frank walter steinmeier sergio mattarella elon musk

L’EUROPA SCHIERA I GRANDI VECCHI CONTRO ELON MUSK – IL DISCORSO DEL PRESIDENTE TEDESCO, STEINMEIER, SULLE INGERENZE DEL MILIARDARIO KETAMINICO, RICALCA QUELLO DI SERGIO MATTARELLA, CHE AVEVA SENTENZIATO: “L’ITALIA SA CAVARSELA BENISSIMO DA SOLA” – MASSIMO GIANNINI: “SEMBRA QUASI CHE SI SIANO COORDINATI, PER PROVARE A FAR CAPIRE AL TURBO-CAPITALISTA DELLA SORVEGLIANZA ORMAI ALLA GUIDA DEGLI STATI UNITI LA DIFFERENZA CHE ESISTE TRA SOVRANISMO E SOVRANITÀ. IL PRIMO È L’IDEOLOGIA SPICCIOLA DELLE NUOVE DESTRE AL COMANDO. LA SECONDA È L’AUTONOMIA E L’INDIPENDENZA CON LA QUALE I CITTADINI ESERCITANO IL DIRITTO DI VOTO. PURTROPPO NON SERVIRÀ…

1. L'INSOSTENIBILE INTERFERENZA DI ELON MUSK

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

sergio mattarella e frank walter steinmeier a marzabotto foto lapresse

Dopo la Romania, in cui le elezioni presidenziali sono state annullate dalla Corte costituzionale per sospette ingerenze russe, adesso è la Germania a temere che nelle urne anticipate del 23 febbraio possa entrare Musk e il social di sua proprietà, "X", spingendo a favore di Afd.

 

È il presidente tedesco Steinmeier a rendere esplicito questo timore, dato che Musk ha già fatto il suo endorsement per la destra estrema […]. La questione del ruolo di Musk si è riproposta quasi negli stessi termini in cui ne aveva parlato Mattarella il 24 novembre, dopo le dichiarazioni del patron di "X" contro i magistrati italiani che si erano espressi contro la permanenza in Albania dei migranti raccolti da navi della Marina militare italiana.

 

elon musk giorgia meloni vignetta by osho

Come Mattarella, anche Steinmeier ammonisce Musk senza nominarlo e aggiungendo un preoccupato accenno alla Romania. Nella vicenda italiana, Musk […] ribattè alle accuse del Capo dello Stato. Salvo poi scusarsi dopo una telefonata con Meloni […].

 

"L'Italia sa cavarsela benissimo da sola", era stato non a caso il commento del Capo dello Stato, di fronte al laconico tweet muskiano sui "magistrati che devono andarsene". Al fondo della resilienza di Musk c'è un richiamo alla libertà di opinione, adoperata, precisa, da "privato cittadino"  […]. Ma proporsi come semplice cittadino quando si ha il controllo di uno dei più importanti social media […] chiaramente non sta in piedi.

Tweet di Eva Vlaardingerbroek contro i giudici repostato da Elon Musk

 

Di qui il richiamo comune dei due Presidenti per arrivare al più presto a una regolamentazione del funzionamento dei social […]. […]

 

2. LA MINACCIA DI MUSK E L’ASSE DEI PRESIDENTI

Estratto dell'articolo di Massimo Giannini per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/commenti/2024/12/28/news/musk_mattarella_steinmeier_asse_dei_presidenti-423909514/

 

Non solo l’Italia, ma anche la Germania sa badare a se stessa. Dopo Sergio Mattarella, un altro capo di Stato europeo si ribella alle invasioni di campo di Elon Musk. Stavolta è Frank-Walter Steinmeier, presidente della Repubblica federale tedesca, a segnalare il «pericolo per la democrazia» rappresentato dalle influenze esterne. Sia quando sono nascoste, come nel caso delle elezioni in Romania. Sia quando sono aperte e palesi, «come avviene attualmente in modo intenso sulla piattaforma X».

 

SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI MEME

Era già successo il 14 novembre, quando l’uomo più ricco del mondo […] aveva usato il suo social network per chiedere la cacciata dei magistrati del tribunale di Roma, “colpevoli” di aver bloccato l’operazione Albania di Giorgia Meloni: «Il popolo italiano vive in una democrazia o è un’autocrazia non eletta a prendere le decisioni?», aveva cinguettato il braccio digitale del neo-presidente già sull’uscio della Casa Bianca.

 

Nel silenzio assordante e imbarazzante della premier tricolore […] era toccato all’Uomo del Colle rimettere in riga il Doge americano, spiegandogli che il popolo italiano non ha alcun bisogno dei suoi «consigli».

 

ELON MUSK INVOCA AFD PER SALVARE LA GERMANIA

Ma il multi-miliardario perde il pelo, non il vizio: una settimana fa l’ha rifatto, planando come un avvoltoio nel cielo sopra Berlino: «Solo una vittoria dell’Afd può salvare la Germania». Un endorsement sfacciato e smaccato al partito neo-nazista, dopo la caduta del cancelliere Scholz. Per questo anche Steinmeier gli risponde a brutto muso […]

 

Risposta sacrosanta, come lo era stata quella di Mattarella. I due presidenti hanno legami forti, ideali e culturali: celebrano assieme, mano nella mano, gli anniversari delle stragi nazifasciste, l’ultima a Marzabotto nel settembre scorso.

 

Ora sembra quasi che si siano coordinati, per provare a far capire al turbo-capitalista della sorveglianza ormai alla guida degli Stati Uniti la differenza che esiste tra sovranismo e sovranità. Il primo è l’ideologia spicciola delle nuove destre al comando in Occidente, che fanno cartello in nome del nazionalismo e dell’autoritarismo. La seconda è l’autonomia e l’indipendenza con la quale i cittadini esercitano il diritto di voto, che dà senso compiuto a una democrazia rappresentativa, nella sua forma parlamentare e repubblicana.

ELON MUSK PERSONA DELL ANNO - MEME BY EMILIANO CARLI

 

Purtroppo non servirà. Musk è ormai soggetto e oggetto di un esperimento politico-economico senza precedenti. Insieme a Trump, incarna un’inedita oligarchia onnipotente e autoreferenziale, dove tutto si mescola e si corrompe. L’immensa ricchezza dell’uno si fonde con l’infinita spregiudicatezza dell’altro. La vittoria alle presidenziali è a tutti gli effetti “presa del potere”.

 

Il business si fa politica, e viceversa: da una parte l’amministrazione, dall’altra i satelliti e i missili, le auto elettriche e le batterie, l’intelligenza artificiale e quella neurale. Il tutto ibridato dal web, che diventa strumento di manipolazione e di mobilitazione globale.

 

Un kombinat micidiale, dentro il quale è impossibile capire chi comanda e chi ubbidisce […]. Il […] “complesso militare-digitale” controlla la Casa Bianca, il Congresso, la Corte suprema, e non rende conto a nessuno.

 

DONALD TRUMP CAMERIERE DI ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON GROK

[…] Già a dicembre di un anno fa, nel discorso alle alte cariche, proprio Mattarella aveva suonato l’allarme, ragionando sull’impatto della rete nelle nostre vite. Aveva parlato di «una rivoluzione enormemente più profonda, più veloce e globale di quella industriale». Aveva detto: «Il modello culturale dell’Occidente è sotto sfida». Aveva evocato «contropoteri» che possono mettere a rischio le nostre libertà, «pochi gruppi che possono condizionare le democrazie», e che «manifestano la presunzione di divenire loro i protagonisti che dettano le regole, anziché essere destinatari della regolamentazione».

 

Non aveva mai citato Musk, ma ne aveva scolpito l’identikit, alludendo a «oligarchi di diversa estrazione che si sfidano nell’esplorazione sottomarina, in nuove missioni spaziali, nella messa a punto di costosissimi sistemi satellitari con implicazioni militari e controllo di piattaforme di comunicazione social».

frank walter steinmeier e sergio mattarella a marzabotto foto lapresse

 

Aveva citato invece George Orwell, per dire «immaginiamo solo per un momento, applicando lo scenario descritto nel libro 1984, cosa avrebbe potuto significare una distorsione nell’uso di queste tecnologie al servizio di una dittatura del Novecento». E aveva concluso: «Ecco, sono in gioco i presupposti della sovranità dei cittadini».

 

[…] Le prove generali del nuovo dispositivo di potere le abbiamo viste durante la campagna elettorale americana, dove le balle spaziali di Trump, rilanciate da Musk su X, hanno fatto la differenza, indipendentemente dall’evidente follia che contenevano. È la forza di quella che il New York Times ha definito la truthiness, neologismo che riflette una verità totalmente scollegata dalla solidità dei fatti, percepita come priva di oggettività e costruita in base alla pura e semplice arbitrarietà soggettiva.

 

DONALD TRUMP - ELON MUSK - GIORGIA MELONI

Non è quello che anche noi italiani ed europei verifichiamo ogni giorno nel discorso pubblico, e nella comunicazione di ceti politici ormai addestrati a “de-fatticizzare” la realtà e a farci ingoiare “verità alternative”, all’insegna di un opinionismo dove tutto diventa lecito e dove ogni distinzione tra vero, falso e verosimile perde di significato?

 

Non vale solo per i migranti che mangiano i gatti e i cani degli americani, la frottola che ha fatto vincere Donald negli Stati del Midwest. Vale anche per le panzane della nostra premier sul Belpaese che cresce e macina inesistenti avanzi primari, o per quelle del nostro vicepremier sulle sentenze mai pronunciate dalla Cassazione che «ci dà ragione sull’operazione Albania».

 

SERGIO MATTARELLA

È il “nuovo nichilismo” del XXI secolo, che nasce nel momento in cui perdiamo fiducia nella verità, smettiamo di cercarla e ci lasciamo travolgere dalla disinformazione e dalle teorie del complotto, che gli oligarchi digitali — ormai entrati nella stanza dei bottoni — riversano a pieno ritmo nell’infosfera globale.

 

Di questo parliamo, quando parliamo di Musk. Un autocrate che può sfuggire a ogni controllo e che oggi obbligherebbe Carl Schmitt a rideclinare il suo principio della sovranità: in questa modernità sregolata, sovrano non è colui che decide sullo stato d’eccezione, ma chi dispone delle informazioni in rete.

 

E più che all’ineffabile e inafferrabile Elon, che tanto se ne frega, i moniti di Mattarella e Steinmeier sono rivolti a noi. Siamo noi, cittadini smarriti, che dobbiamo usare la rete senza esserne usati. Siamo noi, solitari interconnessi, che non dobbiamo far precipitare la democrazia nella “caverna digitale”, dove i nuovi oligarchi ci vogliono prigionieri.

SERGIO MATTARELLA TRA LE MUMMIE DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO frank walter steinmeier a marzabotto foto lapresse Frank-Walter Steinmeier sergio mattarella - marzabotto DONALD TRUMP E ELON MUSK - MEME CREATO CON L'INTELLIGENZA ARTIFICIALEelon musk e donald trump al thanksgiving 3Frank-Walter Steinmeier sergio mattarella - marzabotto

Ultimi Dagoreport

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…