georgiana ionescu federico mollicone

MOLLICONE FOLGORATO SULLA VIA DI BUCAREST – IL RAMPELLIANO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA, NEMICO ACERRIMO DI ALESSANDRO GIULI, DA QUALCHE TEMPO HA STRETTO UN LEGAME CON UNA COLLABORATRICE NON ORGANICA AL PARTITO: LA RUMENA GEORGIANA IONESCU, DIPENDENTE DI CIVITA, IL PIÙ RILEVANTE ENTE DEL SETTORE DELLA CAPITALE – IONESCU HA OTTENUTO UN CONTRATTO DALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE CULTURA (PRESIEDUTA DA MOLLICONE) E ACCOMPAGNA IL POLITICO IN INIZIATIVE UFFICIALI – IN FDI MORMORANO: QUESTO INTRECCIO È OPPORTUNO? E PERCHÉ MOLLICONE HA PUNTATO COSÌ TANTO SULLA GIORNALISTA?

Estratto dell'articolo di Stefano Iannaccone, Enrica Riera e Giovanni Tizian per “Domani”

 

georgiana ionescu federico mollicone

Da patrioti, difensori della nazione italica, a sponsor della Repubblica della Romania è un attimo. La battuta circola da qualche tempo nelle riunioni informali dei Fratelli d’Italia. È riferita a Federico Mollicone, presidente della commissione cultura, aspirante (e più volte deluso) ministro della Cultura.

 

Oltre al sarcasmo sui legami con Bucarest, però, serpeggia nell’ambiente del suo partito un filo di preoccupazione per via del legame che Mollicone ha stretto con una collaboratrice non organica al partito. A lei ha affidato incarichi formali e meno ufficiali. E con lei condivide trasferte, riunioni, momenti conviviali e informazioni che comunque, dicono le stesse fonti, sarebbe meglio restassero interne al partito.

 

La consulente, finora rimasta nell’ombra, è Georgiana Ionescu, originaria della Romania, esperta di mostre, arte ed eventi culturali. Lavora per Civita mostre e musei, il più rilevante ente del settore della Capitale. E allo stesso tempo, ha scoperto Domani, ha ottenuto un contratto dalla presidenza della commissione Cultura a Montecitorio, direttamente dal presidente Mollicone, con cui ormai lavora in simbiosi: l’ha ingaggiata come collaboratrice retribuita dal budget mensile a disposizione di ogni presidente di commissione alla Camera.

 

federico mollicone a timisoara con georgiana ionescu (alla sua sinistra)

«Ci siamo conosciuti in ambito di iniziative culturali a cui ho partecipato. Ma parliamo di una collaboratrice esterna, la cui attività è tutelata dalla privacy. Da circa un anno, con lettera d’incarico, Ionescu ha iniziato una consulenza esterna, non dipendente e senza esclusiva», dice Mollicone, contattato da Domani.

 

Il suo compito […] è un «apporto esterno alla segreteria per le attività di diplomazia culturale nazionale e internazionale che la Commissione porta avanti nell'ambito delle sue attività istituzionali. Per questo ha preso parte a eventi per ragioni di pubbliche relazioni».

 

federico mollicone con georgiana ionescu

Ionescu non risparmia le proprie energie, è impegnata su mille fronti: la commissione, il ruolo in Civita, certo, ma anche in fondazioni, associazioni e nell’intergruppo parlamentare Cultura arte e sport (Icas), fondato proprio da Mollicone.

 

Nell’intraprendenza di Ionescu potrebbe celarsi un conflitto di interessi. La troviamo, infatti, impegnata allo stesso tempo come curatrice di mostre, benedette dal presidente della commissione, che è coinvolto anche in eventi culturali organizzati dal’ associazione, ArtSharing, o dalla fondazione Marta Czok, di cui fa parte proprio Ionescu. I potenziali conflitti di interessi non si esauriscono qui: ha seguito, per esempio, la curatela, di mostre patrocinate dall’intergruppo parlamentare fondato e coordinato da Mollicone.

 

Secondo quanto riferiscono fonti ben informate del partito, Ionescu era presente in alcune riunioni riservate negli uffici di Mollicone e altri esponenti del partito. L’argomento era quello delle nomine del settore, molto delicato per un partito come quello della fiamma.

 

federico mollicone

Indiscrezioni che il presidente della commissione Cultura di Montecitorio smentisce: «Non so a cosa vi riferiate». E respinge le ombre di conflitto di interessi: «Le commissioni non erogano fondi». Mentre sul suo ruolo aggiunge: «Ho patrocinato decine e decine di mostre, di diverse organizzazioni. Fa parte delle mie funzioni istituzionali».

 

Ricapitolando, Ionescu è stata assunta come collaboratrice della presidenza della commissione Cultura. Con lei Mollicone ha contrattualizzato altre quattro persone, tra cui Carlo Prosperi capo della comunicazione del presidente della commissione Cultura e Silvia Palombo che segue le relazioni istituzionali dello stesso organismo.

 

Ionescu è laureata in giornalismo all’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoco in Romania. Da un po’ di tempo a questa parte, Mollicone riserva grande attenzione alla Romania. Sono molteplici gli incontri con gli esponenti istituzionali rumeni e i viaggi in quel territorio.

 

federico mollicone andrea delmastro gennaro sangiuliano salone del libro torino

Il 2 ottobre, per esempio, il deputato era al Museo nazionale romano, con Ionescu, per «celebrare un’importante operazione di diplomazia culturale» coi paesi della Romania. Con il medesimo intento diplomatico, a giugno scorso, ha preso parte alla mostra “Romania-Italia” sull’arte del ricamo. L’anno scorso, invece, ha accolto per una mostra alle Terme di Diocleziano la ministra della Cultura romena Raluca Turca e tra gli altri l’ambasciatrice rumena in Italia Gabriela Dancau.

 

Risale ad aprile la partecipazione di Mollicone alla biennale di Venezia per l’inaugurazione della targa commemorativa con l’effigie di Nicolae Iorga, intellettuale rumeno. «Il mio staff era presente alla mostra del Cinema di Venezia, fra cui anche Ionescu», afferma Mollicone, ma «non ha alcun genere di copertura economica della Camera». Fatto sta che sono di nuovo insieme, nel 2023, all’Università dell’Ovest di Timisoara, per un incontro istituzionale.

 

federico mollicone foto di bacco

Nella stessa città sono tornati a metà novembre scorso, per l’inaugurazione della mostra su Caravaggio, organizzata dalla fondazione Longhi: le opere della collezione di Roberto Longhi, uno dei più importanti storici dell'arte del XX secolo esposte in una mostra dedicata alla pittura di Caravaggio. La mostra, con 43 opere, è organizzata dal Museo Nazionale d'Arte Timisoara in collaborazione con la Fondazione Longhi di Firenze e Civita Mostre e Musei di Roma, dove appunto lavora Ionescu.

 

Mollicone era lì e ha celebrato l’evento con un post: «Importante operazione di diplomazia culturale in continuità con Timisoara capitale europea della cultura che abbiamo sostenuto convintamente come commissione cultura alla Camera». Proprio l’organismo presieduto dal deputato e dove lavora la collaboratrice-consulente Ionescu. Insieme al parlamentare di FdI anche lei è andata a Timisoara per la mostra della collezione Longhi: il volo, risulta dai documenti letti da Domani, è stato pagato dal ministero degli Affari Esteri, così anche per gli altri della fondazione per un totale di 1.500 euro perché l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest hanno contribuito all’operazione.

 

federico mollicone foto di bacco (2)

Ionescu era lì per conto di Civita mostre e musei? Oppure è volata lì nel ruolo di collaboratrice del presidente Mollicone? Domani ha chiesto direttamente a Ionescu il motivo per cui la Farnesina abbia pagato il volo: «Sono una collaboratrice, una semplice consulente, di Civita. Il motivo lo può chiedere al ministero». E sul possibile conflitto interessi tra le sue attività e il ruolo a Montecitorio, replica: «Non credo ci sia». Ionescu infine smentisce, al pari di Mollicone, la presenza alle riunioni sulle nomine: «Non sono così importante».

 

FEDERICO MOLLICONE INTERVISTATO DA REPORT

Il legame tra i due sembra essere molto stretto e va al di là della promozione della diplomazia culturale con la Romania. Numerose le manifestazioni in Italia e all’estero durante le quali sono stati immortalati insieme. Qualche esempio: a febbraio 2024, in India, Mollicone era in missione istituzionale nella regione del Kerala per partecipare […] alla conferenza internazionale del Soft Power Club. Allo stesso tavolo c’era Ionescu. Qualche mese dopo, a fine agosto, entrambi sono stati invece al festival di Venezia, alla prima di Pablo Larrain, e dalla stessa angolazione hanno postato video di una commossa Angelina Jolie.

 

[…]

 

federico mollicone peppa pig

Dentro Fratelli d’Italia circola con insistenza una domanda: questo intreccio tra attività professionale di Ionescu e il suo ruolo per il presidente della commissione è opportuno? E perché Mollicone ha puntato così tanto sulla giornalista? Di certo dentro il partito l’attenzione è a livello di allerta massima nei confronti dei collaboratori esterni. Il caso-Boccia, che travolto l’ex ministro Gennaro Sangiuliano, è una ferita aperta. E per quanto l’intreccio Mollicone-Ionescu sia una storia diversa, con la giovane esperta d’arte contrattualizzata da Mollicone, i timori riguardano piuttosto la questione di opportunità attorno a questa miscela di interessi privati di lei e attività pubblica.

MOLLICONE E SANGIULIANOfederico mollicone foto di bacco (2)federico mollicone foto di bacco federico mollicone (2)

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…