yoon suk yeol il capo di stato maggiore della corea del sud park an-su - 1

GOLPE E CONTRACCOLPI – IN COREA DEL SUD È STATO ARRESTATO IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO, IL GENERALE PARK AN-SU, CHE HA PRESTATO SERVIZIO COME COMANDANTE IN CAPO DURANTE L’IMPOSIZIONE DELLA LEGGE MARZIALE DA PARTE DEL PRESIDENTE, YOON SUK YEOL. I LEGALI DEL CAPO DI STATO NEGANO LE ACCUSE DI INSURREZIONE, MA YOON, SOTTO IMPEACHMENT, DOVRÀ PRESENTARSI ENTRO SABATO PER UN INTERROGATORIO, PENA L’ARRESTO…

il capo di stato maggiore della corea del sud park an su 2

COREA DEL SUD, ARRESTATO CAPO DI STATO MAGGIORE ESERCITO

(ANSA) - Il capo di stato maggiore dell'esercito sudcoreano, il generale Park An-su, è stato arrestato. Lo riferisce l'agenzia Yonhap. L'alto ufficiale ha prestato servizio come comandante in capo durante la breve imposizione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk Yeol. Park è stato tratto in arresto con l'accusa di aver svolto un ruolo chiave in un'insurrezione e per abuso di potere

 

SUDCOREA: AVVOCATI YOON NEGANO ACCUSE INSURREZIONE, 'COLLABORERA' A INDAGINI'

Yoon Suk-yeol

(Adnkronos) - Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol collaborerà alle indagini sull'imposizione della legge marziale, da lui decisa e poi ritirata. Lo hanno dichiarato i suoi avvocati sottolineando che Yoon - contro cui il Parlamento ha votato un procedimento di impeachment sabato scorso - non ha commesso insurrezione. E' quanto riporta l'agenzia di stampa Yonhap. ''Non riteniamo valide le accuse di insurrezione, ma nonostante questo collaboreremo con le indagini'', hanno affermato i legali.

 

SUD COREA: YOON DEVE PRESENTARSI A INTERROGATORIO ENTRO SABATO

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

(AGI/AFP) - I pubblici ministeri sudcoreani hanno intimato al presidente sotto impeachment Yoon Suk Yeol di presentarsi entro il fine settimana per un interrogatorio sulla sua fallita richiesta di legge marziale o di rischiare l'arresto, secondo l'agenzia di stampa Yonhap.

 

Yoon, sospeso sabato dal parlamento, e' indagato per insurrezione sia dai procuratori sudcoreani sia da una squadra congiunta di polizia, ministero della Difesa e investigatori anticorruzione. Il presidente e alcuni membri della sua cerchia rischiano l'ergastolo o addirittura la pena di morte, se riconosciuti colpevoli. Il presidente e' tuttora sottoposto a un divieto di viaggio. Oggi, i pubblici ministeri hanno intimato a Yoon di presentarsi entro sabato per un interrogatorio sulla legge marziale, pena un potenziale mandato di arresto, secondo quanto riferito da Yonhap, citando la procura.

 

Yoon Suk-yeol

L'unita' investigativa congiunta ha anche chiesto che il presidente sospeso si presenti domani per rispondere alle domande, ma e' stata respinta dal suo ufficio, ha detto l'agenzia di stampa sud coreana. Ieri la Corte costituzionale della Corea del Sud ha avviato un procedimento contro Yoon e ha circa sei mesi di tempo per decidere se confermare l'impeachment.

 

Una portavoce della Corte ha dichiarato che i giudici hanno fissato un'udienza preliminare per il 27 dicembre, alla quale Yoon non e' tenuto a partecipare. Yoon e' stato rimosso sabato dal parlamento sudcoreano per il suo effimero tentativo di sospendere il governo civile, che ha fatto precipitare il Paese nelle peggiori turbolenze politiche degli ultimi anni. Se la Corte Costituzionale confermera' la sua rimozione, dovranno essere indette nuove elezioni entro due mesi.

IL PRESIDENTE SUDCOREANO YOON SUK YEOL

 

Il primo ministro Han Duck-soo e' in carica come leader ad interim al posto di Yoon. Vaste proteste contro il leader estromesso, con manifestazioni piu' piccole a suo sostegno, hanno scosso la capitale sudcoreana dopo l'effimero decreto di legge marziale del 3 dicembre. I dimostranti di entrambi gli schieramenti hanno promesso di continuare a fare pressione mentre la Corte costituzionale esamina il destino di Yoon.

 

COREA DEL SUD, INVESTIGATORI A CACCIA REGISTRAZIONI TELEFONI

PROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL

(ANSA) - Gli investigatori stanno cercando di perquisire i locali dei servizi di protezione del deposto presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, estromesso dall'incarico dopo il tentativo di imporre la legge marziale all'inizio di questo mese. Lo riferisce l'agenzia Yonhap. Gli inquirenti stanno "cercando di ottenere le registrazioni delle telefonate nei server degli uffici della guardia presidenziale".

Park An-su - Il capo dell esercito della corea del sudPROTESTE IN COREA DEL SUD CONTRO IL PRESIDENTE YOON SUK YEOL il capo di stato maggiore della corea del sud park an su 1il capo di stato maggiore della corea del sud park an su 3il capo di stato maggiore della corea del sud park an su 4

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…