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FACCIAMO PIL E CONTROPIL ALLA MORATTI - DE LUCA E DE MAGISTRIS PER UNA VOLTA D'ACCORDO CONTRO "MESTIZIA" E LA SUA IDEONA DI LEGARE LA DISTRIBUZIONE DEL VACCINO AL PRODOTTO INTERNO LORDO DELLE REGIONI - IL GOVERNATORE "SCERIFFO": "È UNA BARBARIE, SI FA FATICA A CREDERE CHE SI POSSA SUBORDINARE L'UGUALE DIRITTO ALLA VITA DI TUTTI A DATI ECONOMICI" - IL SINDACO DI NAPOLI: "DOPO LA SECESSIONE DEI RICCHI ARRIVA LA VACCINAZIONE DEI RICCHI!"...
NON ERA FACILE FAR RIMPIANGERE GALLERA MA LETIZIA MORATTI C'È RIUSCITA SUBITO EVOCANDO IL "VACCINO PER CENSO"
LETIZIA MORATTI E ATTILIO FONTANA
Contributo che le Regioni danno al Pil, mobilità, densità abitativa e zone più colpite dal virus: sono questi i quattro parametri che la vicepresidente e neo assessora al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti ha chiesto di tenere in considerazione per la ripartizione dei vaccini anti-Covid, con una lettera al commissario Arcuri.
Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, attacca: "Leggo con sconcerto le affermazioni della signora Moratti a sostegno di una distribuzione di vaccini legata al Pil delle diverse regioni. Si fa fatica a credere che si possa subordinare l'uguale diritto alla vita di tutti a dati economici. Si direbbe che siamo a un passo dalla barbarie. La signora Moratti è persona intelligente e civile. Mi auguro che voglia chiarire che si è trattato di un'affermazione non meditata, che non risponde alle sue convinzioni".
Sulla questione interviene con una nota anche il movimento "Dema" del sindaco di Napoli Luigi de Magistris: "Dopo la secessione dei ricchi arriva la vaccinazione dei ricchi! Parole inaccettabili quelle pronunciate dalla Moratti che, in un momento storico difficile e complesso come quello che stiamo vivendo, tuonano come un progetto eversivo che mina l’unità e la coesione nazionale. Ancora una volta la Lombardia tenta di mettere a norma il divario tra Nord e Sud, chiedendo risorse vaccinali in funzione della ricchezza dei suoi territori, escludendo i fabbisogni dei cittadini e criteri di equità sociale. Un’idea malsana che viola la Costituzione e si appresta a riservare al Sud ancora atti iniqui e diseguaglianze inaccettabili".