protesta degli agricoltori trattori bruxelles contadini

“SE NON ESISTESSE L’EUROPA CHE LI SOSTIENE E LI FINANZIA, GLI AGRICOLTORI NON ESISTEREBBERO” – “REPUBBLICA” FA UN CAPPOTTINO AI CONTADINI, SEMPRE PRONTI A ROMPERE LE PALLE, NONOSTANTE INCASSINO IL 25% DEL BILANCIO COMUNITARIO (55 MILIARDI L’ANNO): “BRUXELLES PENALIZZA LE IMPORTAZIONI PROVENIENTI DAI PAESI TERZI, CREANDO COSÌ UN MERCATO ARTIFICIALE CHE NON È A COSTO ZERO PER I CONSUMATORI” – L’ASSE CONTADINI-SOVRANISTI CHE INIZIA A INCRINARSI E IL DILEMMA DELL’UE: APRIRE AI MERCATI MENO REGOLAMENTATI PER ABBATTERE I COSTI O CONTINUARE A TUTELARE LA QUALITÀ (E QUINDI LA SALUTE DEI CITTADINI)?

 

 

Estratto dell’articolo di Andrea Bonanni per “la Repubblica”

 

protesta degli agricoltori a bruxelles 20

Gli agricoltori che ieri hanno occupato e devastato Bruxelles, e che da giorni assediano le città d’Europa, sono spinti da difficoltà reali […]. Essi incolpano di queste difficoltà l’Europa fingendo di dimenticare che, se non esistesse l’Europa che da oltre mezzo secolo li sostiene e li finanzia con i soldi dei contribuenti, probabilmente non esisterebbero neppure loro. Ma il problema […] va ben oltre la lista dei torti e delle ragioni […]. È ormai divenuto un enorme problema politico e, allo stesso tempo, culturale.

 

protesta degli agricoltori a bruxelles 18

[…] La politica agricola europea (Pac) assorbiva fino a qualche tempo fa il cinquanta per cento del bilancio comunitario. Oggi questa percentuale è scesa al 25 per cento ma, in cifra assoluta, gli stanziamenti a favore dell’agricoltura non sono calati di molto e si collocano attorno ai 55 miliardi di euro all’anno.

 

Il dato, però, è ingannevole. Infatti la tutela che l’Europa offre agli agricoltori si manifesta soprattutto nei forti dazi doganali con cui Bruxelles penalizza le importazioni provenienti dai Paesi terzi, molto più competitive, creando così un mercato artificiale che tiene in vita l’Europa verde.

 

ettore prandini - coldiretti - a bruxelles alla protesta degli agricoltori

Una simile politica commerciale non è, evidentemente, a costo zero sia per i consumatori, che pagano più cari i prodotti, sia per le ambizioni politiche della Ue. Gli accordi di libero scambio con l’America latina, per esempio, che aprirebbero all’industria europea un mercato enorme, sono bloccati dall’impossibilità di dare libero accesso alle carni e ai cereali prodotti in Brasile e Argentina per non mettere fuori gioco la nostra agricoltura.

 

La questione agricola è stata di inciampo anche nel fallito negoziato commerciale con gli Stati Uniti. E quando la Ue, per solidarietà, ha abolito i dazi sul grano ucraino a buon mercato, i contadini di Polonia, Ungheria e Romania sono insorti bloccando coi trattori le frontiere e costringendo Bruxelles a una parziale marcia indietro.

 

 

protesta degli agricoltori a bruxelles 19

A fronte di sovvenzioni che assorbono il 25 per cento del bilancio comunitario, il settore agricolo rappresenta l’1,4 per cento del Pil europeo. E produce il 10,5 per cento del gas a effetto serra emesso in tutta la Ue. Nel 2022 il Pil dell’Europa verde è stato di 220 miliardi, di cui circa un quarto sono fondi comunitari. Secondo le cifre della Commissione europea, il reddito pro capite degli addetti all’agricoltura in Europa è cresciuto nel 2022 dell’11 per cento. Rispetto al 2015, l’aumento è stato del 44 per cento.

Ovviamente ci sono molte buone ragioni che hanno fatto degli agricoltori europei una categoria altamente protetta.

 

protesta degli agricoltori a bruxelles 4

La prima è la manutenzione del territorio, […] Un’altra ottima ragione è quella di evitare il totale spopolamento delle campagne e un eccessivo inurbamento della popolazione. Infine […] la preoccupazione di mantenere una «sovranità alimentare», cioè di riuscire a produrre abbastanza cibo per sfamare la popolazione […].

 

Un altro aspetto positivo della sovranità alimentare è la possibilità di accedere a prodotti che rispettino norme qualitative, igieniche e sanitarie che gli europei si sono liberamente e sovranamente dati: niente carne agli ormoni, niente polli lavati in candeggina, limiti all’uso di pesticidi e diserbanti e anche alla produzione di cibo geneticamente modificato.

 

protesta degli agricoltori a bruxelles 6

Ma storicamente un altro e determinante motivo per cui […] l’Europa ha strenuamente deciso di sovvenzionare i propri agricoltori è essenzialmente politico. Questi, infatti, per oltre sessant’anni, hanno costituito il principale serbatoio elettorale del voto moderato, tradizionalmente monopolizzato dai partiti popolari e democristiani.

 

Le campagne hanno fatto da contrappeso al voto socialmente più progressista degli agglomerati urbani. Il risultato è stato la lunga, antagonistica ma fruttuosa cooperazione tra Popolari e Socialisti che ha governato l’Europa, e la maggior parte dei suoi Stati nazionali, nell’ultimo mezzo secolo.

 

protesta degli agricoltori a bruxelles 3

Oggi, però, questo dato politico sta rapidamente cambiando. Il popolo dei trattori contesta l’Europa […] perché si rende conto che una realtà globale e globalizzata come la Ue non potrà difendere per sempre tutti i privilegi che finora ha garantito. Si genera così l’idea, totalmente illusoria, che solo gli stati nazione possano offrire le tutele corporative  […].

 

protesta degli agricoltori a bruxelles 1

Nasce da questo corto-circuito ideologico l’alleanza […] tra il mondo rurale e le forze della destra populista e sovranista. […] Ciò pone i partiti tradizionali di fronte ad un dilemma. Possono cercare di recuperare il consenso di quella frangia […] della popolazione pagando un prezzo economico e politico sempre più alto. Oppure possono voltarle le spalle contando che il progresso selezionerà i pochi in grado di continuare a produrre con profitto […. Non sarà comunque una scelta facile, né indolore.

gabriel attal tra gli agricoltori in protesta protesta degli agricoltori 3protesta degli agricoltori 2protesta degli agricoltori a bruxelles 2protesta degli agricoltori al casello di orte 3protesta degli agricoltori 13protesta degli agricoltori 12proteste degli agricoltori in francia 2protesta degli agricoltori 10protesta degli agricoltori al casello di orte 1protesta degli agricoltori 11protesta degli agricoltori al casello di orte 5protesta degli agricoltori 9protesta degli agricoltori 7protesta degli agricoltori 1protesta degli agricoltori a pescara protesta degli agricoltori a pescaraproteste degli agricoltori a bruxelles 12proteste degli agricoltori a bruxelles 17proteste degli agricoltori a bruxelles 15proteste degli agricoltori a bruxelles 16PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI A BRUXELLES protesta degli agricoltori a bruxelles 12proteste degli agricoltori a bruxelles 14PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI A BRUXELLES protesta degli agricoltori a bruxelles 13protesta degli agricoltori a bruxelles 11protesta degli agricoltori a bruxelles 10protesta degli agricoltori a bruxelles 14protesta degli agricoltori a bruxelles 15protesta degli agricoltori a bruxelles 17protesta degli agricoltori a bruxelles 5protesta degli agricoltori a bruxelles 9protesta degli agricoltori a bruxelles 8protesta degli agricoltori a bruxelles 16protesta degli agricoltori a bruxelles 7

Ultimi Dagoreport

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…