PASCALE DA MORIRE - LA DOMINATRICE DI DUDU’ PRIMA S’IMPROVVISA “PIA DONNA” BACIANDO LA MANO DEL POMPETTA E POI BANANEGGIA CON LA FOLLA: “VA TUTTO BENE FINCHÉ NON CI ARRESTERANNO”
Grazia Longo per "La Stampa"
Sarà che l'umorismo di Berlusconi ha contagiato anche la sua fidanzata o forse solo un modo per sdrammatizzare la tensione accumulata in quella mezz'ora sotto il palco, ma l'effetto della battuta di Francesca Pascale è sorprendente. Cortile interno di Palazzo Grazioli a comizio terminato: un amico napoletano le chiede come sta e lei serafica risponde: «Benissimo, finché non ci arrestano!».
Risate imbalsamate tra l'imbarazzo generale e poi tutti a cercare di cambiare discorso. A partire dai complimenti per il comizio del capo. «Sì è stato proprio bravo, come al solito» chiosa la first lady di Forza Italia, tutta di nero vestita - in segno di lutto come le senatrici a Palazzo Madama al momento del voto sulla decadenza - unica eccezione i diamanti degli orecchini che le illuminano il volto e quelli dello splendido anello che porta con nonchalance all'anulare sinistro.
C'è tutto l'entourage dei falchi, dalla pitonessa Daniela Santanché a Renato Brunetta e Denis Verdini che raggiungono subito Berlusconi all'interno del palazzo. In cortile, intorno a Francesca, rimangono tutte le Berlusconi girls. Dalle ex ministre Mariastella Gelmini e Michela Vittoria Brambilla, alla sottosegretaria Michaela Biancofiore, Antonia Ruggiero e l'ex meteorina Giovanna Del Giudice. Circolano considerazioni di cortesia e coccole per Dudù, l'inseparabile barboncino bianco.
Poi, tutte a raggiungere il presidente in quello che viene definito non a caso il «Parlamentino»: un'ampia sala con le poltrone a semicerchio. Al centro c'è lui. Il cavaliere dimezzato. Il senatore appena decaduto. Ma che non si rassegna a perdere la sua proverbiale verve. Regala rassicurazioni, sorrisi, battute.
«Domani scappo a Mosca» scherza. Per poi aggiungere: «Ma no che non ci vado! Vi pare che potrebbe scappare un uomo come me? Un imprenditore di successo e un leader politico che tanto ha fatto per il suo Paese? Certo che no. Avevo piacere di salutarvi anche se brevemente e poi parto per Milano. Stasera (ieri per chi legge, ndr) non vado neppure a Porta a Porta».
E perché non ci va presidente? gli domandano. «Perché oggi abbiamo assistito ad un vero colpo di stato e allora non ha alcun senso che io vada da Vespa, in una trasmissione dove si parla anche di cose frivole. Questa non è proprio la giornata giusta». Arriva quindi il momento per un veloce e sorridente scambio di saluti.
Ci sono, tra gli altri, anche fedelissimi non rieletti come l'ex deputato e presidente vicario dell'Anci Osvaldo Napoli e l'ex senatore di Alleanza di Centro per la Libertà e giornalista Francesco Pionati. Ancora qualche minuto ed è ora di lasciare Palazzo Grazioli insieme alla fidanzata.
«Meno male che c'è lei al mio fianco» si lascia scappare Berlusconi prima di salire sull'auto blu. Non manca ovviamente Dudù, che fino a qualche momento prima era stato coccolato dalla Biancofiore e dalla Brambilla. «Corre di continuo, h 24» sorride la bella Francesca Pascale mentre saluta gli ultimi amici. Quindi il cancello si apre e via, verso un futuro per molti versi ancora incerto.
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