amore rivoluzione

L’AMORE E’ RIVOLUZIONE - DA LENIN A SARTRE-DE BEAUVOIR: LE ICONE DELLA SINISTRA ALLA PROVA DELL’EROS - CHE GUEVARA SI TROVÒ A DOVER SCEGLIERE TRA L’AMORE ROMANTICO PER LA MOGLIE ALEIDA E LA RIVOLUZIONE. SCELSE LA SECONDA, LASCIANDO ALEIDA A CRESCERE I FIGLI DA SOLA

Valentina Della Seta per “Il Venerdì - la Repubblica”

CHE GUEVARA ALEIDACHE GUEVARA ALEIDA

 

Il 13 febbraio del 1929 andava in scena per la prima volta a Mosca la pièce teatrale satirica di Majakovskij La Cimice. Ne scrive Srecko Horvat in La radicalità dell’amore. Desiderio e rivoluzione (Derive Approdi):

 

«La pièce, che come tutta la migliore fantascienza è una critica al regime esistente, offre una rappresentazione davvero poco lusinghiera della futura società socialista. Un operaio ibernato in un blocco di ghiaccio si risveglia dopo cinquant’anni in un futuro nel quale saranno eliminati vizi umani quali l’alcolismo, le bestemmie e i pensieri borghesi, ma sarà anche proibito l’amore».

 

Ecco cosa scriveva Majakovskij a proposito di una ragazza che cominciava a manifestare strani sintomi: «I professori dicono che si tratta di attacchi di innamoramento acuto; così si chiamava un’antica malattia, quando l’energia sessuale umana, da noi ragionevolmente distribuita per tutta la vita, si condensa all’improvviso, nel corso di una sola settimana, in un processo infiammatorio galoppante che porta a gesti insani e imprevedibili».

 

Si può dire che i «terribili microbi innamorati» di Majakovskij incarnino in qualche modo il tema del libro di Horvat, che analizza l’idea dell’amore come principio rivoluzionario che nello stesso tempo attrae e terrorizza. Horvat è un filosofo croato poco più che trentenne che oggi lavora con Yanis Varoufakis; è autore di un saggio con Slavoj Zizek e di editoriali sul New York TimesEl PaisThe Guardian... Horvat cita Engels: «Un fatto curioso, in ogni movimento rivoluzionario di qualche importanza, il problema del “libero amore” si pone in primo piano».

HORVAT COVERHORVAT COVER

 

Forse desiderato ma, ancora più spesso, temuto. È stato così, ad esempio, per la Rivoluzione d’Ottobre. Come racconta Horvat, per Lenin la centralità del tema dell’amore libero negli scritti della paladina dei diritti delle donne Alexandra Kollontaj e di Inessa Armand (che probabilmente da Lenin è stata molto amata) rischiava di distrarre dagli impegni rivoluzionari e rappresentava una «rivendicazione borghese e non proletaria». Ma, racconta Horvat: «Nel profondo del suo cuore, Lenin era un romantico. Ciò che non capiva era che Kollontaj o Inessa Armand non aspiravano all’adulterio o alla promiscuità, ma a modelli relazionali per i quali il sesso non poteva esistere senza l’amore, né l’amore senza il sesso». 

 

Qualche decennio più tardi Che Guevara si trovò a dover scegliere tra l’amore romantico per la moglie Aleida e la rivoluzione. Scelse la seconda, lasciando Aleida a crescere i figli da sola: «Aiutami ora Aleida, sii forte, non mi creare problemi che non si possono risolvere» le scrisse in una lettera. «Quando ci siamo sposati sapevi chi ero. Amami, appassionatamente, ma capiscimi. Il mio destino è segnato, niente mi fermerà fino alla morte».

 

Che Guevara fu ucciso in Bolivia nel ‘67. Poco dopo arrivò il ‘68, e poi gli anni Settanta, con le comuni, il divorzio, l’aborto, il privato come politico e gli slogan del tipo «la famiglia è ariosa come una camera a gas». Ma un conto sono i diritti, un altro il dilemma su monogamia e poliamore, più facile da risolvere con la teoria che con la pratica. Come scrisse il filosofo Daniel Bensaid nelle sue memorie su quegli anni: «Malgrado le solenni dichiarazioni di liberazione condivisa, gli esseri umani non sono comunque sempre uguali di fronte alla gelosia e alle miserie del cuore». 

 

Horvat porta ad esempio la relazione «aperta» tra Jean-Paul Sartre e Simone De Beauvoir. Rileggendo le lettere che De Beauvoir scrisse a Sartre alla fine degli anni ‘30, è chiaro come lei, pur senza ammetterlo chiaramente, ne soffrì: «Quando sei qui credo di sapere abbastanza bene che il nostro amore è il più vero. Ma da lontano è più difficile vederti girare intorno ad altri cuori».

SARTRE E SIMONE DE BEAUVOIRSARTRE E SIMONE DE BEAUVOIR

 

D’altra parte, fa notare anche Horvat, non ci possono essere rivoluzione, né amore, senza il rischio di farsi male: «Un momento autenticamente rivoluzionario», scrive, «è come l’amore, è una rottura del mondo, del regolare corso degli eventi». E aggiunge: «Ogni tentativo di parlare e scrivere di amore è inevitabilmente legato a una grande difficoltà, a una specie di inquietudine: le parole non bastano mai». È vero, i «terribili microbi innamorati» non si lasciano imbrigliare facilmente dalle parole. Come scrisse Shakespeare, facendo parlare Romeo: «Appendi al chiodo la tua filosofia! Se la filosofia non può creare una Giulietta, trasferire una città, rovesciare la sentenza di un principe, essa non giova, non val nulla; non parlare più». 

SARTRE SIMONE DE BEAUVOIRSARTRE SIMONE DE BEAUVOIR

 

Ma se parole devono essere, che siano le più semplici: «Nel nostro viaggio alla ricerca di un possibile significato della radicalità dell’amore dobbiamo sperimentare domande apparentemente ingenue», dice Horvat. «Come quelle che Pasolini formulava nel 1963 quando con una cinepresa e un microfono viaggiava per l’Italia intera, per realizzare Comizi d’amore, chiedendo ai bambini come vengono al mondo, ai soldati se preferiscono essere un “Don Giovanni o un buon padre”, ai calciatori cosa pensano della repressione sessuale, alle operaie cosa pensano di prostituzione, verginità, omosessualità e divorzio».

 

Un’altra cosa da fare, secondo Horvat, è dimenticare il concetto di «amore a rischio zero». Horvat utilizza un paragone azzardato: «Ciò con cui siamo alle prese è il movimento globalmente diffuso di proteggersi dal rischio, dalle nostre società occidentali decadenti e permissive al fondamentalismo islamico, unito è il fronte di lotta contro il desiderio», ma le sue parole smuovono qualcosa. Gli attacchi di innamoramento acuto sembrano ancora oggi guardati con sospetto, proprio come nella Cimice di Majakovskij. Per non parlare della possibilità che possano rivoluzionare, se non la società, almeno la vita personale. Che è già qualcosa. Ma bisogna impegnarsi. Lo dice bene il filosofo francese Alain Badiou nel suo Elogio dell’amore: «È la casualità di un incontro che viene sconfitta giorno dopo giorno dall’invenzione di qualcosa che durerà». 

BACIO VANCOUVERBACIO VANCOUVER

 

 

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…