RAGGI AL CONTRATTACCO - INCARICHI ASL, LA CANDIDATA DEL M5S AL CAMPIDOGLIO PUBBLICA SU FACEBOOK L’AUTOCERTIFICAZIONE DEL 2015: “GLI ATTACCHI DEL PD? UNA MEDAGLIA AL VALORE” - I DEMOCRATICI INSORGONO: ROTTO IL SILENZIO ELETTORALE
Federica Angeli per “repubblica.it”
"Noi siamo più forti. Solo per dimostrare la pochezza di certe accuse, ecco l'autocertificazione del 2015, nella quale specifico di aver svolto l'incarico, come legale fiduciario, per conto della Asl di Civitavecchia, percependo un acconto di 1.878,69 Euro e specificando, tra l'altro, la data di emissione della fattura, vale a dire il 2014". Virginia Raggi, candidata m5s a sindaco di Roma, risponde sul caso degli incarichi ricevuti dalla Asl di Civitavecchia e non dichiarati.
"L'autocertificazione è del 2015 perchè è nel 2015 che percepisco, come recita l'allegato, il relativo compenso - spiega Raggi nel post-. Per quanto riguarda invece l'incarico del 2012 non ero ancora consigliere e non era previsto alcun albo speciale". "Con questa mia ultima delucidazione sull'ennesimo attacco montato ad arte dal Pd si chiude una delle campagne più sporche degli ultimi anni - dice ancora Raggi.
Questi signori mai erano arrivati a tanto contro nessun candidato e in questi 4 mesi hanno avuto un solo argomento: la sottoscritta. Prendo il tutto come una medaglia al valore, sia chiaro, ma dobbiamo capire che questo è solo l'inizio".
Parole subito attaccate dal Pd che critica la Raggi. "Violano il silenzio elettorale per dire bugie", ha scritto su Twitter Matteo Orfini, presidente del Pd, commentando il post della candidata a Roma. "Visto che hanno deciso di rompere il silenzio elettorale, parlamentari e direttorio M5s rispondano anche sulla loro candidata di Roma che ha mentito sui suoi incarichi alla Asl di Civitavecchia - ha detto Lorenza Bonaccorsi, della segreteria Pd - . Che faranno - aggiunge - se sarà indagata? perchè non rispondono neanche alle domande del 'Fatto', giornale di certo non vicino alle posizioni del Pd?".
Intanto a meno di 24 ore dal voto il nome della candidata cinquestelle finisce in Procura.
E nei suoi confronti viene aperto un fascicolo la cui ipotesi di reato starà ai magistrati capitolini determinare. Al momento si tratta di un “modello 45”. Ma certo ormai l'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto essendo stata presentata una querela.
L'esposto nei confronti della candidata sindaco di Roma grillina è stato depositato questa mattina dall'associazione Anleb, associazione nazionale libertà e progresso. "Da alcuni quotidiani e notizie pubblicate sul web - si legge nel fascicolo con numero di protocollo 85523 - ho appreso che l'avvocato Virginia Raggi avrebbe omesso di dichiarare incarichi e compensi per attività professionale svolta in favore della Asl di Civitavecchia negli anni 2012, 2014 e 2015, nel periodo in cui riceveva l'incarico di consigliere presso l'assemblea Capitolina di Roma Capitale".
Ciò premesso l'Anleb formula in questi termini l'esposto: "da tali informazioni assunte potrebbe ipotizzarsi il reato di falso ideologico in atto pubblico e altra violazione alla normativa sulla trasparenza per coloro che ricoprono incarichi politici.
Attesa la gravità dei fatti - conclude Anleb - connessa alla carica istituzionale Capitolina alla quale sta concorrendo, chiedo che venga disposto il sequestro preventivo, ovvero probatorio su tali atti e documenti, che venga valutata l'informazione oggetto del presente esposto, affinché, se ravvisati dal pm, venga aperto procedimento penale per i reati ravvisati e per quelli che il pm ravvisa sussistere". Il fascicolo è ancora fermo ai “primi atti”, l’ufficio del tribunale che riceve gli esposti. Nelle prossime 48 ore verrà assegnato a un pubblico ministero.
Intanto, su Twitter è Debora Serracchiani, vicesegretario Pd, a scrivere: "Virginia Raggi ha detto il falso. L'ha scoperta il Fatto Quotidiano, non il PD. Lei oggi si conferma #bugiarda".