merkel rutte

EUROPA DA RECOVERY - L’INTESA SUI FONDI EUROPEI È LONTANA E TORNA LO SCONTRO SUL PATTO DI STABILITÀ - OLANDA, AUSTRIA, DANIMARCA, SVEZIA NON PENSANO CHE L'ITALIA SIA IN GRADO DI USARE BENE GLI AIUTI E VOGLIONO MENO SOVVENZIONI E PIÙ PRESTITI: SI IPOTIZZA UN TAGLIO DI 100 MILIARDI AL PIANO - ANGELA MERKEL APRE IL NUOVO SEMESTRE UE SOTTOLINEANDO LE DIFFICOLTÀ: “PREPARIAMOCI ANCHE A UNA BREXIT SENZA ACCORDO”

MERKEL RUTTE

Antonio Pollio Salimbeni per “il Messaggero”

 

Mai un cambio della guardia alla presidenza di turno della Ue ha suscitato così grande interesse e speranze. Questo è il caso, tanto che in Germania qualcuno si chiede se il fardello della guida della Ue nei prossimi sei mesi non sarà troppo pesante anche per una ricaricatissima Angela Merkel. E per una Germania che solo da un paio di mesi appare meno riluttante ad assumere gli oneri e non solo gli onori del paese più forte del continente. «Europa Kanzlerin», Cancelliera d'Europa titola la Süddeutsche Zeitung.

 

GIUSEPPE CONTE ANGELA MERKEL

SEI MESI DIFFICILI

Saranno sei mesi difficilissimi, dal risultato non scontato sia per la risposta alla crisi multipla sanitaria ed economica, sia per le scelte strategiche che dovranno essere prese: i nodi delle relazioni con Usa e Cina, poi Russia, Turchia, sono più aggrovigliati che mai. E la Brexit: il negoziato sulle future relazioni commerciali langue. Al Bundestag Merkel non ha ammorbidito difficoltà e rischi: «Siamo consapevoli che ci sono molte aspettativa sulla presidenza tedesca della Ue», ha detto. Decisiva sarà la sua capacità di mediare, convincere costruendo una visione comune europea per la fase post-coronavirus.

 

ANGELA MERKEL MARK RUTTE

Le premesse ci sono, tuttavia le divisioni politiche e le fratture anche ideologiche permangono, non certo offuscate dalla pandemia: tra Est e Ovest, tra Nord e Sud, anche se su questo versante i passi compiuti per gestire la crisi mostrano un cambio di passo. Basti pensare alla conversione tedesca a sostegno della più grande emissione di debito comunitario mai prospettata. Strada in salita. Merkel ha detto chiaro e tondo che «le posizioni degli Stati sul fondo per la ripresa e sul bilancio Ue 2021-2027 sono ancora molto distanti».

 

GENTILONI DOMBROVSKIS

Un accordo va trovato entro fine mese e lo ribadirà l'8 luglio a Bruxelles al parlamento europeo. Appuntamento al Consiglio europeo il 17-18. Berlino difende le proposte von der Leyen, come Parigi, Roma, Madrid: emissione di bond per 750 miliardi, 500 per sovvenzioni e 250 per prestiti. Resta lo sbarramento di Olanda, Austria, Danimarca, Svezia: vogliono ridurre il volume dell'operazione, meno sovvenzioni e più prestiti. Si ipotizza un taglio di 100 miliardi. Tutto da verificare.

 

PAOLO GENTILONI VALDIS DOMBROVSKIS

I «frugali» vogliono una stretta sulle condizioni perchè non si fidano che l'Italia sia in grado di usare bene gli aiuti. Impegni e controlli sulle riforme interne. Vogliono lo sconto sul contributo nazionale al bilancio Ue e lo otterranno. L'Est rumoreggia, ma si tratta sui fondi per la coesione. Se i 750 miliardi saranno limati, la fibrillazione italiana sui prestiti del Mes risulterà ancora più incomprensibile: 37 miliardi (più i 5-7 che si risparmierebbero in oneri sul debito rispetto alle emissioni nazionali) non sono poca cosa. In gioco la capacità della Ue di risollevarsi in fretta dalla recessione.

 

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

Le politiche di bilancio resteranno espansive anche nel 2021. Lo indica perfino il gruppo di esperti Ue dell'European fiscal board: il sostegno fiscale alla crescita deve continuare. Giusto congelare il Patto di stabilità, ma ci vuole chiarezza su tempi e condizioni per ripristinarlo o per una verifica per la quale si propone «al più tardi in primavera». Il vicepresidente Dombrovskis dice che questa è la linea della Commissione: «Non c'è una data precisa» per riattivare le regole di bilancio, «troppa incertezza».

 

roberto gualtieri

Una prima discussione sarà in autunno, la verifica sul patto di stabilità in primavera. Dombrovskis specifica che lo stop è giustificato da una grave caduta dell'economia nella Ue. Nel 2021 la crescita sarà positiva, ma non recupererà quanto perso quest' anno. Consapevole che la questione scatena nervosismo, il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni dice: «Dobbiamo essere politicamente molto saggi nella scelta dei tempi e dei modi per andare gradualmente verso una diversa politica di bilancio.

 

Avremo ancora bisogno nel 2021 di un sostegno fiscale, non possiamo rischiare una doppia recessione come 10 anni fa». A scanso di equivoci il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, dichiara che nel 2021 si dovrà «tenere conto della profonda recessione» del 2020. Andrà definita una risposta fiscale anche se «non ai livelli di quest' anno, ma tornare a una meccanica applicazione delle regole del patto di stabilità nel 2021 non appare in linea con le previsioni attuali».

Ultimi Dagoreport

papa francesco bergoglio balcone policlinico gemelli

DAGOREPORT – QUESTA VOLTA PAPA FRANCESCO HA RISCHIATO DAVVERO DI MORIRE, ED È STATO RIPRESO PER LO ZUCCHETTO: TENERLO IN VITA  HA RICHIESTO UNA ASSISTENZA STRAORDINARIA DA PARTE DELL’OTTIMO STAFF MEDICO DEL POLICLINICO GEMELLI – BERGOGLIO RICEVERÀ LE STESSE PREMURE A SANTA MARTA? UN PRIMO PESSIMO SEGNALE SI È AVUTO NELLA MODALITÀ CON CUI IL PAPA È STATO “OFFERTO” AGLI OCCHI DEI FEDELI DAL BALCONE DELL’OSPEDALE: LO STAFF VATICANO, PER NON FARLO SEMBRARE MALCONCIO, GLI HA TOLTO I NASELLI DELL’OSSIGENO, TANTO CHE BERGOGLIO NON È RIUSCITO A CONCLUDERE LA BENEDIZIONE PER L’AFFANNO…

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - SOPRAVVIVERÀ IL GOVERNO DI GIORGIA MELONI AL VOTO, PREVISTO PER OTTOBRE, DI CINQUE REGIONI (OLTRE 17 MILIONI DI CITTADINI ALLE URNE)? - TRANNE LA TOSCANA SEMPRE ROSSA, CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA E VENETO SONO TUTTE CONTENDIBILI DAI DUE SCHIERAMENTI - IN PUGLIA LA VITTORIA DEL PD SAREBBE CERTA SOLO CON ANTONIO DECARO – IN VENETO, IL MELONIANO DE CARO SE LA PRENDE IN QUEL POSTO SE ZAIA PRESENTA UN SUO UOMO NELLE LISTE DELLA LIGA VENETA - DA ‘’VIA COL VENETO’’ A “PER CHI SUONA LA CAMPANIA”. DOVE SI È GIÀ IN PIENA SCENEGGIATA NAPOLETANA, STARRING MARTUSCIELLO, PIANTEDOSI, CIRIELLI, DE LUCA – MARCHE? QUASI PERSE - GIORGIA, QUI SI RISCHIA LA SCOPPOLA! CHE FARE? NEL DUBBIO, COME INSEGNA L’ANTICO CODICE DEMOCRISTIANO, MEGLIO RIMANDARE IL VOTO REGIONALE NEL 2026…

meloni salvini tajani palazzo chigi

DAGOREPORT - LA SITUAZIONE DEL GOVERNO MELONI È GRAVE. PROBABILMENTE NON SERIA, MA DISPERATA SÌ - SE L’ESCALATION DEL SALVINISMO TRUMPUTINIANO FA IMBUFALIRE TAJANI (“POPULISTI QUAQUARAQUÀ”), FA PRUDERE MANI E GOMITI A UNA DUCETTA MALCONCIA, FINITA NEL CONO D’OMBRA DI TRUMP-MUSK, CHE ASPETTA SOLO LA CONFERMA DI SALVINI A CAPO DELLA LEGA, IL 6 APRILE, POI “LA PAZIENZA FINISCE” - IL GIORNO PIÙ DOLOROSO DELLA MELONA ARRIVERÀ INFATTI QUATTRO GIORNI PRIMA: IL 2 APRILE, QUANDO TRUMP ANNUNCERÀ I FAMIGERATI DAZI USA E MELONI DOVRÀ DECIDERE SE STARE CON WASHINGTON O CON  BRUXELLES - IN ATTESA DEL GIORNO DEL GIUDIZIO, SI FANNO SEMPRE PIÙ FITTE E FORTI VOCI E MUGUGNI DI UNA DE-SALVINIZZAZIONE DEL GOVERNO CHE PREFIGURANO UNA PROSSIMA CRISI E IL VOTO ANTICIPATO NEI PRIMI MESI DEL 2026 - L’APERTURA DELLE URNE DIPENDERÀ PERÒ DA ALTRI DUE FATTORI: I DATI DEI SONDAGGI E IL VOTO INCERTISSIMO, PREVISTO PER IL PROSSIMO OTTOBRE, IN CINQUE REGIONI…

proteste benjamin netanyahu ronen bar gali baharav-miara

DAGOREPORT – TUTTI A GUARDARE L’UCRAINA, MA IN ISRAELE È IN CORSO UN GOLPETTO DI NETANYAHU: “BIBI” PRIMA HA PROVATO A CACCIARE IL CAPO DELLO SHIN BET, RONEN BAR, CHE INDAGAVA SU DI LUI, POI HA VOTATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA PROCURATRICE GENERALE, GALI BAHARAV-MIARA, ANCHE LEI "COLPEVOLE" DI AVER MESSO SOTTO LA LENTE I SOLDI DEL QATAR FINITI AD HAMAS MA ANCHE AI COLLABORATORI DEL PREMIER – LE “OMBRE” SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE: CHE RESPONSABILITÀ HA IL GOVERNO? NETANYAHU ERA STATO O NO INFORMATO DAI SERVIZI DI  BAR DEL PIANO DEI TERRORISTI PALESTINESI? PERCHÉ NON SONO STATE PRESE LE DOVUTE CONTROMISURE?

ursula von der leyen xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LE MATTANE DI TRUMP SVEGLIANO L'EUROPA: DOPO IL VIAGGIO IN INDIA, URSULA VOLA A PECHINO A FINE APRILE - SE TRUMP CI SFANCULA, LA GRANDE FINANZA AMERICANA RISPONDE INVESTENDO NEL VECCHIO CONTINENTE (IN ACCORDO CON IL MONDO FINANZIARIO BRITISH) - DOPO AVER SENTITO PARLARE WITKOFF ("PUTIN NON È UN CATTIVO RAGAZZO") , I DIPLOMATICI EUROPEI HANNO AVUTO UN COCCOLONE: CON QUESTI STATES, PUTIN POTREBBE OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE. E INFATTI SOGNA ADDIRITTURA ODESSA - L'UNICA NOTIZIA CHE HA IMPENSIERITO "MAD VLAD" NELLE ULTIME ORE È STATA LA POSSIBILE PARTECIPAZIONE CINESE, POI SMENTITA, ALLE OPERAZIONI DI PEACEKEEPING DEI "VOLENTEROSI" A KIEV...