sergei lavrov vladimir putin

“LE NOSTRE POSSIBILITÀ SONO TUTT’ALTRO CHE ESAURITE” - IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO SERGEI LAVROV APRE A UN ACCORDO CON L’OCCIDENTE SULLA CRISI UCRAINA, MA PUTIN AVVERTE: “L’ESPANSIONE DELLA NATO VERSO EST È MOLTO PERICOLOSA” - IL CANCELLIERE TEDESCO OLAF SCHOLZ RASSICURA IL PRESIDENTE RUSSO: “L’INGRESSO DI KIEV NELLA NATO NON È IN AGENDA” - ANCHE NELLE RIUNIONI CON I MINISTRI “LO ZAR” RIMANE A METRI DI DISTANZA

Diego Messa per www.lastampa.it

 

Sergei Lavrov e Vladimir Putin

Secondo nuove informazioni di intelligence americana, riportate dalla Cnn, i piani militari russi includerebbero l’accerchiamento di Kiev entro 24-48 ore, oltre a campagne aeree e missilistiche.

 

Vista l’emergenza, l'Ue pensa a un piano per eventuali rifugiati. Intanto, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio partirà domani prima per Kiev, poi per Mosca. E dalla Gran Bretagna, mentre a Londra si riunisce il comitato di emergenza sulla sicurezza Cobra, si alza la voce di Boris Johnson che si rivolge direttamente a Putin: «Faccia un passo indietro dall'orlo del precipizio».

putin

 

Scholz: l’ingresso di Kiev nella Nato non è in agenda

A Kiev oggi c’è il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha incontrato presidente ucraino Volodymyr Zelensky, prima di volare domani a Mosca. «La questione dell'appartenenza alle alleanze non è in agenda» ha spiegato durante la conferenza stampa dopo l’incontro.

 

«Ed è proprio per questo», ha continuato il cancelliere tedesco, «che è un po' strano osservare che il governo russo stia mettendo al centro di grandi problematiche politiche qualcosa che in pratica non è all'ordine del giorno. In un certo senso, è questa la sfida che stiamo effettivamente affrontando: che qualcosa che non è affatto il problema ora sia diventato un problema». Scholz ha assicurato all'Ucraina un'ulteriore «importante sostegno finanziario» di 150 milioni di euro da un credito già in corso, oltre a nuovi crediti sempre di 150 milioni di euro.

 

Biden Putin

«Siamo pronti ad un serio dialogo con la Russia sulle questioni della sicurezza europea» ha ribadito Scholz, ma «se la Russia di nuovo viola l'integrità territoriale, noi sappiamo che fare. Siamo pronti ad ampie ed effettive sanzioni in coordinamento con i nostri alleati. Ci aspettiamo che la Russia faccia passi chiari verso la de-escalation».

 

Lavrov chiede più tempo a Putin

Intanto è una mattinata di colloqui accesi, a Mosca. Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha detto al presidente Vladimir Putin, nel loro incontro di oggi, che c'è ancora «possibilità» di trovare un accordo con l'Occidente sulle garanzie di sicurezza chieste da Mosca.

 

TENSIONE RUSSIA UCRAINA

«Credo che le nostre possibilità siano tutt'altro che esaurite», ha detto il ministro degli Esteri. Parlando delle negoziazioni, ha aggiunto: «Proporrei di continuarle e intensificarle». Putin ha risposto, ambiguamente, così: «Bene». Ma una sua frase sembra gelare Lavrov: l'espansione della Nato verso est «è infinita e molto pericolosa». Il presidente della Russia, citato dalla Tass, parlando delle controrisposte da dare agli Usa e all'Alleanza atlantica in merito alle garanzie di sicurezza chieste da Mosca, ha detto che questa espansione avviene «a spese delle ex Repubbliche sovietiche, inclusa l'Ucraina».

Sergei Shoigu e Vladimir Putin

 

Il ministro della Difesa Serghei Shoigu, incontrando Putin subito dopo, ha detto: «Una parte delle esercitazioni delle forze armate russe si sta concludendo, un'altra sarà completata nel prossimo futuro».

 

In precedenza, il portavoce del Cremlino Peskov era stato cauto: «Ci aspettiamo che questi esigui canali per il dialogo alla fine ci permetteranno di trovare una sorta di reciprocità da parte dei nostri oppositori e il desiderio di trovare una soluzione che veramente significherà il tenere conto dei nostri interessi», ma «nell'ambito delle questioni per noi essenziali, gli americani ignorano le nostre preoccupazioni, e mi riferisco alla questione delle garanzie di sicurezza che ha posto il presidente Putin». «Quindi - ha proseguito Peskov - a questo proposito la situazione non è rosea, ma noi comunque speriamo. In qualità di persone ragionevoli, ci stiamo preparando al peggio, ma speriamo comunque nel meglio».

tensione russia ucraina

 

«Non c'è nessuna de-escalation che la Russia dovrebbe fare sull'Ucraina, questo spetta all'Occidente, incoraggiando Kiev ad attuare in pieno i pacchetto degli accordi di Minsk», sostiene Oleg Postnikov, vicedirettore del Dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo.

 

putin

«Abbiamo sempre più interrogativi su quanto le nostre controparti occidentali siano in grado di raggiungere un qualsiasi accordo», ha proseguito Postnikov, «ma non c'è per noi assolutamente alcuna alternativa al continuare a tentare di avvicinarli al nostro approccio, chiarire la nostra posizione e non lasciare che le preoccupazioni che abbiamo sollevato vengano spazzate sotto il tappeto». Postnikov ha poi puntato il dito sulle «raccomandazioni di certi Paesi occidentali ai loro cittadini perché lascino l'Ucraina» che «accrescono le tensioni in modo artificiale».

 

L’allarme per le aziende italiane: occhio ai rischi cyber

tensione russia ucraina 18

La crisi ucraina fa aumentare «i rischi cibernetici ai quali sono esposte le imprese italiane che intrattengono rapporti con operatori situati in territorio ucraino, derivanti da possibili danni ad obiettivi digitali di quel Paese». Lo segnala L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale invitando ad innalzare i livelli di protezione delle infrastrutture digitali.

MEME SULL INCONTRO TRA MACRON E PUTIN

 

 

CRISI UCRAINA

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...