maria elisabetta alberti casellati

PER LA CASELLATI ARRIVA L’AVVISO DI “SFRATTO” TRASVERSALE –  SUL TAVOLO DEL COMITATO CHE STA LAVORANDO SUL NUOVO REGOLAMENTO DEL SENATO ARRIVA LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE: UN EMENDAMENTO VOLUTO DA ROBERTO CALDEROLI E DAL GRILLINO MAURIZIO SANTANGELO E DEPOSITATO INSIEME A UN GIUDIZIO NEGATIVO SULLA GESTIONE DELLA CASELLATI – LA STESSA CHE IL CARROCCIO AVEVA SOSTENUTO NELLA FALLIMENTARE OPERAZIONE QUIRINALE. LA DISPOSIZIONE NON SI APPLICHEREBBE DIRETTAMENTE A LEI, MA IL MESSAGGIO (O LO SFREGIO) È CHIARO…

Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

maria elisabetta alberti casellati meme by carli

Un messaggio trasversale, quasi uno sfregio. All'improvviso, sul tavolo del comitato ristretto che sta lavorando sul nuovo regolamento del Senato (che dal 2023 avrà 115 seggi in meno) è finita una norma senza precedenti nella lunga storia dell'istituzione: la mozione di sfiducia al presidente. Un emendamento fortemente voluto da un parlamentare leghista di lungo corso, Roberto Calderoli, e dall'altro relatore del testo di riforma, il grillino Maurizio Santangelo.

 

Depositato insieme a un giudizio negativo sulla gestione da parte dell'attuale guida di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Casellati. Che peraltro il Carroccio aveva sostenuto nella fallimentare elezione per il Quirinale. Ora, la disposizione non colpirebbe direttamente Casellati, perché si applicherebbe solamente nella prossima legislatura, ma il senso è chiaro. È un avvertimento per chi esercita il ruolo in modo autoritario, poco incline al confronto: «Un segnale alle zarine e anche ai futuri zar», il commento che ha accompagnato l'illustrazione della norma.

 

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

La norma per ora non è passata, soprattutto per l'opposizione di Italia Viva e Leu, rappresentati da Davide Faraone e Loredana De Petris, che hanno fatto venir meno la necessaria unanimità. Ma gli stessi presentatori dell'emendamento, con l'aggiunta dell'altro grillino Gianluca Perilli e del Pd Dario Parrini, hanno annunciato di essere pronti a sostenerlo nuovamente in aula.

 

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

Un duello che accende il viaggio, appena cominciato, di una riforma molto attesa, che cambierà la vita del Senato. La prossima settimana il testo andrà all'esame della giunta del regolamento, con altre rilevanti novità. Come le disposizioni che dovrebbero contrastare la transumanza dei senatori: previste delle penalità economiche per i gruppi che accolgono i transfughi. Non solo: chi lascia il gruppo nel quale è confluito dopo l'elezione non potrà più finire nel misto, che sparirà, ma entrerà nel girone dei "non iscritti", sul modello del Parlamento europeo.

 

maria elisabetta alberti casellati 2

Con conseguente perdita di benefit. Queste proposte sono figlie di un asse composto da Perilli, Calderoli e Parrini. I grillini, d'altronde, sono quelli che hanno subito maggiori "perdite" in questa legislatura, mentre il Pd consuma una piccola rivincita nei confronti di Iv che due anni e mezzo ha fatto la scissione. C'è anche una norma contro il controllo del voto, tema già oggetto di dibattito in occasione dell'elezione del Capo dello Stato.

 

SALVINI CASELLATI

L'ha proposta Parrini e viene previsto che, in occasione dei voti per il rinnovo delle cariche (in primis quella del presidente), i senatori devono scrivere sulla scheda nome e cognome del prescelto, senza possibilità di variazioni sul tema che servono a identificare i gruppi di provenienza del consenso. E poi la vexata quaestio del ruolo delle autonomie locali: prevista la possibilità, per i rappresentanti delle Regioni, di contribuire alla formazione delle leggi attraverso la partecipazione a una commissione bicamerale.

 

calderoli

Saltato, per ora, un emendamento di Faraone che concede ai delegati regionali anche la facoltà di voto in Senato. Ma il capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama ha intenzione di ripresentare la norma, assieme a quella che assegna una data certa (massimo 49 giorni) entro cui il Senato, su richiesta del governo, deve concludere l'esame di un disegno di legge. È ripartita la stagione delle riforme. Fra le scintille.

maria elisabetta alberti casellati maria elisabetta alberti casellati maria elisabetta alberti casellati calderolimaria elisabetta alberti casellati e roberto ficomaria elisabetta alberti casellati CASELLATI

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…