conte salvini di maio

LA MAGGIORANZA PERDE VOTI: PER IL “SÌ” ALLA LEGGE SULLA LEGITTIMA DIFESA I GIALLO-VERDI SONO ARRIVATI A QUOTA 142 SENATORI (SULLA CARTA SONO 165 VOTI), CON 6 ASSENTI INGIUSTIFICATI TRA I 5STELLE E ALTRI 10 "IN MISSIONE" - SUSSURRI LEGHISTI: SALVINI E’ INSOFFERENTE VERSO CONTE CHE HA SMESSO DI ESSERE SUPER PARTES E SI E’ SCHIACCIATO SUL M5S

Alberto Gentili per “il Messaggero”

 

Matteo Salvini, dopo il sì alla legge sulla legittima difesa, ha esultato: «E' un giorno bellissimo per l' Italia». Ma non lo è stato per il governo e per la sua maggioranza.

DANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

Perché sui banchi dell' esecutivo non c' è stata traccia dei ministri a 5Stelle e perché ben pochi sono stati gli applausi dei senatori grillini all' annuncio del via libera. Segno della distanza e della tensione che ormai divide Lega e Movimento.

La criticità è anche numerica.

 

Per l' ennesima volta i giallo-verdi in Senato si sono attestati sotto la soglia dell' autosufficienza: 142 voti e non 161, la quota della maggioranza assoluta a palazzo Madama. All' appello sono mancati 16 senatori grillini: dieci in missione e perciò giustificati e 6 assenti, tra cui le ribelli Paola Nugnes ed Elena Fattori.

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

Un copione ripetuto spesso nell' ultimo mese. Per il voto di martedì 20 marzo contro il processo a Salvini per il caso Diciotti i voti giallo-verdi furono 153. Il giorno dopo, per bocciare la mozione di sfiducia a Danilo Toninnelli presentata da Pd e Forza Italia, i no di Lega e 5Stelle si sono fermati a quota 159. Due in meno del quorum salvifico. Eppure, sulla carta, la maggioranza di governo a palazzo Madama conta su 165 voti: 107 del Movimento e 58 della Lega.

 

Dietro a questo indebolimento c' è la tensione crescente tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte da una parte, Salvini dall' altra. Il capo della Lega non nasconde la propria insofferenza verso il premier che non considera più super partes.

 

CONTE SALVINI DI MAIO BY SPINOZA

«Troppe volte, dalla Tav all' autonomia, si è schierato con i 5Stelle, non è più neutrale», dice un alto esponente del Carroccio, dove si fa sempre più forte il pressing su Salvini affinché stacchi la spina «alla strana alleanza» sgradita soprattutto al Nord. Pressing che finora il vicepremier e ministro dell' Interno ha stoppato: «Fidatevi di me, ci conviene restare con i grillini.

 

Grazie a questo governo siamo centrali anche a livello internazionale. Questa alleanza ci sta permettendo di fare quello che per anni abbiamo sognato di fare. In più, continuiamo a vincere. Dunque...».

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 28

Dunque, Salvini tira dritto. Mastica amaro per il tradimento di Conte, non lo reputa più il «mediatore», ma non ha alcuna intenzione di sfiduciarlo: «Il saldo è comunque positivo per noi». Il problema, per il governo, è che monta anche l' insofferenza del premier e soprattutto di Di Maio. Dopo la nuova batosta elettorale in Basilicata, il vicepremier grillino ha dichiarato: «Riceviamo dalla Lega un trattamento ingiusto. C' è sempre qualche parolina, qualche graffio, che sporca i nostri provvedimenti. E' accaduto sullo sblocca-cantieri, quando Salvini ci ha apostrofato come quelli del no, è successo sul memorandum per la Nuova via della seta». E prima ancora sul reddito di cittadinanza.

 

LA VENDETTA Ebbene, l' idea che si sta facendo strada nel Movimento è quella di rispondere punto per punto alle «sporcature» e ai «graffi» leghisti.

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 14

Come l' ha spiegato Di Maio parlando con i suoi: «Salvini si fa vanto delle misure contro i migranti.

 

Ma adesso possiamo cominciare a dire che i rimpatri non sono stati fatti. Possiamo anche far presente che dovrebbe stare più al Viminale, invece che in campagna elettorale permanente». In estrema sintesi: «Come lui fa opposizione interna, così faremo noi».

Gli effetti della svolta già si vedono. La ministra alla Salute Giulia Grillo ha bocciato senza appello la castrazione chimica per gli stupratori, un evergreen della Lega: «E' impossibile il nostro sì».

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 2

Il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, ha chiesto «spiegazioni» a Salvini sul perché il governo non si è costituito parte civile nel processo contro Antonello Montante, ex presidente degli industriali siciliani finito in manette. Secca la risposta del ministro che, guarda caso, ha tirato in ballo il premier: «Il Viminale voleva farlo, ma la presidenza del Consiglio non l' ha ritenuto opportuno. Per ulteriori delucidazioni, Morra si rivolga a Conte». La controreplica: «Salvini venga in Commissione a spiegare».

 

La guerra a colpi di fuoco amico, lo scontro tra le due opposizioni interne è cominciata. Da capire quanto durerà il governo, atteso in autunno da una legge di bilancio monstre.

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…