donald trump-3

“IL FASCISMO DI SINISTRA ESTREMA CONTRO I NOSTRI VALORI” - IL 4 LUGLIO DI DONALD TRUMP, FRA IL DISCORSO AL MOUNT RUSHMORE E LA PARATA DI IERI A WASHINGTON, SI È TRASFORMATO IN UNA CHIAMATA ALLE ARMI PER LA “GUERRA CULTURALE” DEI BIANCHI – LA STRATEGIA DEL PUZZONE DEL ABBATTER IL VECCHIO JOE È CHIARA: MENTRE I SONDAGGI LO VOGLIANO IN CADUTA LIBERA, VUOLE SFRUTTARE L’OMICIDIO DI FLOYD PER DENUNCIARE I COMPLOTTI CHE VOGLIONO ANNIENTARE L’IDENTITÀ DEL PAESE, LANCIARE LA SUA IDEA DI IMMUNITÀ DI GREGGE E… - VIDEO

 

Paolo Mastrolilli per "La Stampa"

 

donald trump e melania trump 3

Il 4 luglio di Donald Trump, fra il discorso di venerdì sera al Mount Rushmore e la parata di ieri a Washington, si è trasformato in una chiamata alle armi per la «guerra culturale» dei bianchi, con cui spera di consolidare la sua base e motivarla a votare nelle elezioni del 3 novembre. In difficoltà nei sondaggi il presidente ha delineato una strategia in quattro punti per battere il democratico Biden. Primo, sfruttare le proteste seguite all'omicidio di George Floyd non per affrontare le disuguaglianze razziali e sociali, provando a riunificare l'America, ma piuttosto per denunciare il complotto del «fascismo della sinistra estrema», che non solo abbatte le statue dei generali confederati, ma vuole distruggere l'eredità storica del paese e il suo futuro.

monte rushmore 1

 

Donald aveva vinto nel 2016 cavalcando la spaccatura culturale degli Usa, che è politica, economica, religiosa, sui valori fondanti della nazione, e quindi va dal muro col Messico invocato dai bianchi che si sentono minacciati dalle minoranze, ai giudici pro life pretesi dagli evangelici. Ora vuole raddoppiare, perché sono motivazioni profonde, che gli garantiscono di non perdere un voto «anche se sparassi a qualcuno sulla Fifth Avenue».

 

donald trump 4

Qui si inserisce la campagna lanciata come presidente di legge e ordine, che punta a raccogliere i consensi della sua base, ma anche della «maggioranza silenziosa», che magari nei sondaggi si vergogna a confessare di sostenerlo, ma è impaurita e lo voterà. Il secondo punto è ignorare il Covid, tanto ormai è diventato impossibile sostenere di aver fatto un buon lavoro. A confermarlo non è solo la malattia della compagna del figlio Don, Kimberly Guilfoyle, ma i numeri.

 

donald trump 3

Gli Usa hanno il 4% della popolazione mondiale, ma oltre il 25% dei casi e dei morti. Da una settimana ormai fanno ogni giorno il record dei contagi, favoriti dalle riaperture accelerate, volute dal presidente per rilanciare l'economia in chiave elettorale. Per fortuna i decessi non stanno ancora seguendo la stessa curva ma lo stesso Surgeon General Jerome Adams ha avvertito che «l'impennata dei morti potrebbe arrivare tra un paio di settimane».

 

donald trump e melania trump 4

Davanti a questo fallimento, originato dal timore di compromettere l'economia in un anno elettorale con i lockdown, la «Nbc» ha rivelato che la Casa Bianca si prepara a cambiare messaggio, invitando gli americani a «live with it». È la sua versione dell'immunità di gregge: il virus non è stato sconfitto e non lo sarà. La gente deve tornare alla vita normale, far ripartire l'economia, seguire le precauzioni o le terapie che crede, e accettarne le conseguenze imparando a conviverci. Questo introduce il terzo punto della strategia elettorale, cioè l'economia.

 

donald trump 2

Era il pilastro su cui Donald intendeva costruire la rielezione, ma il Covid lo ha abbattuto. Resta però fondamentale, non solo per la base che comunque tornerà all'ovile, ma anche per attirare moderati e indipendenti. Perciò basta lockdown, e avanti con le riaperture. Affinché funzioni, è sufficiente che entro novembre il Covid rallenti un po', e l'occupazione continui ad aumentare come a giugno, disegnando una ripresa a V, anche senza tornare ai livelli pre crisi.

 

donald trump e melania trump 2

Se però uno di questi due elementi verrà a mancare, la rielezione potrebbe diventare un miraggio. Il quarto punto invece è demolire Biden, dipingendolo come un vecchio rimbambito, ostaggio della sinistra radicale e asservito alla Cina. Nel 1988 Bush recuperò 17 punti a Dukakis, con la campagna feroce orchestrata da Lee Atwater: a Donald basterebbe la metà, per battere Joe.

donald trump 1monte rushmore 2monte rushmore 4monte rushmore 3donald trump e melania trump 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…