1. AI “MERCATI” NON VA BENE NEMMENO BERSANI: VOGLIONO SOLO IL “LORO” GOLDMAN MONTI 2. QUESTO È IL CONSIGLIO ARRIVATO IERI DI PRIMO MATTINO DA GOLDMAN SACHS AI SUOI CLIENTI IN UNA NOTA RISERVATA: “VENDETE BOND ITALIANI. SE CAMBIAMO IDEA VE LO DICIAMO, MA PER IL MOMENTO CREDIAMO CHE L’ITALIA “ANDRÀ PEGGIO DEGLI ALTRI MERCATI” 3. GLI ANALISTI DI GOLDMAN TRACCIANO ANCHE LO SCENARIO DELLA CRISI: IL RITORNO DI BERLUSCONI CHE ERODE CONSENSI AI GRILLINI E “UN GOVERNO DI COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA, CON MR. MONTI COINVOLTO IN UN RUOLO ISTITUZIONALE” 4. GOLDMAN MONTI NON CREDE OVVIAMENTE A “COMPLOTTI” OCCULTI DI INVESTITORI SUI MERCATI, MA SOTTOLINEA CHE SPESSO CI SONO SOGGETTI CHE AGISCONO “SENZA SCRUPOLI” 5- E ATTACCA IL BANANA: “È INUTILE CHE SI PUNTI L'INDICE CONTRO LO SPREAD. CHI AVREBBE DOVUTO FARE LE RIFORME NON LE HA FATTE CON IL RISULTATO CHE SONO STATO COSTRETTO A MISURE DRACONIANE, E LA RIPRESA DEL SISTEMA ECONOMICO È SALTATA”

1. GIRAVOLTA DI GOLDMAN: "AUMENTA 
IL RISCHIO. VENDETE BOND ITALIANI"
Gianluca Paolucci per La Stampa

Vendete bond italiani. Se cambiamo idea ve lo diciamo, ma per il momento continuiamo a credere che l'Italia «andrà peggio degli altri mercati non core» dell'eurozona. Questo è il consiglio arrivato ieri di primo mattino da Goldman Sachs ai suoi clienti in una nota riservata. Gli analisti di Goldman tracciano anche lo scenario della crisi: voto tra febbraio e marzo, il ritorno di Berlusconi che erode consensi ai grillini e nuovo governo. «Al momento, l'esito più probabile resta quello di una di un governo di coalizione di centro-sinistra, con Mr. Monti coinvolto in qualche ruolo istituzionale».

Ieri, con gli occhi del mercati concentrati sul debito italiano, le grandi case di brokeraggio hanno dato grande spazio al futuro di Mario Monti e a quello di Silvio Berlusconi. L'analisi di Goldman - non diffusa alla stampa - è però quella che è più entrata nel dettaglio dello scenario politico.

Gli analisti del gruppo Usa, da Londra, mandano messaggi rassicuranti: «Il rafforzamento della governance dell'eurozona dovrebbe anche mitigare le possibilità di vedere una modifica sostanziale della politica economica» rispetto a quanto fatto dall'esecutivo attualmente in carica. Anche se, avvisa la banca, «è da aspettarsi un aumento della retorica anti-austerità e anti-riforme».

Proprio quest'ultimo fattore spiegano gli analisti, dovrebbe portare come esito un aumento del premio di rischio per gli asset italiani. Per questa ragione, «fin dalla scorsa settimana abbiamo raccomandato di prendere posizioni "corte" sui bond governativi italiani (rispetto alle loro controparti spagnole)». In futuro, «consiglieremo eventualmente ai clienti di chiudere questa posizione tattica».

Di certo, spiegano ancora gli analisti di Goldman, in questa sarà più difficile per l'Italia chiedere il ricorso al piano di sostegno antispread della Bce, nonostante il Tesoro debba rinnovare 52 miliardi di Btp e Ctz e 89 miliardi di Bot entro la fine di febbraio. Tra gli aspetti positivi, Goldman segnala però che adesso Monti avrà le mani più libere per aggregare attorno a sé il supporto per le politiche messe in atto dal suo esecutivo, «probabilmente ispirando la piattaforma di una coalizione centrista».

Scenari politici a profusione anche dalle altre banche d'affari, in analisi questa volta circolate anche tra la stampa specializzata: Royal bank of Scotland si avventura anche in percentuali sul prossimo esecutivo, con un 55% di probabilità che si di centro-sinistra, un 25% che vinca il centro destra e un 20% che dalle urne esca un Monti-bis.

Morgan Stanley vede tra i rischi la vittoria di un governo che voglia smussare le riforme, o una campagna elettorale centrata sui temi anti-riforme. Per Credit Suisse, infine, quello che potrebbe cambiare i giochi potrebbe essere l'impegno diretto di Monti in politica, sia come capo di una coalizione centrista che con esplicito appoggio ad un simile raggruppamento.

2. MONTI: NESSUN COMPLOTTO IN ATTO DA PARTE DEGLI INVESTITORI. SENZA L'EUROPA SAREMMO PICCOLI PAESE
http://www.ilsole24ore.com

Mario Monti non crede a «complotti» occulti di investitori sui mercati, ma sottolinea che spesso ci sono soggetti che agiscono «senza scrupoli». «Non ci sono complotti di forze occulte» contro l'Ue o i suoi singoli Stati ha affermato intervenendo a Uno mattina su Rai 1 - ma certamente «l'Ue rappresenta un argine» alle tempeste dei mercati finanziari. Poco dopo l'apertura lo spread Btp/Bund balza da 350 a un massimo di seduta di 360 punti.

IL PREMIER: CHI AVREBBE DOVUTO FARE LE RIFORME NON LE HA FATTE 

È inutile che si punti l'indice contro lo spread. Il problema vero è un altro: chi in passato avrebbe dovuto fare le riforme per sostenere la crescita non l'ha fatto. Con il risultato che nell'ultimo anno il governo è stato costretto a mettere in campo misure draconiane, e la ripresa del sistema economico è saltata. È questo il messaggio che si legge tra le righe delle affermazioni del premier Mario Monti.

«EVITARE SOLUZIONI MAGICHE IN CAMPAGNA ELETTORALE» 

Il Professore non ha fatto nomi e cognomi, ma in molti hanno letto in queste dichiarazioni una critica a quel Pdl che lo ha di fatto sfiduciato, costringendolo ad annunciare le dimissioni. Nella campagna elettorale, ha poi ricordato il presidente del Consiglio, «c'è la tendenza a presentare soluzioni magiche ai cittadini per seguire i loro istinti e non per proporre un programma per il futuro».

POCHI MINUTI PRIMA L'INTERVENTO DI BERLUSCONI CONTRO LO SPREAD 

Pochi minuti prima il leader del Pdl Silvio Berlusconi, sempre tramite una trasmissione televisiva («La telefonata» su Canale 5), ha criticato lo spread. Che ci importa, si è chiesto, di questo parametro, «è un imbroglio: cosa ci importa degli interessi sui nostri titoli rispetto a quelli sui bund tedeschi?».

Di diverso parere il professore: bisogna «spazzare via alcuni miti tipo che ciò che un paese fa non influisce sul suo spread perchè contano solo gli interventi della Bce. Spero - ha osservato Monti - che anche in questo non si trattino i cittadini in modo più sprovveduto di quello che sono».

IL PREMIER: SENZA L'EUROPA SAREMMO TUTTI PICCOLI PAESINI 

Monti ha messo in evidenza il ruolo dell'Europa nel contrastare la crisi e gli attacchi della speculazione: «Se non ci fosse l'Europa queste guerre finanziarie sconvolgerebbero i paesini e mercatini nazionali. Spesso i singoli paesi europei sarebbero soccombenti di fronte ad altre potenze economiche. I singoli governi nazionali senza l'Europa sarebbero sbandati senza il quadro europeo», ha aggiunto Monti.

LA CRESCITA? TOCCAVA AI GOVERNI PRECEDENTI SPINGERLA 

Per il Capo del governo «l'alunno Italia é uno dei grandi maestri d'Europa». «Tredici mesi fa - ha ricordato - l'Italia si é trovata in condizioni finanziarie molto molto difficili: oggi se guardiamo ai rapporti della Commissione e delle altre istituzioni possiamo dire di essere stati promossi. Il costo - ha aggiunto il presidente del Consiglio - é stato che non c'é stata crescita, ma chiedo come sarebbe stato possibile salvare l'Italia da un destino greco e farla crescere: questa ricetta si sarebbe dovuta trovare qualche anno prima, quando non c'era da salvarsi».

 

GOLDMAN SACHSlloyd blankfein ceo of goldman sachs LA SEDE DI GOLDMAN SACHS A NEW YORK jpegmario montiMONTI the-goldman-sachsLA BUSSOLA MORALE DI GOLDMAN SACHS rbsMORGAN STANLEY morgan stanleyCREDIT SUISSE SILVIO BERLUSCONI E DIETRO LA SCRITTA TASSE jpegSILVIO BERLUSCONI jpeg

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…