SALUTAME LA DRAGHETTA! DRAGHI PRENDE A SCHIAFFI LA MELONI NON CITANDOLA MAI NEL SUO INTERVENTO ALL’ISPI DI MILANO: “LA LEADERSHIP DI FRANCIA E GERMANIA SI È INDEBOLITA MA NON NE VEDO ALTRE CAPACI DI DIRIGERE L'EUROPA” – SORGI: “UNA CONSIDERAZIONE CHE NON FARA’ CERTO PIACERE ALLA PREMIER. COERENTEMENTE CON IL SUO RECENTE RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ IN EUROPA, DRAGHI RITIENE CHE UN EVENTUALE AVANZAMENTO DEI PAESI E DELLE FORZE SOVRANISTE NON FAREBBE CERTO L'INTERESSE DELL'UNIONE. PER QUESTO CONTINUA A AUGURARSI CHE…”
Marcello Sorgi per la Stampa - Estratti
No, non è affatto ottimista Draghi sul futuro dell'Europa. Almeno su quello prossimo.
mario draghi e giorgia meloni a palazzo chigi
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Allo stato dei fatti, il cancelliere Scholz va verso elezioni anticipate che molto probabilmente segneranno la fine della sua stagione, anche se non necessariamente quella dell'alleanza tra popolari e socialisti in Germania, insidiata dalla destra estrema. La presidenza Macron sta attraversando il suo periodo più difficile, con il leader del Fronte delle sinistre Mélenchon che ne chiede apertamente le dimissioni e il governo Barnier, voluto dall'Eliseo dopo le elezioni anticipate, caduto dopo soli tre mesi.
Ecco perché Draghi riconosce che "la leadership franco tedesca si è indebolita" e aggiunge, con una considerazione che non farà certo piacere a Meloni, che "non se ne intravede un'altra". Non resta che aspettare il risultato delle elezioni tedesche e sperare che anche la Francia ritrovi un equilibrio (magari con la formula, che Macron sta cercando di imporre, della spaccatura delle sinistre e della formazione di un governo di solidarietà nazionale che duri almeno fino alla scadenza del prossimo luglio, prima della quale è impossibile celebrare nuove elezioni). E nel frattempo augurarsi che la Commissione di Ursula Von der Leyen possa riuscire a governare l'Unione attraversata da forti tensioni.
MARIO DRAGHI E GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI
Coerentemente con il suo recente rapporto sulla competitività in Europa, Draghi ritiene che un eventuale avanzamento dei Paesi e delle forze sovraniste non farebbe certo l'interesse dell'Unione, la quale appunto, per poter competere in un momento in cui tutta la cornice internazionale è mutata (vedi l'elezione di Trump e il rischio che possa prendere di mira proprio l'Europa), ha bisogno di una forte dimensione sovranazionale. Ma che davvero possa accadere, nella situazione attuale, Draghi non si sente di dirlo. Per questo continua ad augurarsi che l'assetto di guida franco-tedesco possa in qualche modo ritrovare un equilibrio: ciò che adesso resta poco più di una speranza, mentre più forte è il timore che non sia così semplice invertire la tendenza al declino a cui si sta assistendo.
mario draghi e giorgia meloni a palazzo chigimario draghi e giorgia meloni a palazzo chigiMARIO DRAGHI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI mario draghi e giorgia meloni a palazzo chigi