conte

“FUORI LUOGO” - ECCO L’ESITO DEL SONDAGGIO VOLUTO DA ROCCO CASALINO ALL’INDOMANI DELLA CONFERENZA STAMPA DEL CONTE ASPIRANTE MASANIELLO - SE LA PROROGA DELLE RESTRIZIONI HA FATTO IL PIENO DI CONSENSO (63%), NON ALTRETTANTO SI PUÒ DIRE PER QUANTO RIGUARDA L’ATTACCO AI LEADER DELL’OPPOSIZIONE MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI. IN QUESTO CASO IL 54% DEGLI ELETTORI L’HA DEFINITO ‘’FUORI LUOGO’’

Antonio Noto per

https://www.quotidiano.net/cronaca/coronavirus-sondaggio-1.5105658

 

ANTONIO NOTO

Non è stata un doccia fredda. La proroga delle restrizioni, annunciata venerdì sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una controversa conferenza stampa, era nell’aria e la maggioranza degli italiani se l’aspettava. Lo scorso martedì, cioè tre giorni prima dell’ufficializzazione da parte del premier, il 68% della popolazione era già convinta che il termine del 13 aprile, fissato precedentemente, sarebbe stato spostato più in là.

 

È anche vero però che l’annuncio in diretta tv dalle stanze di Palazzo Chigi era già stato anticipato nei giorni precedenti sia da indiscrezioni di stampa sia da fonti istituzionali. Ci si interroga se far precedere la comunicazione ufficiale del governo da indiscrezioni, anche se da parte dei ministri in prima linea nella lotta contro il virus, sia stata una scelta strategica o una leggerezza nella comunicazione istituzionale.

giuseppe conte furioso in conferenza stampa

 

Probabilmente la prima ipotesi è quella più veritiera in quanto così si è potuto da una parte ‘testare’ la reazione dell’opinione pubblica prima che il decreto venisse varato, dall’altra far metabolizzare un po’ alla volta ai cittadini il concetto che, passata Pasqua, non si sarebbe ritornati alla normalità. Infatti il test sull’opinione pubblica, seppure inconsapevole, non ha prodotto particolari reazioni negative.

 

giuseppe conte furioso in conferenza stampa

Dopo il discorso di Conte, la nuova tempistica delle limitazioni personali riceve un livello di condivisione da parte del 63% dei cittadini. Tra l’altro nel suo intervento di venerdì sera, il presidente ha detto che questa proroga è stata condivisa con gli esperti che stanno coadiuvando il governo in questa fase epidemica. Questo aspetto ha ricevuto il consenso da parte del 68% della popolazione.

giuseppe conte conferenza stampa

 

È da notare, però, che se sui contenuti relativi alle nuove prescrizioni Conte ha fatto il pieno di consenso, facendo ben digerire alla popolazione un ulteriore periodo di limitazioni che durerà nella migliore delle ipotesi altre 3 settimane, non altrettanto si può dire per quanto riguarda il passaggio in cui accusava i leader dell’opposizione Matteo Salvini e Giorgia Meloni di essere stati i registi a suo tempo di quegli accordi con l’Europa che oggi il governo sta cercando di superare. In questo caso il 54% degli elettori l’ha definito fuori luogo.

 

Al contempo però, il trend del consenso a Conte è aumentato in maniera significativa nel corso di questi ultimi mesi. Infatti a febbraio, prima del primo caso a Codogno, la fiducia al presidente del Consiglio era al 38%, oggi invece è svettata al 45%, quindi con un incremento di 7 punti.

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…