che teorizzava una ambigua e velleitaria alleanza tra eversione nera e rossa, ha molte ragioni per essere orgoglioso della discendenza.
Sorprendersi che intorno a Fratelli d’Italia giri questo laido mondo di cultori del fascismo sarebbe come calare dalla montagna del sapone, meno frequentata da Signorelli junior del monte Soratte, la cima laziale dove Benito Mussolini costruì il suo bunker e dove si è celebrato il matrimonio fascio-pagano, quello con ospite d’onore il “Ciavarda”;
GIUSVA FIORAVANTI E PAOLO SIGNORELLI
sarebbe come avere l’anello al naso, il che rappresenterebbe un torto doppio agli occhi della comunità di Signorelli junior, perché l’anello al naso non è roba che può far parte della tradizione ariana; sarebbe come tapparsi le orecchie per non ascoltare la voce della fogna, così si chiamava la testata che i camerati più autoironici fondarono negli anni in cui Signorelli nonno reclutava soldati per Cla, cosa che comunque non impedirebbe di inalarne l’olezzo. […]
Sono tutti così, questi cultori dell’Idea. In privato, nelle sedi politiche, sbruffoni e fieri. Poi, scoperti, bofonchiano dozzinali copioni e provano a cavarsela con una frasina di scuse. Io fascista? Per carità. Io antisemita? Ma quando mai, sono pieno di amici al Ghetto. Io nazista? Suvvia, era Carnevale. C’è curiosità per come Signorelli, che ha spiegato di non riconoscersi nelle sue frasi di qualche anno fa, potrà chiarire o addirittura, come auspica il ministro, “smentire”. […]
3 - PAOLO SIGNORELLI, CHI È L’UOMO CHE PARLAVA A DIABOLIK: DAL CERCHIO MAGICO DI ARIANNA MELONI ALLO STAFF DI LOLLOBRIGIDA
Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per www.repubblica.it
Da tempo nel cerchio magico di Arianna Meloni, Paolo Signorelli è uno dei collaboratori di cui la donna che a destra definiscono la più potente d’Italia (dopo la sorella Giorgia) si fida ciecamente. Tanto da sceglierlo come capo dell’ufficio stampa, tre anni fa, del candidato a sindaco di Roma, Enrico Michetti, e poi del ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.
Arianna non avrebbe avuto dubbi quando si è trattato di individuare la voce del candidato con cui sognava di espugnare il Campidoglio e poi del marito potente ministro-cognato: “Ci vuole Paolo”. Così, dopo il caso del Frecciarossa, è arrivata la nomina nello staff di “Lollo”.
Non a caso, quando Repubblica ha reso noto l’incarico affidato da “Lollo” al nipote dell’omonimo Paolo Signorelli (estremista nero, tra i fondatori del Centro Studi Ordine Nuovo più volte arrestato nelle inchieste sui Nar per gli omicidi dei giudici Mario Amato e Vittorio Occorsio e per la strage di Bologna, condannato in primo grado a tre ergastoli, poi assolto, ma condannato in via definitiva per associazione sovversiva e banda armata) autorevoli esponenti di Fratelli d’Italia si sono schierati a difesa di Paolo junior, urlando alla macchina del fango, alle colpe dei nonni che si vogliono far ricadere sui nipoti e a quella che sarebbe stata l’ennesima manovra per colpire Giorgia. […]
Signorelli junior, 38 anni, vicinissimo appunto ad Arianna Meloni, già in passato aveva lavorato come ufficio stampa per Lollobrigida, ed è stato anche portavoce del capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. Una vita nell’informazione e tutta a destra, con la passione per la Lazio condivisa con un criminale del calibro di Fabrizio Piscitelli.
[…] Fino all’“Onore” tributato a terroristi del calibro di Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti. Quello stesso Ciavardini cognato di Marcello De Angelis, che il governatore meloniano Francesco Rocca aveva voluto come capo della comunicazione istituzionale della Regione Lazio. Poi De Angelis si mise a imbastire teorie revisioniste sulla strage di Bologna, spuntarono fuori sue canzoni antisemite e la destra lo ha mollato. Occorrerà vedere cosa accadrà con l’uomo che parlava a Diabolik.
PAOLO SIGNORELLI - PROFESSIONE IMPUTATOFRANCESCO LOLLOBRIGIDA - PAOLO SIGNORELLI paolo signorelli francesco lollobrigidafrancesco lollobrigida paolo signorelli